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Cronaca
In aumento le truffe telefoniche, segnalazioni anche a Molfetta: i 5 consigli della Polizia postale
L'ultima tendenza vede parlare una voce registrata che recita «Salve, abbiamo ricevuto il tuo curriculum»
Molfetta - martedì 25 marzo 2025
Negli ultimi tempi in Italia si sta diffondendo una nuova truffa telefonica che ha già colpito numerose persone. La chiamata proviene solitamente da un numero italiano e, una volta risposto, si attiva un messaggio registrato che recita: «Salve, abbiamo ricevuto il tuo curriculum». Successivamente, il destinatario viene invitato a salvare il numero e a proseguire la conversazione su WhatsApp.
Questa truffa è facilmente riconoscibile per chi non sta cercando lavoro e non ha inviato candidature, ma può risultare insidiosa per chi invece è in attesa di risposte da aziende sconosciute. L'obiettivo dei truffatori è ottenere dati personali sensibili o convincere le vittime a effettuare pagamenti, seguendo uno schema simile a quello di altre frodi telefoniche.
Per proteggersi da tali truffe, la Polizia Postale consiglia:
Questa truffa è facilmente riconoscibile per chi non sta cercando lavoro e non ha inviato candidature, ma può risultare insidiosa per chi invece è in attesa di risposte da aziende sconosciute. L'obiettivo dei truffatori è ottenere dati personali sensibili o convincere le vittime a effettuare pagamenti, seguendo uno schema simile a quello di altre frodi telefoniche.
Per proteggersi da tali truffe, la Polizia Postale consiglia:
- Diffidare sempre di chi, spacciandosi per operatori delle Forze dell'Ordine o di istituti bancari, richiede l'esecuzione di bonifici o pagamenti in qualsiasi forma. La Polizia Postale non chiede mai di eseguire movimentazioni di somme di denaro né richiede le credenziali di accesso ai servizi di home banking. In caso di dubbio, contattare direttamente il proprio istituto di credito.
- Verificare l'identità di chi chiama presentandosi come appartenente a una Forza di polizia. Si consiglia di chiedere il nome, il grado e l'ufficio di appartenenza, quindi comporre autonomamente il numero ufficiale dell'ente e chiedere di parlare con la persona indicata.
- Non fornire mai le proprie credenziali di accesso al conto o altre informazioni sensibili a presunti operatori bancari o di Poste Italiane che le richiedono telefonicamente.
- Utilizzare esclusivamente canali ufficiali per operazioni come ricariche telefoniche o altre transazioni online, evitando link ricevuti via messaggio o banner pubblicitari che potrebbero indirizzare a siti fraudolenti.
- Segnalare tentativi di truffa alle autorità competenti, come la Polizia Postale, attraverso i canali ufficiali, contribuendo così a prevenire ulteriori frodi.