Importante riconoscimento per l’architetto molfettese Roberta Gadaleta
Premiata a Monza con menzione speciale nazionale ITWIIN
Molfetta - giovedì 2 novembre 2023
11.41
Il 20 ottobre scorso a Monza nella sede di Assolombarda si è svolta la premiazione del concorso nazionale ITWIIN (Italian Women Inventors & Innovators Network), organizzato da esponenti delle università, delle imprese e delle industrie, che premia le invenzioni, le innovazioni e la creatività delle donne italiane in diversi ambiti disciplinari.
La molfettese Roberta Gadaleta, Architetto e Dottore di Ricerca, ha ricevuto l'unica "menzione speciale per l'innovazione in Architettura" per l'invenzione di una nuova configurazione strutturale stereotomica ottimizzata per la costruzione di cupole emisferiche in pietra da taglio, esito della sua ricerca sperimentale di dottorato, ed oggetto del Brevetto per Invenzione Industriale N. 102017000067509 concessole, in qualità di architetto unico inventore e titolare, dall'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico, a seguito anche del superamento dell'esame internazionale effettuato dall'European Patent Office.
La presentazione più completa di questo suo originale lavoro di architettura è pubblicata nel libro: Gadaleta Roberta, Cupole stereotomiche in pietra da taglio nel XXI secolo. Dalle forme strutturali storiche alla definizione di una nuova apparecchiatura, Collana Archinauti del Politecnico di Bari diretta da Claudio D'Amato, vol. 75, Roma, Gangemi Editore SpA International, 2019.
Si riporta qui dal suddetto libro, una sintetica descrizione dell'innovativo ed inventivo lavoro di R. Gadaleta che «aggiorna la costruzione della cupola in pietra da taglio, importante e distintivo patrimonio architettonico, molto diffuso in area pugliese, riconoscendo nella sua forma strutturale organica la vantaggiosa coincidenza di definizione statica, estetica e simbolica.
A partire da una originale analisi storica comparativa delle differenti configurazioni delle cupole emisferiche lapidee, attraverso un rigoroso fondamentale studio geometrico dei diversi metodi di suddivisione strutturale della sfera, lo studio della disciplina della stereotomia (ovvero l'arte del taglio dei solidi) e l'opportuno impiego delle attuali tecniche e tecnologie di progettazione e produzione degli elementi strutturali, viene definito un innovativo progetto architettonico di apparecchiatura stereotomica, ovvero l'organica disposizione e configurazione dei singoli elementi strutturali (conci) che costituiscono le cupole emisferiche in pietra da taglio, ottimizzandone la definizione statica ed estetica.
Questo risultato viene raggiunto grazie alla particolare geometria di tassellazione strutturale a simmetria quinaria disposta secondo un dodecaedro sferico, derivata dalla configurazione pentagonale 'Aa' definita da J. Kepler nell'Harmonices Mundi, anche presente nella struttura atomica dei quasicristalli. Tale innovativa geometria di tassellazione strutturale permette di ridurre lo spessore dei singoli conci lapidei a 22 cm partendo da un diametro della cupola pari a 10 metri, consente diverse configurazioni di bucatura date dall'opportuna sottrazione di alcuni degli stessi e riduce il numero di conci invarianti ripetibili, prodotti grazie alle avanzate tecnologie per il loro disegno ed il loro taglio, semplificando il processo costruttivo e produttivo.
I modelli fisici realizzati e l'analisi strutturale effettuata hanno verificato la nuova configurazione strutturale di apparecchiatura e le sue possibili varianti date dalle differenti soluzioni di bucatura ed anche dalla variazione del diametro della cupola. Intrinseci alla nuova forma strutturale ed al materiale lapideo sono i notevoli vantaggi in termini di resistenza, durabilità e benessere termoigrometrico, dunque anche ambientali.
Questo lavoro delinea un valido metodo progettuale di suddivisione architettonica ottimizzata della copertura emisferica, dove la connessione organica degli elementi secondo configurazione euritmica ed intrecciata, determina contemporaneamente una tessitura lapidea resistente ed un ricamo fortemente espressivo, ricercando il principio chiaramente leggibile di verità strutturale della forma architettonica voltata, che storicamente costituisce la rappresentazione simbolica della volta celeste, l'assoluta sfera che «si distende in circular figura» (Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso, XXX, v. 103)».
La premiazione si è svolta all'interno della conferenza "sinergia tra ricerca, industria e società: le donne promotrici d'innovazione" alla presenza della Presidente di ITWIIN, Prof.ssa Francesca Romana Grippaudo (Università di Roma La Sapienza), della Presidente della Giuria, Dott.ssa Rita Assogna, della Giuria tutta, composta da rappresentanti delle università e delle imprese, del Sindaco di Monza Dott. Paolo Pilotto e del Dott. Gianni Caimi, Presidente di Assolombarda - Sede di Monza e Brianza.
La molfettese Roberta Gadaleta, Architetto e Dottore di Ricerca, ha ricevuto l'unica "menzione speciale per l'innovazione in Architettura" per l'invenzione di una nuova configurazione strutturale stereotomica ottimizzata per la costruzione di cupole emisferiche in pietra da taglio, esito della sua ricerca sperimentale di dottorato, ed oggetto del Brevetto per Invenzione Industriale N. 102017000067509 concessole, in qualità di architetto unico inventore e titolare, dall'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico, a seguito anche del superamento dell'esame internazionale effettuato dall'European Patent Office.
La presentazione più completa di questo suo originale lavoro di architettura è pubblicata nel libro: Gadaleta Roberta, Cupole stereotomiche in pietra da taglio nel XXI secolo. Dalle forme strutturali storiche alla definizione di una nuova apparecchiatura, Collana Archinauti del Politecnico di Bari diretta da Claudio D'Amato, vol. 75, Roma, Gangemi Editore SpA International, 2019.
Si riporta qui dal suddetto libro, una sintetica descrizione dell'innovativo ed inventivo lavoro di R. Gadaleta che «aggiorna la costruzione della cupola in pietra da taglio, importante e distintivo patrimonio architettonico, molto diffuso in area pugliese, riconoscendo nella sua forma strutturale organica la vantaggiosa coincidenza di definizione statica, estetica e simbolica.
A partire da una originale analisi storica comparativa delle differenti configurazioni delle cupole emisferiche lapidee, attraverso un rigoroso fondamentale studio geometrico dei diversi metodi di suddivisione strutturale della sfera, lo studio della disciplina della stereotomia (ovvero l'arte del taglio dei solidi) e l'opportuno impiego delle attuali tecniche e tecnologie di progettazione e produzione degli elementi strutturali, viene definito un innovativo progetto architettonico di apparecchiatura stereotomica, ovvero l'organica disposizione e configurazione dei singoli elementi strutturali (conci) che costituiscono le cupole emisferiche in pietra da taglio, ottimizzandone la definizione statica ed estetica.
Questo risultato viene raggiunto grazie alla particolare geometria di tassellazione strutturale a simmetria quinaria disposta secondo un dodecaedro sferico, derivata dalla configurazione pentagonale 'Aa' definita da J. Kepler nell'Harmonices Mundi, anche presente nella struttura atomica dei quasicristalli. Tale innovativa geometria di tassellazione strutturale permette di ridurre lo spessore dei singoli conci lapidei a 22 cm partendo da un diametro della cupola pari a 10 metri, consente diverse configurazioni di bucatura date dall'opportuna sottrazione di alcuni degli stessi e riduce il numero di conci invarianti ripetibili, prodotti grazie alle avanzate tecnologie per il loro disegno ed il loro taglio, semplificando il processo costruttivo e produttivo.
I modelli fisici realizzati e l'analisi strutturale effettuata hanno verificato la nuova configurazione strutturale di apparecchiatura e le sue possibili varianti date dalle differenti soluzioni di bucatura ed anche dalla variazione del diametro della cupola. Intrinseci alla nuova forma strutturale ed al materiale lapideo sono i notevoli vantaggi in termini di resistenza, durabilità e benessere termoigrometrico, dunque anche ambientali.
Questo lavoro delinea un valido metodo progettuale di suddivisione architettonica ottimizzata della copertura emisferica, dove la connessione organica degli elementi secondo configurazione euritmica ed intrecciata, determina contemporaneamente una tessitura lapidea resistente ed un ricamo fortemente espressivo, ricercando il principio chiaramente leggibile di verità strutturale della forma architettonica voltata, che storicamente costituisce la rappresentazione simbolica della volta celeste, l'assoluta sfera che «si distende in circular figura» (Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso, XXX, v. 103)».
La premiazione si è svolta all'interno della conferenza "sinergia tra ricerca, industria e società: le donne promotrici d'innovazione" alla presenza della Presidente di ITWIIN, Prof.ssa Francesca Romana Grippaudo (Università di Roma La Sapienza), della Presidente della Giuria, Dott.ssa Rita Assogna, della Giuria tutta, composta da rappresentanti delle università e delle imprese, del Sindaco di Monza Dott. Paolo Pilotto e del Dott. Gianni Caimi, Presidente di Assolombarda - Sede di Monza e Brianza.