Chiesa locale
Il Vescovo ricorda don Gino: «Esempio vero di guida spirituale e culturale»
Le parole durante la cerimonia funebre del pomeriggio
Molfetta - lunedì 10 giugno 2024
20.10
Un pomeriggio struggente, in cattedrale, per il commiato di Molfetta da don Gino Samarelli.
Il vescovo mons. Cornacchia ha officiato le esequie che hanno visto centinaia di fedeli per l'ultimo saluto al sacerdote classe 1954. Durante la sua omelia, il vescovo ha dedicato alcune riflessioni al compianto don Gino che è venuto a mancare sabato mattina.
«La nostra diocesi da oggi è più povera – ha affermato il vescovo nella sua omelia – perché perde un grande uomo di spirito, fede e cultura. Una persona capace di incarnare l'ideale di guida pastorale nel suo senso più semplice di guida verso la retta via. È sempre stato un riferimento per i cittadini e per quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo come docente. Il suo ricordo resterà sempre vivo nella nostra memoria e nella storia dell'intera comunità diocesana».
Inevitabile un riferimento anche alla missione umanitaria del 2022, voluta proprio da don Gino, a poche settimane dallo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina. In quella circostanza, sono state portate in salvo 45 persone che hanno trovato in Italia una nuova possibilità di vita: «La sua spedizione a Leopoli è stata davvero l'ennesima dimostrazione di umanità di una persona speciale».
Il vescovo mons. Cornacchia ha officiato le esequie che hanno visto centinaia di fedeli per l'ultimo saluto al sacerdote classe 1954. Durante la sua omelia, il vescovo ha dedicato alcune riflessioni al compianto don Gino che è venuto a mancare sabato mattina.
«La nostra diocesi da oggi è più povera – ha affermato il vescovo nella sua omelia – perché perde un grande uomo di spirito, fede e cultura. Una persona capace di incarnare l'ideale di guida pastorale nel suo senso più semplice di guida verso la retta via. È sempre stato un riferimento per i cittadini e per quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo come docente. Il suo ricordo resterà sempre vivo nella nostra memoria e nella storia dell'intera comunità diocesana».
Inevitabile un riferimento anche alla missione umanitaria del 2022, voluta proprio da don Gino, a poche settimane dallo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina. In quella circostanza, sono state portate in salvo 45 persone che hanno trovato in Italia una nuova possibilità di vita: «La sua spedizione a Leopoli è stata davvero l'ennesima dimostrazione di umanità di una persona speciale».