Il Vescovo accoglie i migranti ma Molfetta si divide
Si accende il dibattito. E sui social è pioggia di commenti
Molfetta - sabato 1 settembre 2018
Monsignor Domenico Cornacchia ha dato la disponibilità della Diocesi di Molfetta ad accogliere due famiglie di migranti arrivati in Italia sulla nave Diciotti, al centro delle cronache nazionali degli ultimi giorni.
La notizia è stata diffusa ieri da un comunicato della Curia che spiega anche come le famiglie sarebbero ospitate presso il Centro Caritas "don Tonino Bello", già allertato per i possibili arrivi.
Ed è da qui che ecco accendersi il dibattito, tra l'altro a pochi giorni dalla Festa Patronale quando sarà allestito un polo per raccogliere i bambini dei venditori ambulanti, in prevalenza extra comunitari.
Molfetta, dunque, si divide e sui social fioccano commenti con discussioni dai toni aspri, a tratti anche violente, le quali accomunano la città a quanto accaduto anche nel circondario visto che pure la Diocesi di Bari e quella di Andria si sono dette pronte ad aprire le proprie porte tra parecchio malcontento.
C'è allora chi si dice favorevole anche in nome del messaggio di don Tonino Bello a cui lo stesso attuale Vescovo di Molfetta si sarebbe rifatto per prendere questa decisione. Ma c'è anche chi è assolutamente contrario e non lesina parole forti, al limite della censura. E poi c'è chi si interroga su quale futuro e quale progetto sia stato pensato per queste famiglie.
Su questo sfondo e in questo contesto resta, però, la decisione del Pastore Cornacchia. Adesso bisognerà attendere cosa verrà deciso.
La notizia è stata diffusa ieri da un comunicato della Curia che spiega anche come le famiglie sarebbero ospitate presso il Centro Caritas "don Tonino Bello", già allertato per i possibili arrivi.
Ed è da qui che ecco accendersi il dibattito, tra l'altro a pochi giorni dalla Festa Patronale quando sarà allestito un polo per raccogliere i bambini dei venditori ambulanti, in prevalenza extra comunitari.
Molfetta, dunque, si divide e sui social fioccano commenti con discussioni dai toni aspri, a tratti anche violente, le quali accomunano la città a quanto accaduto anche nel circondario visto che pure la Diocesi di Bari e quella di Andria si sono dette pronte ad aprire le proprie porte tra parecchio malcontento.
C'è allora chi si dice favorevole anche in nome del messaggio di don Tonino Bello a cui lo stesso attuale Vescovo di Molfetta si sarebbe rifatto per prendere questa decisione. Ma c'è anche chi è assolutamente contrario e non lesina parole forti, al limite della censura. E poi c'è chi si interroga su quale futuro e quale progetto sia stato pensato per queste famiglie.
Su questo sfondo e in questo contesto resta, però, la decisione del Pastore Cornacchia. Adesso bisognerà attendere cosa verrà deciso.