Il Tribunale del Malato riaccende l'attenzione sull'ospedale "Mons.Bello"
Dal primo aprile radiologo di senologia in pensione: «Chi, come e quando sarà sostituito?»
Molfetta - martedì 6 febbraio 2018
«Quando l'indignazione cede il passo alla rassegnazione, èl'inizio della fine. Vedere il nostro ospedale che perde pezzi, depauperato dei servizi essenziali, vanto della professionalità di medici, che attirano gente dai paesi limitrofi, è veramente scoraggiante.
Entriamo nel dettaglio. Dal primo aprile la senologia perde il suo radiologo per raggiunto pensionamento. Chi, come, e soprattutto, quando verrà sostituito con i tempi burocratici che ben conosciamo? E le prenotazioni già stabilite da oltre un anno come saranno evase?
Ancora! Avevamo più volte chiesto l'ampliamento delle ore dell'ambulatorio di ginecologia, vista la pressante richiesta delle pazienti. Non solo nulla di fatto, quanto si paventa il pericolo che uno dei ginecologi venga richiamato al Distretto di Corato da cui proveniva! Non c'è da essere indignati e scoraggiati?
Impegno, progetti, proposte vanno a scontrarsi contro logiche difficilmente condivisibili. Da un lato si investe, dall'altro si taglia!».
E' questo il lungo messaggio che il Tribunale del Malato pubblica sulla propria pagina Facebook: arriveranno delle risposte alle domande?
Entriamo nel dettaglio. Dal primo aprile la senologia perde il suo radiologo per raggiunto pensionamento. Chi, come, e soprattutto, quando verrà sostituito con i tempi burocratici che ben conosciamo? E le prenotazioni già stabilite da oltre un anno come saranno evase?
Ancora! Avevamo più volte chiesto l'ampliamento delle ore dell'ambulatorio di ginecologia, vista la pressante richiesta delle pazienti. Non solo nulla di fatto, quanto si paventa il pericolo che uno dei ginecologi venga richiamato al Distretto di Corato da cui proveniva! Non c'è da essere indignati e scoraggiati?
Impegno, progetti, proposte vanno a scontrarsi contro logiche difficilmente condivisibili. Da un lato si investe, dall'altro si taglia!».
E' questo il lungo messaggio che il Tribunale del Malato pubblica sulla propria pagina Facebook: arriveranno delle risposte alle domande?