Il Tribunale del Malato riaccende i riflettori sulle criticità dell'istituto "Apicella" a Molfetta
«Risposte in tempi brevi oppure denunceremo»
Molfetta - lunedì 6 agosto 2018
Il Tribunale del Malato torna a parlare delle criticità dell'istituto "Apicella" che, da qualche tempo, a Molfetta, ospita il centro di neuropsichiatria infantile e quella di riabilitazione.
A inizio estate il TDM aveva chiesto di rendere la sede rispondente alle necessità «degli afferenti alla Neuropsichiatria e alla Riabilitazione» attraverso una petizione nella quale «si elencavano dettagliatamente le criticità della struttura».
«A più di un mese nulla è stato fatto, anzi con il sopraggiungere del caldo si sono verificati spiacevoli episodi che non mancheremo di evidenziare. Eppure non occorrono grossi investimenti nè gare d'appalto multimilionario per porvi rimedio. Occorre solo richiamare gli organi competenti alle loro responsabilità. Non dimentichiamo che stiamo parlando di bambini con problematiche e adulti con ridotte capacità motorie, quindi persone fragili cui offrire servizi adeguati alle loro necessità. Se non ci saranno risposte in tempi brevi si dovranno adottare altre forme di denuncia», chiosa il Tribunale del Malato.
Della vicenda fu interessato anche l'assessore Ottavio Balducci che incontrò il TDM con i referenti delle associazioni "Appoggiati a me" e "Apertamente". Fu da questo incontro che venne fuori la petizione che raccoglieva tutte le segnalazioni.
Che accadrà in futuro?
A inizio estate il TDM aveva chiesto di rendere la sede rispondente alle necessità «degli afferenti alla Neuropsichiatria e alla Riabilitazione» attraverso una petizione nella quale «si elencavano dettagliatamente le criticità della struttura».
«A più di un mese nulla è stato fatto, anzi con il sopraggiungere del caldo si sono verificati spiacevoli episodi che non mancheremo di evidenziare. Eppure non occorrono grossi investimenti nè gare d'appalto multimilionario per porvi rimedio. Occorre solo richiamare gli organi competenti alle loro responsabilità. Non dimentichiamo che stiamo parlando di bambini con problematiche e adulti con ridotte capacità motorie, quindi persone fragili cui offrire servizi adeguati alle loro necessità. Se non ci saranno risposte in tempi brevi si dovranno adottare altre forme di denuncia», chiosa il Tribunale del Malato.
Della vicenda fu interessato anche l'assessore Ottavio Balducci che incontrò il TDM con i referenti delle associazioni "Appoggiati a me" e "Apertamente". Fu da questo incontro che venne fuori la petizione che raccoglieva tutte le segnalazioni.
Che accadrà in futuro?