"Il treno della sera" è il nuovo libro del molfettese Cosmo Sancilio
L'opera racconta la solitudine di un anziano relegato in una casa di campagna e l'incontro provvidenziale con un cane randagio
Dopo l'esperienza pluriennale in una multifunzionale e l'esperienza in una struttura sanitaria privata, Sancilio, 80 anni, aggiunge la scrittura ai suoi hobby, che spaziano dalla musica jazz allo sport.
Sinossi dell'opera
Le intime riflessioni sul suo ruolo nella Società del suo tempo, in preda a un dilagante impoverimento culturale. Le preoccupazioni per il diffondersi della dittatura delle minoranze e delle nuove ideologie ispirate alla cultura della cancellazione e alle teorie woke e la rabbia per la rinuncia ai propri valori per aprirsi, senza riserve, ad altri modelli e ad altre religioni.
L'assillo di sentirsi ormai fuori contesto, un viandante in senso opposto al corso naturale della storia, l'imprevisto incontro con un professore di latino e greco e la gioia di potersi a lui donare con amore e dedizione.
Il dolore per la perdita prematura dell'amico e il peggioramento della salute sino a manifestazioni di incipiente declino cognitivo.
Il mesto ritorno all'isolamento e lo strano incontro con un volatile, probabile trasfigurazione del suo sodale, che si manifesta con la sua voce. I giorni nefasti della detenzione in una casa di riposo e la dilatazione del sonno della memoria, poi la fuga irresponsabile e l'inizio di un viaggio di sola andata sul treno della sera.
Gli incontri con sconosciuti viaggiatori e i sorprendenti effetti terapeutici, per la sua mente offuscata, di quella convivenza forzosa. Il faticoso riordino del mosaico della memoria e la decisione di proseguire il viaggio di uomo solo al tramonto sino alla fine fatale, senza guardarsi indietro e nella inconsapevolezza di essere diventato un caso mediatico virale in rete.
L'incredibile avventura di un vecchio ultraottantenne, in fuga dalle barbarie e dai limiti del suo tempo, raccontata da chi continua vanamente a cercarlo.