Eventi e folklore
Il tormento interiore dell’artista nella Sala dei Templari
Inaugurata la personale di Tonia Copertino
Molfetta - mercoledì 9 luglio 2014
8.32
Ad introdurre la mostra "Vorrei stare sull'erba per vedere il cielo" personale dell'artista molfettese Tonia Copertino, ospitata nella Sala dei Templari fino al 20 luglio prossimo, ci ha pensato uno splendido video artistico di Roberto Lusito che alternava immagini a colori a foto in bianco e nero che raccontavano il percorso interiore, di crescita, di sofferenza, di introspezione che compie un creativo prima di realizzare una opera. Non sempre, ha sottolineanto l'artista, si ha idea di quanto lavoro ci sia prima del quadro, scultura, installazione e dipinto. Ogni opera d'arte nasce da lontano, dai percorsi di vita intrapresi, da sofferenza, da vicende personali che plasmano il carattere e il modo di interpretare l'arte.
Proprio su questo aspetto creativo si è soffermata, nella serata inaugurale della mostra, Mirella Casamassima, curatrice dell'evento che ha illustrato al pubblico presente le opere d' arte dell' artista che ha unito in questa originale personale parole e segno. Ogni opera d'arte è abbinata, interpreta e rivisita una lirica del poeta milanese Paolo Botti a cui la pittrice è legata da una lunga amicizia. Il critico Casamassima ha affermato che i segni della Copertino sembrano quasi membra del corpo, parti di un tutto.
In primo piano contenitori dalle forme più disparate che contengono emozioni, storie sentimenti, il vissuto personale interpretato magistralmente dalle parole del poeta che scava nei sentimenti. Alcune opere sono più descrittive raffigurando la fragola, la nuvola, il pianoforte, gli strumenti lusicali, altre invece puntano sull'immaginazione, rievocano, stimolano la memoria e la fantasia. Al vernissage è intervenuta anche Betta Mongelli, assessore alla cultura del comune di Molfetta che ha espesso vivo apprezzamento per l'artista che le ricorda con i suoi segni i dipinti degli Aborigeni. In qualità di rappresentante dell'amministrazione, ha illustrato l'impegno portato avanti dal sindaco Natalicchio e dalla sua giunta a favore dei giovani artisti nei confronti dei quali si stanno investendo parecchi risorse.
Nonostante la crisi quindi, massima disponibilità ai giovani creativi e alla loro arte. Molte lodi sono state espresse dalla Mongelli anche nei confronti delle poesie di Botti, intimiste, che l'hanno colpita per i pregnanti significati contenuti. L'artista ha invitato l'amministrazione ad essere vicina agli artisti, proprio per le difficoltà oggettive che incontrano nel loro cammino e ha spiegato tutto il lavoro che c'è dietro le quinte di una personale.
La mostra si potrà visitare fino al 20 luglio 10.30 alle 12.30, e dalle 18 alle 21.30.
Proprio su questo aspetto creativo si è soffermata, nella serata inaugurale della mostra, Mirella Casamassima, curatrice dell'evento che ha illustrato al pubblico presente le opere d' arte dell' artista che ha unito in questa originale personale parole e segno. Ogni opera d'arte è abbinata, interpreta e rivisita una lirica del poeta milanese Paolo Botti a cui la pittrice è legata da una lunga amicizia. Il critico Casamassima ha affermato che i segni della Copertino sembrano quasi membra del corpo, parti di un tutto.
In primo piano contenitori dalle forme più disparate che contengono emozioni, storie sentimenti, il vissuto personale interpretato magistralmente dalle parole del poeta che scava nei sentimenti. Alcune opere sono più descrittive raffigurando la fragola, la nuvola, il pianoforte, gli strumenti lusicali, altre invece puntano sull'immaginazione, rievocano, stimolano la memoria e la fantasia. Al vernissage è intervenuta anche Betta Mongelli, assessore alla cultura del comune di Molfetta che ha espesso vivo apprezzamento per l'artista che le ricorda con i suoi segni i dipinti degli Aborigeni. In qualità di rappresentante dell'amministrazione, ha illustrato l'impegno portato avanti dal sindaco Natalicchio e dalla sua giunta a favore dei giovani artisti nei confronti dei quali si stanno investendo parecchi risorse.
Nonostante la crisi quindi, massima disponibilità ai giovani creativi e alla loro arte. Molte lodi sono state espresse dalla Mongelli anche nei confronti delle poesie di Botti, intimiste, che l'hanno colpita per i pregnanti significati contenuti. L'artista ha invitato l'amministrazione ad essere vicina agli artisti, proprio per le difficoltà oggettive che incontrano nel loro cammino e ha spiegato tutto il lavoro che c'è dietro le quinte di una personale.
La mostra si potrà visitare fino al 20 luglio 10.30 alle 12.30, e dalle 18 alle 21.30.