Eventi e folklore
Il tempo raccontato coi Ritratti
Nella Sala dei Templari la personale di Michele Paloscia
Molfetta - martedì 15 aprile 2014
7.27
Si intitola Ritratti, la personale del maestro Michele Paloscia che raccoglie circa ottanta opere, dal 1966 fino al 2013, allestita presso la Sala dei Templari di Molfetta, in piazza Municipio. La personale comprende una selezione antologica di opere dedicate alla ritrattistica che si sviluppa in un periodo di quasi cinquanta anni di ricerca in campo figurativo. Paloscia si rifà ai grandi ritrattisti pur attingendo ad altre fonti, ritrae il vero ammantandolo di poesia. Le sue opere hanno qualcosa di lirico che le fa' sembrare senza tempo.
Sfilano nelle due ali della sala dei Templari volti di donne, uomini e bambini che attraggono per le loro raffigurazioni realistiche e penetranti, ritratti nel loro vivere quotidiano. "Ritratti" ha un indiscusso fascino, cattura l'osservatore che si posiziona davanti ad ogni tela quasi a voler cogliere il carattere, l'anima del soggetto ritratto. Ad introdurre l'artista sono stati il professor Gaetano Mongelli, docente di storia della comunicazione visivo–oggettuale dell'Università di Bari, che ha curato anche la mostra, e il critico d'arte Gaetano Centrone. All'inaugurazione sono intervenute anche il sindaco Paola Natalicchio e l'assessore alla cultura, Betta Mongelli.
Michele Paloscia, docente di disegno e storia della moda negli Istituti di Scuola superiore, si è sempre interessato di paesaggio, di ritratti e di nature morte, ispirandosi ad autorevoli maestri. Fra le sue frequentazioni molfettesi: Franco Poli, Tonino Nuovo, Franco d'Ingeo, Franco Valente e Leonardo Minervini. Insieme si incontravano presso la Galleria d'arte "Il Cavalletto" dove discutevano di arte, ma non solo. Dopo la sua esperienza presso l'Accademia di Brera, Paloscia trova una sua identità espressiva ed artistica che esprime nelle numerose mostre, collettive e rassegne su scala nazionale, dove riscontra il consenso del pubblico e della critica che gli tributa importanti premi e riconoscimenti. La personale dell'artista molfettese potrà essere visionata presso la Sala dei Templari, fino al 26 aprile dalle 11 alle 13 e dalle 19 alle 21.
Sfilano nelle due ali della sala dei Templari volti di donne, uomini e bambini che attraggono per le loro raffigurazioni realistiche e penetranti, ritratti nel loro vivere quotidiano. "Ritratti" ha un indiscusso fascino, cattura l'osservatore che si posiziona davanti ad ogni tela quasi a voler cogliere il carattere, l'anima del soggetto ritratto. Ad introdurre l'artista sono stati il professor Gaetano Mongelli, docente di storia della comunicazione visivo–oggettuale dell'Università di Bari, che ha curato anche la mostra, e il critico d'arte Gaetano Centrone. All'inaugurazione sono intervenute anche il sindaco Paola Natalicchio e l'assessore alla cultura, Betta Mongelli.
Michele Paloscia, docente di disegno e storia della moda negli Istituti di Scuola superiore, si è sempre interessato di paesaggio, di ritratti e di nature morte, ispirandosi ad autorevoli maestri. Fra le sue frequentazioni molfettesi: Franco Poli, Tonino Nuovo, Franco d'Ingeo, Franco Valente e Leonardo Minervini. Insieme si incontravano presso la Galleria d'arte "Il Cavalletto" dove discutevano di arte, ma non solo. Dopo la sua esperienza presso l'Accademia di Brera, Paloscia trova una sua identità espressiva ed artistica che esprime nelle numerose mostre, collettive e rassegne su scala nazionale, dove riscontra il consenso del pubblico e della critica che gli tributa importanti premi e riconoscimenti. La personale dell'artista molfettese potrà essere visionata presso la Sala dei Templari, fino al 26 aprile dalle 11 alle 13 e dalle 19 alle 21.