Sociale
Il SerMolfetta apre il libro dei ricordi
Al via le iniziative che sfoceranno nella festa del trentennale il prossimo anno
Molfetta - lunedì 30 giugno 2014
8.16
Tutto in stile Sermolfetta. L'inaugurazione di una nuova ambulanza, un gioiello che consentirà agli angeli con la pettorina di salvare decine di vite, la presentazione del progetto Estate Ser-eni, attività di pattugliamento lungo il litorale e nei lidi nei giorni di maggiore affluenza e per tutta l'estate, e poi, una adunata generale per raccontare, in una manciata di minuti, la storia di un gruppo di sognatori (quasi tutti presenti), quelli che trent'anni fa si sono "inventati" il Sermolfetta.
E per dare il via al percorso che porterà, il prossimo anno, alla festa per i trent'anni di attività e di successi del SerMolfetta, nel chiostro della Fabbrica di san Domenico si sono ritrovati in tanti.
E c'erano pure, solo per citarne alcuni, Tartaruga, Tony Canada, Corvo Giallo, Gianni Skykab, Centauro, Mimmo M5, Mino Power, Z3, Mary1, BM8, Velosud, Titanic, Muratti, Nuvolari, Alan 7, Totoben, Enzo squalo, Columbia, tutti orgogliosi del loro "QRZ" quello che oggi si chiama nick name, che fanno riferimento a persone speciali che hanno dedicato un parte della loro vita agli altri in uno slancio di generosità che, di fatto, li rende anonimi e che, per questo, ha ancora più valore.
Tutti emozionati nel ricordare le origini del Ser, nel riproporre alcuni aneddoti.
Nel corso della serata Salvatore Del Vecchio, il presidente del Ser, ha consegnato riconoscimenti per i dieci, quindici, venti e venticinque anni di attività ai soci.
Sul palco, a tenere le fila, Corrado Germinario, volto noto del giornalismo locale, anche lui "figlio" del Ser. Tra il pubblico anche Nicola Piergiovanni, presidente del Consiglio comunale. «Sono qui come cittadino – ha detto - ricordando la sua personale avventura con i volontari del Ser, cominciata nel 1985, quando lui reduce da uno spaventoso incidente stradale, riuscì a tornare a casa proprio grazie a loro, al loro intervento».
E per dare i numeri. Ad oggi il Sermolfetta dispone di sette ambulanze, un mezzo per la protezione civile 4x4, due pullman da nove psoti, due automediche e una motomedica. Ha raggiunto i diecimila soccorsi, gestisce due postazioni di 118.
E per dare il via al percorso che porterà, il prossimo anno, alla festa per i trent'anni di attività e di successi del SerMolfetta, nel chiostro della Fabbrica di san Domenico si sono ritrovati in tanti.
E c'erano pure, solo per citarne alcuni, Tartaruga, Tony Canada, Corvo Giallo, Gianni Skykab, Centauro, Mimmo M5, Mino Power, Z3, Mary1, BM8, Velosud, Titanic, Muratti, Nuvolari, Alan 7, Totoben, Enzo squalo, Columbia, tutti orgogliosi del loro "QRZ" quello che oggi si chiama nick name, che fanno riferimento a persone speciali che hanno dedicato un parte della loro vita agli altri in uno slancio di generosità che, di fatto, li rende anonimi e che, per questo, ha ancora più valore.
Tutti emozionati nel ricordare le origini del Ser, nel riproporre alcuni aneddoti.
Nel corso della serata Salvatore Del Vecchio, il presidente del Ser, ha consegnato riconoscimenti per i dieci, quindici, venti e venticinque anni di attività ai soci.
Sul palco, a tenere le fila, Corrado Germinario, volto noto del giornalismo locale, anche lui "figlio" del Ser. Tra il pubblico anche Nicola Piergiovanni, presidente del Consiglio comunale. «Sono qui come cittadino – ha detto - ricordando la sua personale avventura con i volontari del Ser, cominciata nel 1985, quando lui reduce da uno spaventoso incidente stradale, riuscì a tornare a casa proprio grazie a loro, al loro intervento».
E per dare i numeri. Ad oggi il Sermolfetta dispone di sette ambulanze, un mezzo per la protezione civile 4x4, due pullman da nove psoti, due automediche e una motomedica. Ha raggiunto i diecimila soccorsi, gestisce due postazioni di 118.