Cultura, Eventi e Spettacolo
Il pm Nicola Magrone al Classico per parlare di femminicidio
Ricostruirà la vicenda di Palmina Martinelli, arsa viva per aver rifiutato di prostiturisi
Molfetta - domenica 3 dicembre 2017
0.04
Il Liceo Classico di Molfetta ospita il giorno 4 dicembre, alle ore 18.30, nella Biblioteca di Istituto, il dott. Nicola Magrone, attuale sindaco di Modugno, con un passato di magistrato.
Un'ulteriore tappa del percorso di formazione ed approfondimento messo in atto dalla scuola di cui è Dirigente la prof.ssa Margherita Anna Bufi, in occasione della "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".
Gli studenti hanno assistito lo scorso venerdì allo spettacolo teatrale "Palmina, amara terra mia", in cui si ripercorrono le tappe della tragedia umana e giudiziaria di Palmina Martinelli, la 14enne fasanese uccisa (le fu dato fuoco) nel 1981 per essersi rifiutata di prostituirsi. Poco prima di morire, dopo un'agonia di 22 giorni, proprio davanti al pm Nicola Magrone pronunciò con un filo di voce i nomi di chi le aveva dato fuoco perché lei non aveva accettato di vendere il suo corpo. Si trattava di due uomini, gestori di una casa di appuntamenti, che però furono processati e assolti. Per la giustizia italiana fu un suicidio. Una sentenza contestata dalla sorella della vittima e dal giudice Magrone, l'unico che si è battuto (e continua a farlo) per far venire a galla la verità.
Sono passati 36 anni dal giorno in cui Palmina, ridotta in fin di vita, gli disse cosa le era successo. Allora Nicola Magrone le rispose che le credeva. Oggi molti altri sono disposti a farlo e il caso è stato riaperto. "Spero solo che il tribunale dica la verità – ha affermato recentemente - restituendo la dignità a questa bambina".
Di tutto questo parlerà al Classico il prossimo lunedì 4, alle ore 18.30, di un femminicidio particolarmente efferato, della giustizia, dell'obbligo di cercare sempre la verità.
Un'ulteriore tappa del percorso di formazione ed approfondimento messo in atto dalla scuola di cui è Dirigente la prof.ssa Margherita Anna Bufi, in occasione della "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne".
Gli studenti hanno assistito lo scorso venerdì allo spettacolo teatrale "Palmina, amara terra mia", in cui si ripercorrono le tappe della tragedia umana e giudiziaria di Palmina Martinelli, la 14enne fasanese uccisa (le fu dato fuoco) nel 1981 per essersi rifiutata di prostituirsi. Poco prima di morire, dopo un'agonia di 22 giorni, proprio davanti al pm Nicola Magrone pronunciò con un filo di voce i nomi di chi le aveva dato fuoco perché lei non aveva accettato di vendere il suo corpo. Si trattava di due uomini, gestori di una casa di appuntamenti, che però furono processati e assolti. Per la giustizia italiana fu un suicidio. Una sentenza contestata dalla sorella della vittima e dal giudice Magrone, l'unico che si è battuto (e continua a farlo) per far venire a galla la verità.
Sono passati 36 anni dal giorno in cui Palmina, ridotta in fin di vita, gli disse cosa le era successo. Allora Nicola Magrone le rispose che le credeva. Oggi molti altri sono disposti a farlo e il caso è stato riaperto. "Spero solo che il tribunale dica la verità – ha affermato recentemente - restituendo la dignità a questa bambina".
Di tutto questo parlerà al Classico il prossimo lunedì 4, alle ore 18.30, di un femminicidio particolarmente efferato, della giustizia, dell'obbligo di cercare sempre la verità.