Comunicati stampa
Il PD Molfetta analizza il risultato referendario in vista delle amministrative
In un comunicato stampa l'analisi del voto del 4 dicembre da cui ripartire per le prossime comunali
Molfetta - lunedì 12 dicembre 2016
15.08
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa del PD Molfetta sullo scorso Referendum.
Ci piace ricordare quel giorno in cui l'intero Parlamento italiano ha vigorosamente applaudito il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, nel suo discorso di insediamento, poneva al centro del suo incarico la necessità, condivisa da tutte le forze politiche, di una svolta fatta di riforme per il benessere del Paese.
Nasceva quindi il "governo delle riforme", che in questi anni ha creduto a quella incitazione e al plauso di tutte le forze politiche, cercando di restituire efficienza al Paese, per condurlo forte nella competizione con i paesi dell'Occidente.
Un governo che ha però pagato dazio per aver tentato di scardinare spazi di potere consolidati, terra di conquista di quelle forze politiche che hanno sempre dichiarato la volontà di un cambiamento, rimasto solo nel limbo della volontà.
L'ultima proposta di Riforma è stata sottoposta direttamente al Popolo italiano: l'ammodernamento della seconda parte della Costituzione.
Purtroppo, il risultato delle urne è stato inequivocabile.
La grande prova di democrazia e partecipazione, però, impone a tuti i partiti la necessità di confrontarsi maggiormente con i cittadini considerati, spesso, solo elettori e non partecipanti alla vita pubblica.
I Democratici molfettesi non intendono nascondersi dietro i dati elettorali/numerici che, pur non avendo premiato la proposta di cambiamento, confermano l'alto indice di gradimento del Partito e, tantomeno, intendono fare i conti in tasca alle altre forze politiche promiscue che hanno contribuito alla vittoria del NO nella giornata del 4 dicembre scorso.
La Comunità Democratica molfettese intende ripartire da questo dato numerico per riprendere contatto e consenso tra le fasce più deboli della popolazione, il ceto medio impoverito, il mondo della scuola e del lavoro in generale, i giovani precari in cerca di occupazione, gli anziani emarginati per affrontare una prossima e imminente stagione di riforme, ripensando agli errori commessi, nella consapevolezza di dover esplorare la volontà dei cittadini e delle forze politiche al cambiamento.
In questa prospettiva ci accingiamo a riprendere il cammino verso le elezioni amministrative del prossimo anno che, ancora una volta, vedranno il Partito Democratico al centro di una proposta politica che comporti la collaborazione di tutte le forze democratiche e progressiste disposte a condividere un progetto di chiara impronta riformista.
Ci piace ricordare quel giorno in cui l'intero Parlamento italiano ha vigorosamente applaudito il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, nel suo discorso di insediamento, poneva al centro del suo incarico la necessità, condivisa da tutte le forze politiche, di una svolta fatta di riforme per il benessere del Paese.
Nasceva quindi il "governo delle riforme", che in questi anni ha creduto a quella incitazione e al plauso di tutte le forze politiche, cercando di restituire efficienza al Paese, per condurlo forte nella competizione con i paesi dell'Occidente.
Un governo che ha però pagato dazio per aver tentato di scardinare spazi di potere consolidati, terra di conquista di quelle forze politiche che hanno sempre dichiarato la volontà di un cambiamento, rimasto solo nel limbo della volontà.
L'ultima proposta di Riforma è stata sottoposta direttamente al Popolo italiano: l'ammodernamento della seconda parte della Costituzione.
Purtroppo, il risultato delle urne è stato inequivocabile.
La grande prova di democrazia e partecipazione, però, impone a tuti i partiti la necessità di confrontarsi maggiormente con i cittadini considerati, spesso, solo elettori e non partecipanti alla vita pubblica.
I Democratici molfettesi non intendono nascondersi dietro i dati elettorali/numerici che, pur non avendo premiato la proposta di cambiamento, confermano l'alto indice di gradimento del Partito e, tantomeno, intendono fare i conti in tasca alle altre forze politiche promiscue che hanno contribuito alla vittoria del NO nella giornata del 4 dicembre scorso.
La Comunità Democratica molfettese intende ripartire da questo dato numerico per riprendere contatto e consenso tra le fasce più deboli della popolazione, il ceto medio impoverito, il mondo della scuola e del lavoro in generale, i giovani precari in cerca di occupazione, gli anziani emarginati per affrontare una prossima e imminente stagione di riforme, ripensando agli errori commessi, nella consapevolezza di dover esplorare la volontà dei cittadini e delle forze politiche al cambiamento.
In questa prospettiva ci accingiamo a riprendere il cammino verso le elezioni amministrative del prossimo anno che, ancora una volta, vedranno il Partito Democratico al centro di una proposta politica che comporti la collaborazione di tutte le forze democratiche e progressiste disposte a condividere un progetto di chiara impronta riformista.