Vita di città
Il parco urbano Baden Powell compie un anno tra eventi, problemi e opportunità
Il 5 giugno 2023 il polmone verde veniva restituito alla città
Molfetta - mercoledì 5 giugno 2024
7.37
Una città è fatta tanto dalla comunità di persone che la tengono viva, quanto dai luoghi che la caratterizzano. Esattamente un anno fa, il 5 giugno 2023, veniva inaugurato a Molfetta il parco urbano "Baden Powell", restituito alla città dopo oltre 20 anni.
Il giorno di apertura ha visto tanti, tra famiglie, bambini e curiosi, affacciarsi al polmone verde. Una grande festa per i molfettesi, che nel corso di questi 12 mesi hanno usufruito del nuovo spazio pubblico come luogo di incontro e socializzazione, ma anche come cornice di eventi per tutte le età.
La prima iniziativa che il parco ha ospitato è stato il Festival dello Scout, nato con l'obiettivo di far conoscere alla cittadinanza i valori, le attività e le missioni degli scout. Del resto, il parco è intitolato proprio a Robert Baden Powell, considerato il fondatore del movimento mondiale dello scoutismo.
L'estate è proseguita con "Brilla - Alla ricerca di una stella", evento dedicato ai talenti emergenti del territorio, con lo Yarn Bombing, l'esplosione di colori e manufatti di filato organizzata dalla Lega del Filo d'Oro in occasione della Giornata mondiale della Sordocecità e con "Passo dopo passo", il progetto di AreaPsy dedicato alle famiglie. Diverse anche le serate con spettacoli e musica dal vivo organizzate dall'attività ristorativa presente all'interno del polmone verde.
«Un anno fa abbiamo inaugurato il Baden Powell, il parco urbano della città, la cui apertura era attesa da circa vent'anni. La risposta della città è stata splendida - dichiara l'assessore ai Lavori pubblici, nonchè vicesindaco, Nicola Piergiovanni - e non mi riferisco solo al giorno dell'inaugurazione quando un fiume umano ha attraversato e animato, fino a tarda ora, il parco. In questi mesi in tantissimi, provenienti anche da fuori città, lo hanno vissuto nelle occasioni più diverse e nelle fasce orarie più diverse, perché il nostro parco è versatile, è bello, è accogliente».
Il Baden Powell è purtroppo stato anche teatro di atti vandalici anche durante i suoi primi mesi di vita: il 6 agosto fu vandalizzato il bagno all'interno del parco. Un episodio spiacevole che ha avuto, però, un lieto fine: un cittadino ha messo a disposizione le proprie competenze per ripristinare i danni, pur non essendo un falegname. Un bell'esempio di civiltà che bisognerebbe tenere a mente. «In questi 12 mesi abbiamo anche dovuto assistere a episodi di inciviltà, per fortuna casi isolati che non sono riusciti ad avere il sopravvento sulla parte buona della città che ha vissuto il nostro parco e continua a viverlo - continua Piergiovanni - siamo orgogliosi del lavori fatto, del regalo che ci siamo fatti e che abbiamo fatto al territorio.
Naturalmente, nel corso dei mesi, non sono mancate polemiche e segnalazioni, che la nostra redazione aveva raccolto in un articolo intitolato "Una giornata-tipo al Baden Powell". Dalla mancata sorveglianza sino agli spazi dedicati agli animali, passando per l'assenza di civiltà e la presenza di pochi attrezzi dedicati al fitness. Nel tempo, poi, sono emerse altre criticità, tra cui il fatto che i punti di illuminazione del polmone verde siano accesi anche in pieno giorno, segnalazione pervenuta alla redazione anche a distanza di diversi mesi.
Ma anche in questi casi le problematiche non hanno coperto la bellezza del luogo e la voglia di fare sempre meglio: in autunno ci sono stati il Festival-beer, il Dona-park a tema Halloween a cura della Croce Rossa e la Giornata mondiale degli alberi, che ha visto protagonisti i bambini della scuola primaria.
«Questo parco è il risultato di un impegno grande, di un lavoro che ha coinvolto più settori, più anime, più sensibilità. E questo impegno corale è sotto gli occhi di tutti - commenta il vicesindaco - rappresenta anche il frutto del lavoro svolto per migliorare la qualità della vita della città, che ci ha visti uniti per realizzare qualcosa che fosse in grado di accogliere davvero i bambini, di farli immergere nel verde, in un posto sicuro e gioioso. Perché tutti siamo chiamati a difendere l'ambiente e il verde, a sostenere politiche ambientali in grado di coniugare l'amore per la natura alla sicurezza per l'uomo a cominciare dai bambini perché Molfetta, un passo per volta, sta diventando una città a misura di bambino».
L'entusiasmo del nuovo parco della 167 non si è spento nel corso del tempo: recenti sono state le iniziative del "Maggio all'infanzia", tra cui il Circo Paniko (un circo senza animali), l'inaugurazione della panchina europea e l'installazione di una piccola biblioteca urbana. Tre segnali tangibili di impegno sociale: il primo nei confronti dei più piccoli, il secondo nei confronti del mondo e dei volontari che approdano a Molfetta e il terzo nei confronti della cultura.
Il futuro di questo luogo è nelle mani dei cittadini, che lo scorso anno, alla redazione, hanno espresso idee e suggerimenti per rendere il "Baden Powell" un luogo ancora più ricco di vita, eventi e confronti. Sicuramente ci sono tutte le premesse affinchè diventi un polo socio-culturale che possa ospitare iniziative di ogni genere.
Il giorno di apertura ha visto tanti, tra famiglie, bambini e curiosi, affacciarsi al polmone verde. Una grande festa per i molfettesi, che nel corso di questi 12 mesi hanno usufruito del nuovo spazio pubblico come luogo di incontro e socializzazione, ma anche come cornice di eventi per tutte le età.
La prima iniziativa che il parco ha ospitato è stato il Festival dello Scout, nato con l'obiettivo di far conoscere alla cittadinanza i valori, le attività e le missioni degli scout. Del resto, il parco è intitolato proprio a Robert Baden Powell, considerato il fondatore del movimento mondiale dello scoutismo.
L'estate è proseguita con "Brilla - Alla ricerca di una stella", evento dedicato ai talenti emergenti del territorio, con lo Yarn Bombing, l'esplosione di colori e manufatti di filato organizzata dalla Lega del Filo d'Oro in occasione della Giornata mondiale della Sordocecità e con "Passo dopo passo", il progetto di AreaPsy dedicato alle famiglie. Diverse anche le serate con spettacoli e musica dal vivo organizzate dall'attività ristorativa presente all'interno del polmone verde.
«Un anno fa abbiamo inaugurato il Baden Powell, il parco urbano della città, la cui apertura era attesa da circa vent'anni. La risposta della città è stata splendida - dichiara l'assessore ai Lavori pubblici, nonchè vicesindaco, Nicola Piergiovanni - e non mi riferisco solo al giorno dell'inaugurazione quando un fiume umano ha attraversato e animato, fino a tarda ora, il parco. In questi mesi in tantissimi, provenienti anche da fuori città, lo hanno vissuto nelle occasioni più diverse e nelle fasce orarie più diverse, perché il nostro parco è versatile, è bello, è accogliente».
Il Baden Powell è purtroppo stato anche teatro di atti vandalici anche durante i suoi primi mesi di vita: il 6 agosto fu vandalizzato il bagno all'interno del parco. Un episodio spiacevole che ha avuto, però, un lieto fine: un cittadino ha messo a disposizione le proprie competenze per ripristinare i danni, pur non essendo un falegname. Un bell'esempio di civiltà che bisognerebbe tenere a mente. «In questi 12 mesi abbiamo anche dovuto assistere a episodi di inciviltà, per fortuna casi isolati che non sono riusciti ad avere il sopravvento sulla parte buona della città che ha vissuto il nostro parco e continua a viverlo - continua Piergiovanni - siamo orgogliosi del lavori fatto, del regalo che ci siamo fatti e che abbiamo fatto al territorio.
Naturalmente, nel corso dei mesi, non sono mancate polemiche e segnalazioni, che la nostra redazione aveva raccolto in un articolo intitolato "Una giornata-tipo al Baden Powell". Dalla mancata sorveglianza sino agli spazi dedicati agli animali, passando per l'assenza di civiltà e la presenza di pochi attrezzi dedicati al fitness. Nel tempo, poi, sono emerse altre criticità, tra cui il fatto che i punti di illuminazione del polmone verde siano accesi anche in pieno giorno, segnalazione pervenuta alla redazione anche a distanza di diversi mesi.
Ma anche in questi casi le problematiche non hanno coperto la bellezza del luogo e la voglia di fare sempre meglio: in autunno ci sono stati il Festival-beer, il Dona-park a tema Halloween a cura della Croce Rossa e la Giornata mondiale degli alberi, che ha visto protagonisti i bambini della scuola primaria.
«Questo parco è il risultato di un impegno grande, di un lavoro che ha coinvolto più settori, più anime, più sensibilità. E questo impegno corale è sotto gli occhi di tutti - commenta il vicesindaco - rappresenta anche il frutto del lavoro svolto per migliorare la qualità della vita della città, che ci ha visti uniti per realizzare qualcosa che fosse in grado di accogliere davvero i bambini, di farli immergere nel verde, in un posto sicuro e gioioso. Perché tutti siamo chiamati a difendere l'ambiente e il verde, a sostenere politiche ambientali in grado di coniugare l'amore per la natura alla sicurezza per l'uomo a cominciare dai bambini perché Molfetta, un passo per volta, sta diventando una città a misura di bambino».
L'entusiasmo del nuovo parco della 167 non si è spento nel corso del tempo: recenti sono state le iniziative del "Maggio all'infanzia", tra cui il Circo Paniko (un circo senza animali), l'inaugurazione della panchina europea e l'installazione di una piccola biblioteca urbana. Tre segnali tangibili di impegno sociale: il primo nei confronti dei più piccoli, il secondo nei confronti del mondo e dei volontari che approdano a Molfetta e il terzo nei confronti della cultura.
Il futuro di questo luogo è nelle mani dei cittadini, che lo scorso anno, alla redazione, hanno espresso idee e suggerimenti per rendere il "Baden Powell" un luogo ancora più ricco di vita, eventi e confronti. Sicuramente ci sono tutte le premesse affinchè diventi un polo socio-culturale che possa ospitare iniziative di ogni genere.