Pietro Mennea
Pietro Mennea
Eventi e folklore

Il Panathlon Club Molfetta ricorda il mito di Pietro Mennea

Sottoscritto il Protocollo d'intesa Comune - Panathlon Club Molfetta

Panathlon Club Molfetta - Conferenza Dibattito su Pietro Mennea
Pietro Mennea è stato uno delle figure sportive italiane più forte di tutti i tempi. Il dolore per la morte prematura di un uomo come lui nulla toglie e nulla aggiunge alla grandezza di uno dei pochi campioni capaci di rubare prime pagine al calcio. Anche con imprese o polemiche normali, non necessariamente con il record del mondo in Messico nel 1979 o con l'oro di Mosca 1980. Mennea è stato un grandissimo campione, e primatista del mondo dei 200 metri (19"72) dal 1979 al 1996. "La carriera agonistica non è tutto - disse Pietro Mennea - bisogna farlo capire ai giovani. Finito lo sport, comincia un'altra vita". A quest'uomo nato a Barletta il 28 giugno 1952 e salito sul tetto del mondo a prezzo di durissimi sacrifici è stata dedicata la conferenza-dibattito organizzata dal Panathlon Club Molfetta sul tema "Pietro Mennea: un uomo, un campione, un mito".

Alla conferenza-dibattito hanno partecipato in qualità di relatori il Dott. Angelo Giliberto, Presidente Regionale FIDAL e Vice Presidente Vicario del Comitato Regionale CONI, ed il Dott. Stefano Savella, Direttore rivista web PugliaLibre. Libri a km zero ed autore del libro "Soffri ma sogni. Le disfide di Pietro Mennea da Barletta", l'Assessore allo Sport Serena la Ghezza, il Presidente del Consiglio Nicola Piergiovanni il Consigliere Comunale Saverio Patimo e il Segretario del Distretto Italia P.I. e Governatore 8^ Area Puglia Calabria Basilicata Avv. Oronzo Amato.

Nella serata organizzata dal Panathlon Club Molfetta ci si rende conto che ammirando la figura di Pietro Mennea si ha l'impressione di imbattersi in un personaggio appartenente alla leggenda. Un mito per l'atletica mondiale oltre che azzurra, una personalità forte, forgiatasi nel "sud", per molti terra diffidente e di silenzi, ma un profilo esatto dello sprinter più veloce e più testardo mai avuto in Italia risulta essere operazione complessa. La storia di Pietro Mennea sembra caratterizzata da un comun denominatore: tagliare traguardi e proiettarsi alla successiva sfida, considerare ogni successo, piccolo o grande che sia, un semplice punto di partenza anziché d'approdo e per questo è facile capire come un campione del suo calibro smessi i panni della celebrità, riposta la tuta e gli scarpini, abbia potuto continuare a dare importanti contributi seppur in scenari differenti dalle piste d'atletica. Un mito dello sport ma non solo. Mennea è stato anche tanto altro: grinta, impegno, valori, cultura (quattro lauree). Non ha mai accettato il doping e lo ha combattuto ogni giorno della sua vita. Una persona silenziosa, severa ma educata e gentile.

La Conferenza è stata preceduta dalla sottoscrizione del Protocollo d'intesa tra Comune di Molfetta rappresentato dall'Assessore allo Sport Serena la Ghezza e il Panathlon Club Molfetta rappresentato dal suo presidente Domenico Valente, approvato con Delibera della Giunta Comunale n. 41 del 12 febbraio che, riconoscendo il ruolo sociale, educativo, formativo e culturale dello sport, hanno ritenuto di concordare un piano di azione comune in perfetta sintonia con il Protocollo d'intesa sottoscritto a livello nazionale tra l'ANCI ed il Distretto Italia del Panathlon International. Lo sport rappresenta nella cultura contemporanea una palestra di riflessione sui problemi etici e culturali che la società prospetta ed è diventato oggetto di dibattito sia in prospettiva sociale che educativa. Lo sport rappresenta in modo simbolico la vita stessa, che è impegno, sacrificio, lotta, sofferenza, ma anche gioia, speranza, soddisfazione e felicità. La pratica sportiva educa a superare se stessi, a concentrare l'azione in direzione di un obiettivo da raggiungere, abitua al rispetto delle regole, educa alla responsabilità, motiva a resistere allo sforzo. Lo sport di squadra insegna a perseguire un risultato insieme ad altri, a giocare non per se stessi e per la propria affermazione, ma per un risultato da raggiungere insieme. Un esempio positivo di tutto questo è stato senza dubbio Mennea. Una leggenda però non muore mai davvero restano i suoi primati (il 19''72 ma anche il 10''01 sui 100 metri, ancora imbattuti in Italia), le sue medaglie, resta Pietro Mennea.
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