
Cultura, Eventi e Spettacolo
Il Museo Diocesano di Molfetta compie 10 anni, fra progetti e innovazione
Il direttore spiega: «Vogliamo aumentare i nostri servizi»
Molfetta - mercoledì 19 giugno 2019
Dal 18 giugno del 2009 al 18 giugno 2019. Esattamente dieci anni sono stati compiuti ieri dal Museo Diocesano di Molfetta. Una struttura di qualità e che punta sempre all'innovazione, come affermato nella conferenza stampa di rito in occasione del decennale della nuova inaugurazione: un luogo ricco di storia, cultura e di opere d'arte che raccontano la storia della Chiesa nella nostra città.
In collaborazione con la Diocesi di Molfetta e la Società Cooperativa FeArT, ente gestore dal 2010, promuove un incontro pubblico è andato in scena un momento di confronto sulla funzione e sul valore dell'istituzione, sulle potenzialità e sulla rifunzionalizzazione degli spazi, in un'ottica di una maggiore fruizione da parte dei del pubblico. Il titolo dell'incontro è stato proprio "Il Museo che vorrei", in linea con lo spazio concesso ai presenti per esprimere le proprie idee nonché fornire suggerimenti per rinnovare un servizio in crescente qualità.
L'occasione è offerta, inoltre, dalla presentazione del bando pubblico per i beni ecclesiastici, promosso dalla Regione Puglia, Assessorato all'Industria turistica e culturale, Gestione e Valorizzazione dei beni culturali, che ha quale finalità la diffusione della conoscenza e valorizzazione di beni, istituti e luoghi di cultura nella disponibilità di Enti ecclesiastici. Nello specifico il bando, che si inserisce nella strategia Smart-In Puglia della Regione Puglia, mira ad integrare il restauro dei beni con attività che implementino i servizi di fruizione e valorizzazione e che favoriscano la funzionalità mediante la dotazione di laboratori innovativi a servizio della comunità. In primis è intervenuto il direttore del Museo, don Michele Amorosini, che ha così commentato questi dieci anni di operato: «Sono stati dieci anni intensi che hanno visto la realtà del museo aprirsi tanto al territorio. Neanche noi inizialmente potevamo immaginare tutto il potenziale che questo luogo di cultura poteva esprimere, ottenendo tanta approvazione sia dalla diocesi e dai nostri utenti. Il nostro intento è quello di proseguire su questa linea, con lo spirito di sacrificio che abbiamo avuto fino a questo momento. Abbiamo ricevuto tante donazioni in questi anni e il patrimonio di questo luogo si sta arricchendo sempre di più. Ovviamente noi non vogliamo rendere questo museo come un semplice espositore di cultura ma diventare un riferimento per tante attività, da quelle laboratoriali ad eventi di carattere nazionale o internazionale, come il simposio dell'agricoltura che si è tenuto qui pochi giorni fa».
A seguire, ha preso la parola il presidente della FeArT, Paola de Pinto: «Il bando promosso dalla Regione Puglia può rappresentare una grande occasione per rinnovarci e metterci ancora alla prova. Il bando è destinato ai beni ecclesiastici e ha come finalità la valorizzazione degli istituti di cultura nella disponibilità di eventi ecclesiastici. I vincitori del bando avranno a disposizione ben 20 milioni di euro per poter implementare le proprie attività, di cui 15 destinati ai beni immobili e 5 legati ai beni mobili quali prodotti artistici e manufatti di valore, sempre appartenenti alla Chiesa». Infine ha fornito dei ragguagli in merito al nuovo piano di ampliamento l'architetto Mariangela Ciliberti, membro dell'ufficio tecnico della diocesi: «Abbiamo in programma un ampliamento della nostra struttura per permettere l'accesso ad aule didattiche che un tempo erano utilizzate da una scuola. Ora sono aule relativo abbandono ma il nostro progetto prevede proprio la valorizzazione di questi ambienti, con una nuova zona di servizi per i laboratori e per un'offerta culturale più completa per i nostri fruitori. L'estensione verrà aumentata di 1000 metri quadri lordi, per una struttura che punta sempre di più a rinnovarsi».
In collaborazione con la Diocesi di Molfetta e la Società Cooperativa FeArT, ente gestore dal 2010, promuove un incontro pubblico è andato in scena un momento di confronto sulla funzione e sul valore dell'istituzione, sulle potenzialità e sulla rifunzionalizzazione degli spazi, in un'ottica di una maggiore fruizione da parte dei del pubblico. Il titolo dell'incontro è stato proprio "Il Museo che vorrei", in linea con lo spazio concesso ai presenti per esprimere le proprie idee nonché fornire suggerimenti per rinnovare un servizio in crescente qualità.
L'occasione è offerta, inoltre, dalla presentazione del bando pubblico per i beni ecclesiastici, promosso dalla Regione Puglia, Assessorato all'Industria turistica e culturale, Gestione e Valorizzazione dei beni culturali, che ha quale finalità la diffusione della conoscenza e valorizzazione di beni, istituti e luoghi di cultura nella disponibilità di Enti ecclesiastici. Nello specifico il bando, che si inserisce nella strategia Smart-In Puglia della Regione Puglia, mira ad integrare il restauro dei beni con attività che implementino i servizi di fruizione e valorizzazione e che favoriscano la funzionalità mediante la dotazione di laboratori innovativi a servizio della comunità. In primis è intervenuto il direttore del Museo, don Michele Amorosini, che ha così commentato questi dieci anni di operato: «Sono stati dieci anni intensi che hanno visto la realtà del museo aprirsi tanto al territorio. Neanche noi inizialmente potevamo immaginare tutto il potenziale che questo luogo di cultura poteva esprimere, ottenendo tanta approvazione sia dalla diocesi e dai nostri utenti. Il nostro intento è quello di proseguire su questa linea, con lo spirito di sacrificio che abbiamo avuto fino a questo momento. Abbiamo ricevuto tante donazioni in questi anni e il patrimonio di questo luogo si sta arricchendo sempre di più. Ovviamente noi non vogliamo rendere questo museo come un semplice espositore di cultura ma diventare un riferimento per tante attività, da quelle laboratoriali ad eventi di carattere nazionale o internazionale, come il simposio dell'agricoltura che si è tenuto qui pochi giorni fa».
A seguire, ha preso la parola il presidente della FeArT, Paola de Pinto: «Il bando promosso dalla Regione Puglia può rappresentare una grande occasione per rinnovarci e metterci ancora alla prova. Il bando è destinato ai beni ecclesiastici e ha come finalità la valorizzazione degli istituti di cultura nella disponibilità di eventi ecclesiastici. I vincitori del bando avranno a disposizione ben 20 milioni di euro per poter implementare le proprie attività, di cui 15 destinati ai beni immobili e 5 legati ai beni mobili quali prodotti artistici e manufatti di valore, sempre appartenenti alla Chiesa». Infine ha fornito dei ragguagli in merito al nuovo piano di ampliamento l'architetto Mariangela Ciliberti, membro dell'ufficio tecnico della diocesi: «Abbiamo in programma un ampliamento della nostra struttura per permettere l'accesso ad aule didattiche che un tempo erano utilizzate da una scuola. Ora sono aule relativo abbandono ma il nostro progetto prevede proprio la valorizzazione di questi ambienti, con una nuova zona di servizi per i laboratori e per un'offerta culturale più completa per i nostri fruitori. L'estensione verrà aumentata di 1000 metri quadri lordi, per una struttura che punta sempre di più a rinnovarsi».