Cultura, Eventi e Spettacolo
Il Museo Diocesano di Molfetta accende i riflettori sulla Madonna di Corsignano
Il commento del Vescovo sul progetto "Imago Virginis"
Molfetta - domenica 31 maggio 2020
1.32
Quarta ed ultima tappa per il primo ciclo di approfondimenti iconografici promossi dal Museo diocesano di Molfetta, nell'ambito del progetto Imago Virginis.
È la volta della Madonna di Corsignano e dei luoghi in cui il culto e la devozione della città di Giovinazzo si tramandano.
La sperimentazione della struttura museale, lanciata per far fronte alla necessità di raggiungere un pubblico più ampio di quello che le restrizioni del periodo impongono, ha fatto registrare numeri significativi sui social, incontrando un diffuso apprezzamento ed una palpabile emozione in quanti hanno avuto la possibilità di scrutare in modo nuovo le icone mariane diocesane.
«Il Museo diocesano – afferma soddisfatto mons. Domenico Cornacchia – rappresenta per l'intero territorio un riferimento significativo in ambito culturale. Per noi, inoltre, è uno strumento eccezionale di valorizzazione del patrimonio artistico della Chiesa locale, a servizio del Bello. L'iniziativa Imago Virginis dimostra come si possa andare incontro a migliaia di persone offrendo opportunità di riscoperta delle tradizioni religiose e di meditazione spirituale, in tempi di difficoltà come quelli che stiamo vivendo».
A rendere possibile tutto ciò una squadra di operatori museali, storici e storici dell'arte – coordinati dalla FeArT società cooperativa – nonché di grafici ed operatori audio e video della società DOT Studio, che hanno inteso dare rigore scientifico e appeal mediatico alle diverse tappe del tour, a spasso tra i quattro comuni della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Una via di mezzo tra un documentario ed uno spot promozionale di luoghi che rappresentano secoli di arte e fede.
"Un pellegrinaggio del cuore", come lo ha definito il direttore don Michele Amorosini, che potrebbe trovare una nuova occasione di impegno sul tema delle Feste patronali estive, dedicate proprio alla Vergine e che quest'anno vedranno ridimensionata la dimensione più popolare e partecipata.
Intanto presso la struttura museale sono in corso restauri e manutenzioni straordinarie che preparano la riapertura della struttura a fine estate, quando si spera di poter tornare a godere del piacere di un'opera d'arte o di un concerto con la serenità che queste esperienze richiedono e donano.
È la volta della Madonna di Corsignano e dei luoghi in cui il culto e la devozione della città di Giovinazzo si tramandano.
La sperimentazione della struttura museale, lanciata per far fronte alla necessità di raggiungere un pubblico più ampio di quello che le restrizioni del periodo impongono, ha fatto registrare numeri significativi sui social, incontrando un diffuso apprezzamento ed una palpabile emozione in quanti hanno avuto la possibilità di scrutare in modo nuovo le icone mariane diocesane.
«Il Museo diocesano – afferma soddisfatto mons. Domenico Cornacchia – rappresenta per l'intero territorio un riferimento significativo in ambito culturale. Per noi, inoltre, è uno strumento eccezionale di valorizzazione del patrimonio artistico della Chiesa locale, a servizio del Bello. L'iniziativa Imago Virginis dimostra come si possa andare incontro a migliaia di persone offrendo opportunità di riscoperta delle tradizioni religiose e di meditazione spirituale, in tempi di difficoltà come quelli che stiamo vivendo».
A rendere possibile tutto ciò una squadra di operatori museali, storici e storici dell'arte – coordinati dalla FeArT società cooperativa – nonché di grafici ed operatori audio e video della società DOT Studio, che hanno inteso dare rigore scientifico e appeal mediatico alle diverse tappe del tour, a spasso tra i quattro comuni della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Una via di mezzo tra un documentario ed uno spot promozionale di luoghi che rappresentano secoli di arte e fede.
"Un pellegrinaggio del cuore", come lo ha definito il direttore don Michele Amorosini, che potrebbe trovare una nuova occasione di impegno sul tema delle Feste patronali estive, dedicate proprio alla Vergine e che quest'anno vedranno ridimensionata la dimensione più popolare e partecipata.
Intanto presso la struttura museale sono in corso restauri e manutenzioni straordinarie che preparano la riapertura della struttura a fine estate, quando si spera di poter tornare a godere del piacere di un'opera d'arte o di un concerto con la serenità che queste esperienze richiedono e donano.