Vita di città
Il molfettese Vincenzo de Marino a "L' Eredità"
Le impressioni del giovane concorrente a dicembre sul piccolo schermo
Molfetta - lunedì 24 novembre 2014
7.53
«Molfetta città della pace, non è solo un cartello stradale, ma il messaggio che ho voluto lanciare, quando mi hanno chiesto di parlare della mia città, ultimamente, sempre e solo sui giornali e tv, per la cronaca nera».
Sono queste le prime parole di Vincenzo de Marino, 26 anni, due esami per la laurea in giurisprudenza, cameriere nel tempo libero, ai nostri microfoni dopo il suo rientro dalla capitale per la registrazione della puntata de "L'Eredità", in cui sarà protagonista come concorrente l'8 dicembre prossimo.
«E' iniziato tutto per gioco, da un provino fatto per caso a Bari in una calda giornata d'estate. Da lì a poco, la telefonata della redazione, con cui mi comunicavano l'invito a raggiungere gli studi Rai, per la registrazione del programma».
Quando gli chiediamo come abbia vissuto l'esperienza da concorrente, stringe i denti e scuote il capo: «Guardando il programma da casa, ho sempre giudicato male i concorrenti per alcuni errori, apparentemente inevitabili; ma quando sei lì, tra telecamere, un pubblico di 120 persone, microfoni, e luci abbaglianti, la tensione schizza alle stelle, e a fatica ricordi il tuo nome».
Poi aggiunge: «Fabrizio Frizzi è fantastico, sia dietro le quinte, che durante la registrazione del programma. Avevo concordato con la regia un paio di gag in cui avrei coinvolto sia lui che le professoresse, alle quali si è subito prestato senza troppe esitazioni».
Quando proviamo a chiedergli qualche rivelazione sull'esito della puntata sorride, e aggiunge: «Molfetta si difende bene, siamo sul podio.. ma per il resto vi toccherà aspettare la data della messa in onda».
Non ci resta allora, che aspettare.
Sono queste le prime parole di Vincenzo de Marino, 26 anni, due esami per la laurea in giurisprudenza, cameriere nel tempo libero, ai nostri microfoni dopo il suo rientro dalla capitale per la registrazione della puntata de "L'Eredità", in cui sarà protagonista come concorrente l'8 dicembre prossimo.
«E' iniziato tutto per gioco, da un provino fatto per caso a Bari in una calda giornata d'estate. Da lì a poco, la telefonata della redazione, con cui mi comunicavano l'invito a raggiungere gli studi Rai, per la registrazione del programma».
Quando gli chiediamo come abbia vissuto l'esperienza da concorrente, stringe i denti e scuote il capo: «Guardando il programma da casa, ho sempre giudicato male i concorrenti per alcuni errori, apparentemente inevitabili; ma quando sei lì, tra telecamere, un pubblico di 120 persone, microfoni, e luci abbaglianti, la tensione schizza alle stelle, e a fatica ricordi il tuo nome».
Poi aggiunge: «Fabrizio Frizzi è fantastico, sia dietro le quinte, che durante la registrazione del programma. Avevo concordato con la regia un paio di gag in cui avrei coinvolto sia lui che le professoresse, alle quali si è subito prestato senza troppe esitazioni».
Quando proviamo a chiedergli qualche rivelazione sull'esito della puntata sorride, e aggiunge: «Molfetta si difende bene, siamo sul podio.. ma per il resto vi toccherà aspettare la data della messa in onda».
Non ci resta allora, che aspettare.