Vita di città
Il molfettese Gianni Spadavecchia e il primo giallo scritto in quattro giorni
Il giovane autore si racconta attraverso il suo nuovo progetto
Molfetta - lunedì 4 dicembre 2023
«La mia passione per la scrittura si è evoluta insieme alla necessità di superare gli ostacoli»: inizia così il racconto del molfettese Giovanni Spadavecchia, attualmente residente a Parma, caporedattore per un giornale telematico che si occupa di calcio e agente letterario per una casa editrice.
Dopo varie pubblicazioni nell'ambito della poesia, pochi giorni fa ha pubblicato il suo primo romanzo giallo. Un'opera in stile comico dal titolo "Non so fare il detective – alla ricerca dell'auto rubata".
«È stata un'esperienza divertente, ho scritto tutto di getto in quattro giorni, tra un impegno e l'altro – aggiunge il giovane autore - mi ha permesso di estraniarmi dal mondo e far nascere un nuovo progetto».
La scelta del giallo è stata coraggiosa, perché ha permesso allo scrittore di cimentarsi in un genere nuovo.
«È un genere che, se fatto bene, coinvolge e intrattiene. Ho cominciato a leggere un grande autore americano che tratta questo filone e mi sono chiesto "perché non inventare un personaggio che non è però capace di risolvere le situazioni?" – prosegue - da qui mi è venuta in mente la figura di questo detective».
Un personaggio sicuramente imprevedibile, le cui avventure verranno raccontate in più episodi.
«Ormai la scrittura fa parte di me, mi appartiene., è quel tipo di corda alla quale mi appendo costantemente – conclude Gianni - nel corso degli anni sono sicuramente migliorato, riuscendo a gestire anche le mie emozioni e toccando vari contenuti».
Dopo varie pubblicazioni nell'ambito della poesia, pochi giorni fa ha pubblicato il suo primo romanzo giallo. Un'opera in stile comico dal titolo "Non so fare il detective – alla ricerca dell'auto rubata".
«È stata un'esperienza divertente, ho scritto tutto di getto in quattro giorni, tra un impegno e l'altro – aggiunge il giovane autore - mi ha permesso di estraniarmi dal mondo e far nascere un nuovo progetto».
La scelta del giallo è stata coraggiosa, perché ha permesso allo scrittore di cimentarsi in un genere nuovo.
«È un genere che, se fatto bene, coinvolge e intrattiene. Ho cominciato a leggere un grande autore americano che tratta questo filone e mi sono chiesto "perché non inventare un personaggio che non è però capace di risolvere le situazioni?" – prosegue - da qui mi è venuta in mente la figura di questo detective».
Un personaggio sicuramente imprevedibile, le cui avventure verranno raccontate in più episodi.
«Ormai la scrittura fa parte di me, mi appartiene., è quel tipo di corda alla quale mi appendo costantemente – conclude Gianni - nel corso degli anni sono sicuramente migliorato, riuscendo a gestire anche le mie emozioni e toccando vari contenuti».