Cronaca
«Il mio assistito accusato di un solo episodio di ricettazione»
Nell'operazione della Guardia di Finanza coinvolto anche il molfettese Grosso: la precisazione dell'avvocato Masellis
Molfetta - venerdì 13 dicembre 2019
20.01
Accusato di un solo episodio di ricettazione, ma non colpevole delle altre accuse che vanno dall'associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti alla produzione ed alla detenzione di droga sino alla cessione, alla detenzione ed al porto abusivo di armi clandestine.
Lo ha precisato, attraverso una nota giunta in redazione, l'avvocato Maurizio Masellis, legale del 69enne Raffaele Grosso, arrestato - assieme ad altre 19 persone - perché coinvolto in una complessa indagine svolta dal dicembre 2015 al febbraio 2017 dagli uomini del Gruppo Operativo Antidroga della Guardia di Finanza di Bari nei confronti di un'organizzazione criminale composta da italiani - tra cui personaggi contigui al clan Strisciuglio di Bari - e albanesi.
«Il mio assistito - fa sapere l'avvocato - è accusato di un solo episodio di ricettazione, ma non è ritenuto responsabile dei molteplici reati contestati». Le indagini hanno consentito di ricostruire la fitta rete di trafficanti internazionali di droga pugliesi e albanesi, in grado di movimentare ingenti quantità di narcotico e di porre sotto sequestro 8 gommoni utilizzati per il trasporto dello stupefacente dalle coste albanesi a quelle del litorale a sud di Bari.
Al termine della fase prettamente investigativa, il giudice per le indagini preliminari, accogliendo la richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ha emesso l'ordinanza applicativa di misure cautelari eseguita ieri, che ha attinto anche il molfettese Grosso. Sul cui capo, però, pesa la sola accusa di ricettazione.
Lo ha precisato, attraverso una nota giunta in redazione, l'avvocato Maurizio Masellis, legale del 69enne Raffaele Grosso, arrestato - assieme ad altre 19 persone - perché coinvolto in una complessa indagine svolta dal dicembre 2015 al febbraio 2017 dagli uomini del Gruppo Operativo Antidroga della Guardia di Finanza di Bari nei confronti di un'organizzazione criminale composta da italiani - tra cui personaggi contigui al clan Strisciuglio di Bari - e albanesi.
«Il mio assistito - fa sapere l'avvocato - è accusato di un solo episodio di ricettazione, ma non è ritenuto responsabile dei molteplici reati contestati». Le indagini hanno consentito di ricostruire la fitta rete di trafficanti internazionali di droga pugliesi e albanesi, in grado di movimentare ingenti quantità di narcotico e di porre sotto sequestro 8 gommoni utilizzati per il trasporto dello stupefacente dalle coste albanesi a quelle del litorale a sud di Bari.
Al termine della fase prettamente investigativa, il giudice per le indagini preliminari, accogliendo la richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, ha emesso l'ordinanza applicativa di misure cautelari eseguita ieri, che ha attinto anche il molfettese Grosso. Sul cui capo, però, pesa la sola accusa di ricettazione.