Cultura, Eventi e Spettacolo
Il maestro Riccardo Muti esalta la cultura
Parla del significato del Natale e dei progetti futuri
Molfetta - domenica 3 gennaio 2016
Il direttore d'orchestra Riccardo Muti, nei giorni scorsi, ha rilasciato per il quotidiano "Avvenire" una intervista in cui parla di Natale, cultura e progetti. Nella chiacchierata con il giornalista, ribadisce la sua profonda fede cattolica e l'alto significato del Natale come giorno in cui è nato il Signore. Nello stesso tempo è convinto che il Natale può parlare ad uomini con fedi diverse e addirittura a chi non crede. Quello della grotta di Betlemme è un messaggio universale, di pace, di fratellanza e misericordia.
A Ravenna, città dove risiede, il maestro ha allestito il presepe aiutato da figli e nipoti, continuando le tradizioni familiari, dopo essere rientrato da Monaco, dove ha tenuto due concerti. La nascita di Cristo per Muti rappresenta la rinascita anche dopo momenti difficili. Nell'intervista il maestro racconta di essere nato a Napoli e di essere cresciuto a Molfetta. In casa sua, continua, si faceva il presepe anche con i personaggi popolari e ogni anno si aggiungeva una statuina nuova che veniva acquistata per completare l'allestimento.
.Al giornalista che gli ha chiesto quali musiche consiglierebbe da ascoltare in questo periodo, il maestro Muti ha risposto le grandi pagine della musica sacra, da Schubert a Vivaldi, da Perosi a Cherubini. Non è favorevole a canzonette che accompagnano certe celebrazioni, avendo noi un patrimonio invidiabile, tanti capolavori.
Quest'anno poi il maestro ha diretto l'orchestra Cherubini che si è esibita per la prima volta nella basilica superiore di Assisi. Il direttore ha provato una grande emozione per il luogo magico. Ha inoltre espresso grande apprensione per il terrorismo che minaccia l'umanità intera ed è convinto che una società molto colta è una società meno violenta. Fondamentale il ruolo rivestito dalla musica che unisce culture e religioni essendo le orchestre multietniche. Da questo anno il maestro ha intrapreso una nuova avventura con l'"Italian opera academy", attraverso la quale trasmette i suoi insegnamenti. Per seguire le lezioni di direzione d'orchestra sono pervenute trecento domande e dal prossimo anno le lezioni sono allargate anche ai cantanti.
Il maestro invita i giovani ad attenersi ai libretti, senza raccontare storie parallele. Il bando per le selezioni si trova sul sito riccardomutimusic.com e l'opera sulla quale Muti lavorerà è la Traviata. Il direttore lamenta come oggi si faccia tutto di corsa e si riservi poco tempo alle prove, che sono fondamentali. Per ora non pensa di tornare alla Scala, sta benissimo a Chicago e con l'orchestra Cherubini. Per lui salire sul podio è sempre una gioia, ma anche una grande responsabilità nei confronti della musica e del pubblico.
A Ravenna, città dove risiede, il maestro ha allestito il presepe aiutato da figli e nipoti, continuando le tradizioni familiari, dopo essere rientrato da Monaco, dove ha tenuto due concerti. La nascita di Cristo per Muti rappresenta la rinascita anche dopo momenti difficili. Nell'intervista il maestro racconta di essere nato a Napoli e di essere cresciuto a Molfetta. In casa sua, continua, si faceva il presepe anche con i personaggi popolari e ogni anno si aggiungeva una statuina nuova che veniva acquistata per completare l'allestimento.
.Al giornalista che gli ha chiesto quali musiche consiglierebbe da ascoltare in questo periodo, il maestro Muti ha risposto le grandi pagine della musica sacra, da Schubert a Vivaldi, da Perosi a Cherubini. Non è favorevole a canzonette che accompagnano certe celebrazioni, avendo noi un patrimonio invidiabile, tanti capolavori.
Quest'anno poi il maestro ha diretto l'orchestra Cherubini che si è esibita per la prima volta nella basilica superiore di Assisi. Il direttore ha provato una grande emozione per il luogo magico. Ha inoltre espresso grande apprensione per il terrorismo che minaccia l'umanità intera ed è convinto che una società molto colta è una società meno violenta. Fondamentale il ruolo rivestito dalla musica che unisce culture e religioni essendo le orchestre multietniche. Da questo anno il maestro ha intrapreso una nuova avventura con l'"Italian opera academy", attraverso la quale trasmette i suoi insegnamenti. Per seguire le lezioni di direzione d'orchestra sono pervenute trecento domande e dal prossimo anno le lezioni sono allargate anche ai cantanti.
Il maestro invita i giovani ad attenersi ai libretti, senza raccontare storie parallele. Il bando per le selezioni si trova sul sito riccardomutimusic.com e l'opera sulla quale Muti lavorerà è la Traviata. Il direttore lamenta come oggi si faccia tutto di corsa e si riservi poco tempo alle prove, che sono fondamentali. Per ora non pensa di tornare alla Scala, sta benissimo a Chicago e con l'orchestra Cherubini. Per lui salire sul podio è sempre una gioia, ma anche una grande responsabilità nei confronti della musica e del pubblico.