Cultura, Eventi e Spettacolo
Il maestro molfettese Giuseppe Finzi emoziona e si emoziona
Quando l’arte tocca le corde dell’anima
Molfetta - martedì 20 ottobre 2015
Grande successo per il direttore d'orchestra molfettese Giuseppe Finzi che ha diretto la Korea National Opera a Seul nell'opera "I pescatori di perle". Lo spettacolo, in prima nazionale ha concluso un periodo molto intenso e ricco di soddisfazioni per il maestro di fama internazionale. Sul palco a condividere il trionfo:Jean-louis Grinda, Jean Philippe Corre, Françoise Raybaud, Eric Chevalier, Laurent Castaingt, Nathalie Manfrino, Jesus Leon, Paul Kong e tutto lo staff della Korea National Opera. Il nostro illustre concittadino,a conclusione di questa splendida esperienza, ha voluto condividere, tramite social network con i suoi amici ed estimatori sparsi per il mondo, questo stupendo racconto che emoziona e che ha emozionato lui in primis.
"Lascio Seoul dopo una bellissima esperienza e dopo aver conosciuto tante persone speciali ma c'è una storia che ho voglia di condividere: alla fine della prova generale mi si avvicina un ragazzo giovane, o per lo meno così mi pare, che garbatamente e in ottimo inglese mi racconta di essere un ingegnere cinese che vive a Seoul e lavora per la Samsung; mi spiega di essersi sposato lo scorso anno e di aver voluto passare la luna di miele in Italia. Finora nulla di strano ma il racconto mi incuriosisce e lui mi spiega lui e sua moglie hanno deciso di girare semplicemente alla ricerca di tutto ciò che l'Italia gli suggeriva nell'immaginario. Hanno così deciso che la parola Opera gli sembrava abbastanza rappresentativa e, senza conoscere alcunché, hanno visto ciò che c'era in programmazione optando del tutto casualmente per l'Elisir d'amore al San Carlo che dirigevo io. Morale della favola: da allora sono diventati appassionati d'opera, non perdono un evento che sia uno e il fatto che io dirigessi qui gli è sembrato un ulteriore segno del destino, da celebrare con una generale e due recite. A volte dimentichiamo come ciò che facciamo possa creare emozioni e, in qualche modo, rendere più bella la vita delle persone. E trovare chi ce lo ricordi è sempre un regalo immenso per un artista."
L'arte in tutte le forme, suscita emozioni, crea legami, risveglia passioni e ricordi, arricchisce la vita e consolida i rapporti umani e questo racconto ce lo dimostra.
"Lascio Seoul dopo una bellissima esperienza e dopo aver conosciuto tante persone speciali ma c'è una storia che ho voglia di condividere: alla fine della prova generale mi si avvicina un ragazzo giovane, o per lo meno così mi pare, che garbatamente e in ottimo inglese mi racconta di essere un ingegnere cinese che vive a Seoul e lavora per la Samsung; mi spiega di essersi sposato lo scorso anno e di aver voluto passare la luna di miele in Italia. Finora nulla di strano ma il racconto mi incuriosisce e lui mi spiega lui e sua moglie hanno deciso di girare semplicemente alla ricerca di tutto ciò che l'Italia gli suggeriva nell'immaginario. Hanno così deciso che la parola Opera gli sembrava abbastanza rappresentativa e, senza conoscere alcunché, hanno visto ciò che c'era in programmazione optando del tutto casualmente per l'Elisir d'amore al San Carlo che dirigevo io. Morale della favola: da allora sono diventati appassionati d'opera, non perdono un evento che sia uno e il fatto che io dirigessi qui gli è sembrato un ulteriore segno del destino, da celebrare con una generale e due recite. A volte dimentichiamo come ciò che facciamo possa creare emozioni e, in qualche modo, rendere più bella la vita delle persone. E trovare chi ce lo ricordi è sempre un regalo immenso per un artista."
L'arte in tutte le forme, suscita emozioni, crea legami, risveglia passioni e ricordi, arricchisce la vita e consolida i rapporti umani e questo racconto ce lo dimostra.