Scuola e Lavoro
Il lavoro ai tempi del call center: se n'è parlato al Teatro del Carro
La manifestazione è stata organizzata dal gruppo europarlamentare GUE-NGl
Molfetta - domenica 5 marzo 2017
19.30
Venerdì scorso, la sala de Il Teatro del Carro, ha ospitato l'interessante convegno-dibattito su "Il lavoro ai tempi del call center" organizzato dal gruppo parlamentare europeo GUE/NGL - composto dalla Sinistra Unitaria Europea e dalla Sinistra Verde Nordica, presente per l'occasione dall'europarlamentare europea Eleonora Forenza, di origine barese nonchè candidata alla presidenza del Parlamento Europeo qualche settimana fa.
Una presenza numerosa di addetti ai lavori e di cittadini interessati ha fatto da cornice all'interessante dibattito moderato da Mario Abbattista di Rifondazione Comunista e che ha visto la partecipazione di Fulvio Colucci, come giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno ed autore del libro "La Zattera", la lavoratrice Exprivia Rossella de Palma, Antonia Farallo per la Rsa Slc Gcil Exprivia, Lorena Roscetti e Antonella Maria gobbi del call center Almaviva Contact ed il responsabile nazioanle mezzogiorno PRC Raffaele Tecce.
A concludere l'incontro c'è stato poi l'intervento dell'europarlamentare Forenza di cui si è detto prima ed un sunto dello spettacolo teatrale "Abulivia" a cura della compagnia teatrale Il Carro dei Comici di e con Francesco Tammacco.
Partendo dal tempo del lavoro, si è discusso sulla trasformazione che ques'ultimo ha subito in quella che è una vera e propria nuova frontiera dell'occupazione in Italia, ovvero i call center, e Molfetta, polo importante per tutto il meridione del settore dei servizi e delle telecomunicazioni, è sicuramente a sede adatta per affrontare questo tema.
Un tema inoltre che, al di la della vicinanza geografica e personale che tocca migliaia di molfettesi e non che lavorano presso i call center della nostra zona ASI, è stato al centro della campagna informativa nazionale negli scorsi mesi in seguito alla crisi di uno dei più grandi call center d'Italia, Almaviva che in seguito ad una riorganizzazione aziendale, ovvero ad un vero e proprio piano di licenziamenti, ha lasciato senza un lavoro tante famiglie in tutta Italia e che ha avuto ripercussioni anche a Molfetta, così come i nostri lettori sicuramente ricorderanno.
Ed è proprio da qui, dalla perdita del lavoro, che si è sviluppato l'intervento delle due lavoratrici Almaviva presenti, la Roscetti e la Gobbi su cui poi si è sviluppato il tema delal serata.
Condizioni di lavoro spesso dure, call center invisibili, salari bassi e legati sempre più agli obiettivi raggiunti, instabilità contrattuale: queste le tematiche affrontate nella serata. A questi spunti di riflessione si è poi aggiunto uno importante, ovvero l'accrescersi del fenomeno della delocalizzazione all'estero anche di questi servizi. Molte delle compagnie telefoniche nazionali ad esempio hanno già diverse sedi in Albania o Romania, con conseguente perdita di posti di lavori per i dipendenti italiani, il tutto avvenuto spesso con il silenzio assenso del Governo centrale.
Ne è emersa una discussione interessante e che manifesta ancora una volta come i lavoratori del settore delle telecomunicazioni non vogliono assolutamente passare come "lavoratori di serie B", anzi chiedono a gran voce la tutela ed il rispetto dei diritti lavorativi così come in tutti gli altri settori.
Una presenza numerosa di addetti ai lavori e di cittadini interessati ha fatto da cornice all'interessante dibattito moderato da Mario Abbattista di Rifondazione Comunista e che ha visto la partecipazione di Fulvio Colucci, come giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno ed autore del libro "La Zattera", la lavoratrice Exprivia Rossella de Palma, Antonia Farallo per la Rsa Slc Gcil Exprivia, Lorena Roscetti e Antonella Maria gobbi del call center Almaviva Contact ed il responsabile nazioanle mezzogiorno PRC Raffaele Tecce.
A concludere l'incontro c'è stato poi l'intervento dell'europarlamentare Forenza di cui si è detto prima ed un sunto dello spettacolo teatrale "Abulivia" a cura della compagnia teatrale Il Carro dei Comici di e con Francesco Tammacco.
Partendo dal tempo del lavoro, si è discusso sulla trasformazione che ques'ultimo ha subito in quella che è una vera e propria nuova frontiera dell'occupazione in Italia, ovvero i call center, e Molfetta, polo importante per tutto il meridione del settore dei servizi e delle telecomunicazioni, è sicuramente a sede adatta per affrontare questo tema.
Un tema inoltre che, al di la della vicinanza geografica e personale che tocca migliaia di molfettesi e non che lavorano presso i call center della nostra zona ASI, è stato al centro della campagna informativa nazionale negli scorsi mesi in seguito alla crisi di uno dei più grandi call center d'Italia, Almaviva che in seguito ad una riorganizzazione aziendale, ovvero ad un vero e proprio piano di licenziamenti, ha lasciato senza un lavoro tante famiglie in tutta Italia e che ha avuto ripercussioni anche a Molfetta, così come i nostri lettori sicuramente ricorderanno.
Ed è proprio da qui, dalla perdita del lavoro, che si è sviluppato l'intervento delle due lavoratrici Almaviva presenti, la Roscetti e la Gobbi su cui poi si è sviluppato il tema delal serata.
Condizioni di lavoro spesso dure, call center invisibili, salari bassi e legati sempre più agli obiettivi raggiunti, instabilità contrattuale: queste le tematiche affrontate nella serata. A questi spunti di riflessione si è poi aggiunto uno importante, ovvero l'accrescersi del fenomeno della delocalizzazione all'estero anche di questi servizi. Molte delle compagnie telefoniche nazionali ad esempio hanno già diverse sedi in Albania o Romania, con conseguente perdita di posti di lavori per i dipendenti italiani, il tutto avvenuto spesso con il silenzio assenso del Governo centrale.
Ne è emersa una discussione interessante e che manifesta ancora una volta come i lavoratori del settore delle telecomunicazioni non vogliono assolutamente passare come "lavoratori di serie B", anzi chiedono a gran voce la tutela ed il rispetto dei diritti lavorativi così come in tutti gli altri settori.