Politica
È il giorno di Paola Natalicchio: «I problemi della città mi stanno ancora a cuore»
L'ex sindaco torna a corso Umberto. Porto, ospedale e Asm al centro dell'intervista pubblica
Molfetta - giovedì 13 ottobre 2016
11.59
Torna ufficialmente a Molfetta Paola Natalicchio. Lo farà attorno alle 18.30 su Corso Umberto per una intervista pubblica con Anna Paulicella, giornalista de "La Repubblica".
Un evento che si preannuncia caldo e che di fatto segna l'avvio della campagna elettorale per le prossime elezioni. Perchè non può non far rumore l'ex sindaco che torna a parlare alla città, nel cuore della città, soprattutto nel corso dello stesso evento nel quale verrà presentato "l'appello dei 101", petizione lanciata da società civile e alcuni associazioni, molto vicine alla stessa Natalicchio, per un nuovo movimento che dovrebbe presentarsi come un movimento di rottura con un modo considerato arcaico di far politica.
Perchè se è da escludere a priori una nuova ricandidatura a primo cittadino, è impensabile che la Natalicchio sia e sarà impassibile a tutto quello che avverrà di qui in avanti nella politica molfettese, in primis in quel Partito democratico da lei sempre indicato come il nemico numero uno della sua esperienza amministrativa. Senza dimenticare la sua vicinanza a Sinistra Italiana la cui sezione molfettese proprio oggi ha aperto alla possibilità di unire le forze con quelle realtà che credettero al progetto di far diventare la giornalista sindaco di Molfetta come Linea Dritta di Bepi Maralfa o DeP.
«Proveremo a ripercorrere i tre anni di amministrazione, le cose fatte, le ragioni di un percorso interrotto, una riflessione sulle prospettive in vista anche della prossima primavera», scrive lei su Facebook.
Dunque, si andrà dal tema sempre caldo del porto (domani si torna in aula davanti al Tribunale penale di Trani), all'Asm al centro di cambiamenti radicali nei suoi organi di amministrazione fino alla sanità, al progetto dell'ospedale unico del Nord Barese su cui, solo ieri, la Natalicchio scriveva che «a Molfetta stanno mettendo in ginocchio l'ospedale che c'è in nome del magnifico futuro che sarà. A Michele Emiliano dico ancora una volta la mia, che è sempre la stessa: il Don Tonino Bello non si tocca. Nemmeno un servizio o un posto letto possono essere sacrificati sull'altare delle promesse e delle buone intenzioni».
Tra l'altro la Natalicchio ha incontrato Felice Spaccavento, il dottore molfettese promotore del progetto e tra gli artefici della firma del "Patto di Ruvo" da parte del Governatore della Regione Puglia.
Un evento che si preannuncia caldo e che di fatto segna l'avvio della campagna elettorale per le prossime elezioni. Perchè non può non far rumore l'ex sindaco che torna a parlare alla città, nel cuore della città, soprattutto nel corso dello stesso evento nel quale verrà presentato "l'appello dei 101", petizione lanciata da società civile e alcuni associazioni, molto vicine alla stessa Natalicchio, per un nuovo movimento che dovrebbe presentarsi come un movimento di rottura con un modo considerato arcaico di far politica.
Perchè se è da escludere a priori una nuova ricandidatura a primo cittadino, è impensabile che la Natalicchio sia e sarà impassibile a tutto quello che avverrà di qui in avanti nella politica molfettese, in primis in quel Partito democratico da lei sempre indicato come il nemico numero uno della sua esperienza amministrativa. Senza dimenticare la sua vicinanza a Sinistra Italiana la cui sezione molfettese proprio oggi ha aperto alla possibilità di unire le forze con quelle realtà che credettero al progetto di far diventare la giornalista sindaco di Molfetta come Linea Dritta di Bepi Maralfa o DeP.
«Proveremo a ripercorrere i tre anni di amministrazione, le cose fatte, le ragioni di un percorso interrotto, una riflessione sulle prospettive in vista anche della prossima primavera», scrive lei su Facebook.
Dunque, si andrà dal tema sempre caldo del porto (domani si torna in aula davanti al Tribunale penale di Trani), all'Asm al centro di cambiamenti radicali nei suoi organi di amministrazione fino alla sanità, al progetto dell'ospedale unico del Nord Barese su cui, solo ieri, la Natalicchio scriveva che «a Molfetta stanno mettendo in ginocchio l'ospedale che c'è in nome del magnifico futuro che sarà. A Michele Emiliano dico ancora una volta la mia, che è sempre la stessa: il Don Tonino Bello non si tocca. Nemmeno un servizio o un posto letto possono essere sacrificati sull'altare delle promesse e delle buone intenzioni».
Tra l'altro la Natalicchio ha incontrato Felice Spaccavento, il dottore molfettese promotore del progetto e tra gli artefici della firma del "Patto di Ruvo" da parte del Governatore della Regione Puglia.