Politica
Il futuro della Multiservizi nelle parole del presidente De Nicolo
La modifica dello Statuto per rendere l’azienda più "moderna"
Molfetta - martedì 28 ottobre 2014
7.25
La modifica dello statuto della Multiservizi renderà l'azienda controllata dal comune più "moderna" proiettandola in altri settori competitivi delle utilities come la vendita di energia elettrica e gas, con migliori possibilità di entrate per le casse comunali. È questo lo scenario disegnato dal presidente della Multiservizi, Piero De Nicolo.
Intervista sul futuro della municipalizzata molfettese, de Nicolo ha ricordato che la modifica dello statuto «poteva essere portato in consiglio comunale mesi fa, ma il governo ha annunciato una serie di misure legislative nei confronti delle aziende partecipate, nell'ambito delle iniziative per la spending review; per cui ci siamo fermati. Non ci sembrava il caso di approvare uno statuto che a seguito di nuove normative doveva essere modificato, quindi l'azienda al momento paga questa incertezza normativa». E aggiunge: «tra l'altro a dicembre c'è un'altra importante decisione che il Comune dovrà prendere: se mantenere in proprio il 49% della parte privata della Multiservizi o affidarla ancora a un socio privato. Ma ancora il Comune non sa come deve muoversi perché occorre aspettare quello che prevederà la prossima legislazione in materia di municipalizzate. Siamo in stand by.»
Secondo de Nicolo il rinnovo dello lo statuto è uno snodo cruciale per slegare il destino di questa azienda dai contributi comunali, dal momento che oggi il 95% delle entrate derivano proprio dai lavori commissionati e dai pagamenti effettuati dal Comune. «Non riusciamo a lavorare con i privati». Per il futuro De Nicolo ha grandi idee per rendere l'azienda ancor più produttiva non solo con il partner pubblico ma soprattutto nel mercato privato. «Con il nuovo piano industriale – dice – vorremmo attrezzare l'area antistante la nostra sede a rimessaggio per le piccole imbarcazioni e attrezzare un'altra area per i camper, inserire i parcometri, oltre che entrare nel settore delle utilities, come ho già detto, che porterebbe al Comune introiti interessanti; senza dimenticare i settori di competenza specifica per cui la Multiservizi è nata come la manutenzione gestione del verde pubblico, dei marciapiedi e strade, della segnaletica stradale orizzontale e verticale, degli impianti di pubblica illuminazione. Settori questi ultimi che richiedono per l'intervento sempre l'approvazione da parte dell'ufficio tecnico del Comune».
«La Multiservizi – conclude de Nicolo – da quando è nata ha sempre chiusi bilanci in attivo. E' un'azienda solida che può contare anche su personale di grande umanità. Infatti, qualche settimana fa i nostri dipendenti hanno deciso di dividere i 35 mila euro di un premio produzione stanziata nel 2012 in parti uguali senza distinzione fra lavoratori a part time e a full time. Questi soldi per varie ragioni non erano mai stati dati ai lavoratori, causa principale per una sofferenza finanziaria dovuta al ritardo dei pagamenti. Questo gesto ha dimostrato grande generosità da parte dei lavoratori».
Intervista sul futuro della municipalizzata molfettese, de Nicolo ha ricordato che la modifica dello statuto «poteva essere portato in consiglio comunale mesi fa, ma il governo ha annunciato una serie di misure legislative nei confronti delle aziende partecipate, nell'ambito delle iniziative per la spending review; per cui ci siamo fermati. Non ci sembrava il caso di approvare uno statuto che a seguito di nuove normative doveva essere modificato, quindi l'azienda al momento paga questa incertezza normativa». E aggiunge: «tra l'altro a dicembre c'è un'altra importante decisione che il Comune dovrà prendere: se mantenere in proprio il 49% della parte privata della Multiservizi o affidarla ancora a un socio privato. Ma ancora il Comune non sa come deve muoversi perché occorre aspettare quello che prevederà la prossima legislazione in materia di municipalizzate. Siamo in stand by.»
Secondo de Nicolo il rinnovo dello lo statuto è uno snodo cruciale per slegare il destino di questa azienda dai contributi comunali, dal momento che oggi il 95% delle entrate derivano proprio dai lavori commissionati e dai pagamenti effettuati dal Comune. «Non riusciamo a lavorare con i privati». Per il futuro De Nicolo ha grandi idee per rendere l'azienda ancor più produttiva non solo con il partner pubblico ma soprattutto nel mercato privato. «Con il nuovo piano industriale – dice – vorremmo attrezzare l'area antistante la nostra sede a rimessaggio per le piccole imbarcazioni e attrezzare un'altra area per i camper, inserire i parcometri, oltre che entrare nel settore delle utilities, come ho già detto, che porterebbe al Comune introiti interessanti; senza dimenticare i settori di competenza specifica per cui la Multiservizi è nata come la manutenzione gestione del verde pubblico, dei marciapiedi e strade, della segnaletica stradale orizzontale e verticale, degli impianti di pubblica illuminazione. Settori questi ultimi che richiedono per l'intervento sempre l'approvazione da parte dell'ufficio tecnico del Comune».
«La Multiservizi – conclude de Nicolo – da quando è nata ha sempre chiusi bilanci in attivo. E' un'azienda solida che può contare anche su personale di grande umanità. Infatti, qualche settimana fa i nostri dipendenti hanno deciso di dividere i 35 mila euro di un premio produzione stanziata nel 2012 in parti uguali senza distinzione fra lavoratori a part time e a full time. Questi soldi per varie ragioni non erano mai stati dati ai lavoratori, causa principale per una sofferenza finanziaria dovuta al ritardo dei pagamenti. Questo gesto ha dimostrato grande generosità da parte dei lavoratori».