Cultura, Eventi e Spettacolo
Il dialetto barese una vera lingua
L’Anonima GR rivisita Biancaneve
Molfetta - lunedì 23 marzo 2015
7.06
Una Biancaneve moderna e anticonformista, comicità surreale e travolgente, mimica esilarante. Tutti elementi che hanno decretato il successo dello spettacolo dell'Anonima G.R. portato in scena a Molfetta, sabato scorso, nel "Teatro del Carro" che per l'occasione ha registrato il tutto esaurito, tanto da proporre una replica nella stessa serata.
"Biancaneve e i due nanetti" è una farsa, comica e travolgente, basata sulla celebre fiaba dei fratelli Grimm, magistralmente interpretata da Dante Marmone, Tiziana Schiavarelli e Mimmo Pesole. I tre attori spaziano nella comicità barese e non solo, divertendo con gags, battute nostrane, lazzi da veri commedianti dell' arte. Gli interpreti divertono, ma soprattutto si divertono, peculiarità fondamentale per coinvolgere il pubblico, nonostante calchino il palcoscenico da anni e rappresentino un punto di riferimento del teatro comico pugliese. "Biancaneve" è stato un gioco di ironia sui luoghi comuni tipici delle favole. I tre attori hanno vestito i panni di tutti i personaggi della storia, dando vita a continue trasformazioni. Si gioca anche sul linguaggio che utilizza un sapiente mix fra dialetto barese, italiano "della strada", gergo popolare, dando alla favola un aspetto vissuto, metropolitano. "Biancaneve" non è una ragazza ingenua, ma una donna smaliziata, consapevole della sua posizione scomoda nei confronti della matrigna, che la vorrebbe vedere morta.
Volutamente provocatorio e intrigante, con personaggi grotteschi e surreali, lo spettacolo si sviluppa totalmente in chiave comica. Anche il famoso specchio è animato, e dei sette nani ne sono sopravvissuti solo due, deformati e ridicolizzati. Il mitico principe azzurro, pure lui è messo alla berlina e a Biancaneve, preferisce la matrigna, capovolgendo il finale. Invertite le parti, cadono le certezze su quello che è il bene e e quello che è il male. Tutto dipende da che punto di unto di vista si osserva la realtà. Una favola, quella proposta dall'Anonima Gr, senza lieto fine o meglio, con un lieto fine diverso, perché non sempre le situazioni si concludono come ognuno di noi vorrebbe. Nonostante al fiaba sia stata completamente rielaborata e trasformata, la messa in scena ha riscontrato il favore del pubblico che per tutta la serata ha riso a crepapelle.
"Biancaneve e i due nanetti" costituisce il penultimo appuntamento nel cartellone della rassegna "Il fuoco centrale", che si concluderà il 18 aprile con "La patente" e "L'uomo dal fiore in bocca", due opere di Luigi Pirandello, interpretate dal "Il carro dei comici".
"Biancaneve e i due nanetti" è una farsa, comica e travolgente, basata sulla celebre fiaba dei fratelli Grimm, magistralmente interpretata da Dante Marmone, Tiziana Schiavarelli e Mimmo Pesole. I tre attori spaziano nella comicità barese e non solo, divertendo con gags, battute nostrane, lazzi da veri commedianti dell' arte. Gli interpreti divertono, ma soprattutto si divertono, peculiarità fondamentale per coinvolgere il pubblico, nonostante calchino il palcoscenico da anni e rappresentino un punto di riferimento del teatro comico pugliese. "Biancaneve" è stato un gioco di ironia sui luoghi comuni tipici delle favole. I tre attori hanno vestito i panni di tutti i personaggi della storia, dando vita a continue trasformazioni. Si gioca anche sul linguaggio che utilizza un sapiente mix fra dialetto barese, italiano "della strada", gergo popolare, dando alla favola un aspetto vissuto, metropolitano. "Biancaneve" non è una ragazza ingenua, ma una donna smaliziata, consapevole della sua posizione scomoda nei confronti della matrigna, che la vorrebbe vedere morta.
Volutamente provocatorio e intrigante, con personaggi grotteschi e surreali, lo spettacolo si sviluppa totalmente in chiave comica. Anche il famoso specchio è animato, e dei sette nani ne sono sopravvissuti solo due, deformati e ridicolizzati. Il mitico principe azzurro, pure lui è messo alla berlina e a Biancaneve, preferisce la matrigna, capovolgendo il finale. Invertite le parti, cadono le certezze su quello che è il bene e e quello che è il male. Tutto dipende da che punto di unto di vista si osserva la realtà. Una favola, quella proposta dall'Anonima Gr, senza lieto fine o meglio, con un lieto fine diverso, perché non sempre le situazioni si concludono come ognuno di noi vorrebbe. Nonostante al fiaba sia stata completamente rielaborata e trasformata, la messa in scena ha riscontrato il favore del pubblico che per tutta la serata ha riso a crepapelle.
"Biancaneve e i due nanetti" costituisce il penultimo appuntamento nel cartellone della rassegna "Il fuoco centrale", che si concluderà il 18 aprile con "La patente" e "L'uomo dal fiore in bocca", due opere di Luigi Pirandello, interpretate dal "Il carro dei comici".