«Il Commissario attivi con urgenza un tavolo di coordinamento»
Dura nota del Movimento Linea Diritta; le critiche dell'ex vice sindaco Bepi Maralfa
Molfetta - lunedì 9 gennaio 2017
16.37
«In previsione della nuova e preventivata ondata di neve vanno messe in campo, qui a Molfetta, con massima urgenza, una serie di operatività, a cominciare dal tavolo di coordinamento per la Sicurezza della Città fra Istituzione comunale, Forze dell'ordine e Polizia Locale come organo nel cui seno è istituito il Nucleo di Protezione civile».
Ad affermarlo è il Movimento Indipendente Linea Diritta in una nota. Da quando è scattata l'emergenza neve in città sono molteplici le critiche sulla gestione della situazione; molte quelle sollevate proprio da Bepi Maralfa, ex vice sindaco e attuale segretario del Movimento.
«Va predisposto con solerzia un piano di sistema finalizzato alla prevenzione delle pericolose conseguenze cui la concentrazione di ghiaccio può portare, in città così come nelle periferie. Ad oggi, ci sono quartieri di Molfetta completamente bloccati ed impercorribili, con gravi rischi per l'incolumità e la salute pubblica. Grave è il pericolo per il trasporto per i dializzati, ancor più grave lo stato di isolamento di anziani. Vengano allertati i Servizi Sociali e le Associazioni di Volontariato lavorino coordinate dal signor Commissario», si legge ancora nella nota.
L'attenzione è rivolta non solo alle strade urbane e a quanto sta accadendo in città ma anche a quanto «potrà verificarsi in zona ASI al momento dello scioglimento dei ghiacci che potranno trasformarsi in acque con grave pericolo di allagamento e di danni, come già accaduto nel luglio 2016. Si contattino, questa volta tempestivamente, subito, le aziende locali sia per la fornitura di sale, di mezzi meccanici e uomini, sia per lo spargimento di sale prima e non dopo la eventuale e nuova nevicata, sia per lo spalamento in tempo reale della neve che dovesse addensarsi, sia, infine, per l'azionamento delle idrovore in zona ASI al fine di evitare allagamenti».
«Nell'ultima occasione dei giorni scorsi l'intervento tardivo della Protezione civile dei vigili ha prodotto la paralisi della Città e gravissimi disagi che cadono sotto gli occhi di tutti e che hanno collocato Molfetta in uno degli ultimi posti nella classifica degli interventi, sia per tempistica che per efficienza. Siamo indignati e ce ne vergogniamo. La Protezione Civile è una cosa seria e con la vita dei cittadini non si scherza. Tutto sta bene sino a quando non si verifica la disgrazia. Chiediamo al Commissario di verificare ed accertare le responsabilità dei ritardi e delle inaccettabili approssimazioni negli interventi (pare persino che le auto di servizio della polizia municipale siano rimaste inoperose per due giorni in quanto neppure munite di catene antislittamento di bordo), quanti uomini siano stati messi in campo e perché in numero cosi esiguo, per quale ragione il Centro Operativo Comunale sia stato chiuso in orari tardo pomeridiani e quando ancora era in corso la massima allerta, perché non siano state compiute preventivmente (ma solo dopo la copiosa nevicata) le operazioni di spargimento del sale. Ci poniamo a completa disposizione del Commissario per fornire qualsiasi apporto probatorio e contributo tecnico ma anche concreto ed operativo», conclude il Movimento.
Ad affermarlo è il Movimento Indipendente Linea Diritta in una nota. Da quando è scattata l'emergenza neve in città sono molteplici le critiche sulla gestione della situazione; molte quelle sollevate proprio da Bepi Maralfa, ex vice sindaco e attuale segretario del Movimento.
«Va predisposto con solerzia un piano di sistema finalizzato alla prevenzione delle pericolose conseguenze cui la concentrazione di ghiaccio può portare, in città così come nelle periferie. Ad oggi, ci sono quartieri di Molfetta completamente bloccati ed impercorribili, con gravi rischi per l'incolumità e la salute pubblica. Grave è il pericolo per il trasporto per i dializzati, ancor più grave lo stato di isolamento di anziani. Vengano allertati i Servizi Sociali e le Associazioni di Volontariato lavorino coordinate dal signor Commissario», si legge ancora nella nota.
L'attenzione è rivolta non solo alle strade urbane e a quanto sta accadendo in città ma anche a quanto «potrà verificarsi in zona ASI al momento dello scioglimento dei ghiacci che potranno trasformarsi in acque con grave pericolo di allagamento e di danni, come già accaduto nel luglio 2016. Si contattino, questa volta tempestivamente, subito, le aziende locali sia per la fornitura di sale, di mezzi meccanici e uomini, sia per lo spargimento di sale prima e non dopo la eventuale e nuova nevicata, sia per lo spalamento in tempo reale della neve che dovesse addensarsi, sia, infine, per l'azionamento delle idrovore in zona ASI al fine di evitare allagamenti».
«Nell'ultima occasione dei giorni scorsi l'intervento tardivo della Protezione civile dei vigili ha prodotto la paralisi della Città e gravissimi disagi che cadono sotto gli occhi di tutti e che hanno collocato Molfetta in uno degli ultimi posti nella classifica degli interventi, sia per tempistica che per efficienza. Siamo indignati e ce ne vergogniamo. La Protezione Civile è una cosa seria e con la vita dei cittadini non si scherza. Tutto sta bene sino a quando non si verifica la disgrazia. Chiediamo al Commissario di verificare ed accertare le responsabilità dei ritardi e delle inaccettabili approssimazioni negli interventi (pare persino che le auto di servizio della polizia municipale siano rimaste inoperose per due giorni in quanto neppure munite di catene antislittamento di bordo), quanti uomini siano stati messi in campo e perché in numero cosi esiguo, per quale ragione il Centro Operativo Comunale sia stato chiuso in orari tardo pomeridiani e quando ancora era in corso la massima allerta, perché non siano state compiute preventivmente (ma solo dopo la copiosa nevicata) le operazioni di spargimento del sale. Ci poniamo a completa disposizione del Commissario per fornire qualsiasi apporto probatorio e contributo tecnico ma anche concreto ed operativo», conclude il Movimento.