Cronaca
«Il Comitato per il monitoraggio dei fenomeni delinquenziali, chi l'ha visto?»
«Convocato dopo gli attentati a Matteo d’Ingeo - denuncia il Liberatorio - e poi si sono perse le sue tracce»
Molfetta - sabato 29 settembre 2018
16.06
«Il Comitato comunale per il monitoraggio dei fenomeni delinquenziali, chi l'ha visto?». A chiederselo è il Liberatorio Politico: «Un comitato sfortunato, ignorato, osteggiato e usato strumentalmente all'occorrenza, è stato nuovamente dimenticato», è la denuncia.
«Un organo comunale su cui l'attuale Amministrazione doveva puntare in modo deciso per affrontare tematiche importanti soprattutto in termini di sicurezza e prevenzione sociale, - prosegue la nota inviata ai mass media -. è già agonizzante. Fu convocato e insediato in tempi stretti, il 4 luglio, per avere la coscienza pulita prima dell'assemblea nazionale di Avviso Pubblico, convocata straordinariamente a Molfetta dopo gli attentati intimidatori a Matteo d'Ingeo, e poi si sono perse le sue tracce.
Durante quell'incontro il presidente Nicola Piergiovanni e il sindaco Tommaso Minervini avevano promesso parecchie cose. Una convocazione programmata prima delle ferie d'agosto, mai avvenuta. L'invio dei verbali di quella seduta e di quelle precedenti, mai ricevuti. Programmazione di incontri dai primi di settembre per discutere di sicurezza e infrastrutture, oltre alla presentazione delle relazioni dei dirigenti della Polizia Municipale e Servizi Sociali. E' trascorso anche settembre e non abbiamo mai ricevuto alcun verbale, relazioni, e date di nuovi incontri.
Certo non possiamo aspettarci più di tanto da un'amministrazione che ha già perso, dopo un anno, un'assessora sconosciuta, moglie di un signore "socialmente pericoloso" a cui hanno messo sotto sequestro una azienda, e le dimissioni dell'assessore alla Sicurezza che doveva coltivare e rendere operativo il Comitato comunale per il monitoraggio dei fenomeni delinquenziali.
In attesa che il presidente del consiglio comunale convochi il Comitato - conclude il movimento di Matteo d'Ingeo - attendiamo di conoscere il nome del nuovo assessore alla Sicurezza, Commercio e Polizia Municipale».
«Un organo comunale su cui l'attuale Amministrazione doveva puntare in modo deciso per affrontare tematiche importanti soprattutto in termini di sicurezza e prevenzione sociale, - prosegue la nota inviata ai mass media -. è già agonizzante. Fu convocato e insediato in tempi stretti, il 4 luglio, per avere la coscienza pulita prima dell'assemblea nazionale di Avviso Pubblico, convocata straordinariamente a Molfetta dopo gli attentati intimidatori a Matteo d'Ingeo, e poi si sono perse le sue tracce.
Durante quell'incontro il presidente Nicola Piergiovanni e il sindaco Tommaso Minervini avevano promesso parecchie cose. Una convocazione programmata prima delle ferie d'agosto, mai avvenuta. L'invio dei verbali di quella seduta e di quelle precedenti, mai ricevuti. Programmazione di incontri dai primi di settembre per discutere di sicurezza e infrastrutture, oltre alla presentazione delle relazioni dei dirigenti della Polizia Municipale e Servizi Sociali. E' trascorso anche settembre e non abbiamo mai ricevuto alcun verbale, relazioni, e date di nuovi incontri.
Certo non possiamo aspettarci più di tanto da un'amministrazione che ha già perso, dopo un anno, un'assessora sconosciuta, moglie di un signore "socialmente pericoloso" a cui hanno messo sotto sequestro una azienda, e le dimissioni dell'assessore alla Sicurezza che doveva coltivare e rendere operativo il Comitato comunale per il monitoraggio dei fenomeni delinquenziali.
In attesa che il presidente del consiglio comunale convochi il Comitato - conclude il movimento di Matteo d'Ingeo - attendiamo di conoscere il nome del nuovo assessore alla Sicurezza, Commercio e Polizia Municipale».