Politica
Rinascere: «L'amministrazione di Molfetta ignora i veri problemi e naviga a vista»
La nota dopo l'ultimo Consiglio comunale
Molfetta - giovedì 1 giugno 2023
14.38
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma del centrosinistra di Molfetta:
"Non sempre ciò che vien dopo è progresso", sosteneva Alessandro Manzoni. In tanti anni nella stessa statica posizione, il Sindaco Tommaso Minervini non ha ancora afferrato lo scopo del suo ruolo, né quello di un'amministrazione comunale. Non si tratta di sostituirsi ai ragionieri comunali, che sono eccellenti professionisti. La Politica deve stabilire delle priorità di intervento, per realizzare degli scenari programmati. A Molfetta, al contrario, si naviga a vista, progettino dopo progettino, deroga dopo deroga, festicciola dopo festicciola. Senza una pianificazione, senza una visione.
"Viene da chiedersi se il Sindaco la viva questa città, o se ne parla solo per sentito dire e per le carte che gli danno da guardare." - afferma Felice Spaccavento, Consigliere Comunale di Rinascere. - "Molfetta vive una situazione di assoluta fragilità su molti fronti. Dai gravi rischi idraulici e idrogeologici, che l'attualità ci impone di non sottovalutare, fino alle ferite sociali che diventano brodo di coltura di criminalità e insicurezza. E, ancora, nonostante la meccanica ripetizione da vent'anni del mantra porto e retroporto, non decolla una nostra vocazione economica. Ieri sera abbiamo provato a proporre tre priorità per la città di Molfetta, quelle che Rinascere considera i perni attorno a cui costruire il futuro della nostra comunità: Ambiente, Socialità, Sviluppo."
E, infatti, durante la seduta il consigliere di Rinascere ha tracciato le linee che avrebbero potuto guidare le scelte nel Bilancio preventivo. Lo sanno tutti i cittadini, ad eccezione di chi abita lama Scotella, che basta una bomba d'acqua - ma a volte anche solo una pioggia intensa - perché scorrano fiumi su corso Umberto, si formino laghi al vico e sotto i ponti di via Ruvo, saltino i tombini con veri e propri gaiser di acqua nera. Se c'è una priorità nelle opere pubbliche quella è la riprogettazione di tutta la fogna bianca, che colleghi e mantenga le reti esistenti, con quelle che vanno realizzate e potenziate. Esistono delle misure specifiche del PNRR che avremmo potuto sfruttare. Un piano di contenimento dei rischi idraulici, inoltre, dovrebbe contemplare un serio piano del verde urbano, che al contrario viene gestito come un accessorio da aggiungere ad una città quasi completamente impermeabilizzata da cemento e asfalto.
"Abbiamo lanciato, infine, una proposta suggestiva, quanto concreta, per ridurre l'impatto delle precipitazioni, ma anche per potenziare la caratteristiche termoigrometriche e acustiche delle nostre abitazioni" - conclude Felice Spaccavento - "Parliamo dei tetti verdi, ovvero dell'installazione di veri e propri prati autosufficienti sui tetti delle nostre case, sfruttando agevolazioni e finanziamenti disponibili".
Al centro delle proposte di Rinascere anche la questione sociale. La Socialità a Molfetta assorbe il 28% delle risorse comunali, ma nessuno si prende la briga di misurarne gli effetti. Il rischio è che i bisogni degli ultimi siano percepiti solo come un grande business. Larghe parti di periferia sono completamente abbandonate a se stesse, senza progetti di contrasto alla povertà educativa, senza l'obiettivo di costruire un destino diverso per i minori meno fortunati.
All'inizio della seduta, inoltre, il Consigliere Spaccavento, a nome anche dei Consiglieri Annamaria Gagliardi e Domenico Gagliardi, è intervenuto per fatto grave in merito all'imponente dehors di Palazzo Dogana, chiedendo all'Amministrazione di confermare che il manufatto sia conforme alle normative vigenti, compreso il recente Regolamento dei Dehors. Durante l'intervento ha comunicato che con gli stessi Consiglieri ha già richiesto un accesso agli atti.
"Non sempre ciò che vien dopo è progresso", sosteneva Alessandro Manzoni. In tanti anni nella stessa statica posizione, il Sindaco Tommaso Minervini non ha ancora afferrato lo scopo del suo ruolo, né quello di un'amministrazione comunale. Non si tratta di sostituirsi ai ragionieri comunali, che sono eccellenti professionisti. La Politica deve stabilire delle priorità di intervento, per realizzare degli scenari programmati. A Molfetta, al contrario, si naviga a vista, progettino dopo progettino, deroga dopo deroga, festicciola dopo festicciola. Senza una pianificazione, senza una visione.
"Viene da chiedersi se il Sindaco la viva questa città, o se ne parla solo per sentito dire e per le carte che gli danno da guardare." - afferma Felice Spaccavento, Consigliere Comunale di Rinascere. - "Molfetta vive una situazione di assoluta fragilità su molti fronti. Dai gravi rischi idraulici e idrogeologici, che l'attualità ci impone di non sottovalutare, fino alle ferite sociali che diventano brodo di coltura di criminalità e insicurezza. E, ancora, nonostante la meccanica ripetizione da vent'anni del mantra porto e retroporto, non decolla una nostra vocazione economica. Ieri sera abbiamo provato a proporre tre priorità per la città di Molfetta, quelle che Rinascere considera i perni attorno a cui costruire il futuro della nostra comunità: Ambiente, Socialità, Sviluppo."
E, infatti, durante la seduta il consigliere di Rinascere ha tracciato le linee che avrebbero potuto guidare le scelte nel Bilancio preventivo. Lo sanno tutti i cittadini, ad eccezione di chi abita lama Scotella, che basta una bomba d'acqua - ma a volte anche solo una pioggia intensa - perché scorrano fiumi su corso Umberto, si formino laghi al vico e sotto i ponti di via Ruvo, saltino i tombini con veri e propri gaiser di acqua nera. Se c'è una priorità nelle opere pubbliche quella è la riprogettazione di tutta la fogna bianca, che colleghi e mantenga le reti esistenti, con quelle che vanno realizzate e potenziate. Esistono delle misure specifiche del PNRR che avremmo potuto sfruttare. Un piano di contenimento dei rischi idraulici, inoltre, dovrebbe contemplare un serio piano del verde urbano, che al contrario viene gestito come un accessorio da aggiungere ad una città quasi completamente impermeabilizzata da cemento e asfalto.
"Abbiamo lanciato, infine, una proposta suggestiva, quanto concreta, per ridurre l'impatto delle precipitazioni, ma anche per potenziare la caratteristiche termoigrometriche e acustiche delle nostre abitazioni" - conclude Felice Spaccavento - "Parliamo dei tetti verdi, ovvero dell'installazione di veri e propri prati autosufficienti sui tetti delle nostre case, sfruttando agevolazioni e finanziamenti disponibili".
Al centro delle proposte di Rinascere anche la questione sociale. La Socialità a Molfetta assorbe il 28% delle risorse comunali, ma nessuno si prende la briga di misurarne gli effetti. Il rischio è che i bisogni degli ultimi siano percepiti solo come un grande business. Larghe parti di periferia sono completamente abbandonate a se stesse, senza progetti di contrasto alla povertà educativa, senza l'obiettivo di costruire un destino diverso per i minori meno fortunati.
All'inizio della seduta, inoltre, il Consigliere Spaccavento, a nome anche dei Consiglieri Annamaria Gagliardi e Domenico Gagliardi, è intervenuto per fatto grave in merito all'imponente dehors di Palazzo Dogana, chiedendo all'Amministrazione di confermare che il manufatto sia conforme alle normative vigenti, compreso il recente Regolamento dei Dehors. Durante l'intervento ha comunicato che con gli stessi Consiglieri ha già richiesto un accesso agli atti.