Il Centro tartarughe migra a Bisceglie e Giovinazzo
il responsabile Salvemini: la struttura di Molfetta è ormai insufficiente
Molfetta - mercoledì 16 settembre 2015
8.01
Il centro tartarughe si prepara a lasciare Molfetta dopo undici anni di attività. Si trova a Molfetta dal 2004, in locali messi a disposizione dalla scuola elementare Cozzoli, fortemente voluto dall'allora dirigente scolastico, Luigi Palombella, e dall'allora sindaco Tommaso Minervini.
Con ogni probabilità si trasferirà, ampliandosi, a Giovinazzo, in locali che si trovano nel centro storico, fronte mare, a due passi dalla Vedetta, nell'ambito di un progetto più ampio che coinvolge anche il Wwf regionale, e a Bisceglie, sempre sul mare, vicino alla Lega Navale.
«In undici anni di attività – spiega Pasquale Salvemini, responsabile del cento - abbiamo salvato migliaia di tartarughe, e avviato collaborazioni con il mondo scientifico, La Sapienza di Roma, l'Università di Camerino, l'Università di Bari. Abbiamo portato a Molfetta le telecamere delle tv nazionali, abbiamo educato al rispetto delle tartarughe migliaia di bambini. Mi dispiace – conclude Salvemini - per Molfetta che rimarrà a bocca asciutta ma ormai la struttura in cui ci troviamo, locali nella scuola elementari Cozzoli, sono ormai insufficienti, l'anno scorso abbiamo tenuto in degenza cento tartarughe, quest'anno molte di più, e, nonostante i tentativi posti in essere per coinvolgere l'amministrazione comunale non ci soano stati riscontri».
Con ogni probabilità si trasferirà, ampliandosi, a Giovinazzo, in locali che si trovano nel centro storico, fronte mare, a due passi dalla Vedetta, nell'ambito di un progetto più ampio che coinvolge anche il Wwf regionale, e a Bisceglie, sempre sul mare, vicino alla Lega Navale.
«In undici anni di attività – spiega Pasquale Salvemini, responsabile del cento - abbiamo salvato migliaia di tartarughe, e avviato collaborazioni con il mondo scientifico, La Sapienza di Roma, l'Università di Camerino, l'Università di Bari. Abbiamo portato a Molfetta le telecamere delle tv nazionali, abbiamo educato al rispetto delle tartarughe migliaia di bambini. Mi dispiace – conclude Salvemini - per Molfetta che rimarrà a bocca asciutta ma ormai la struttura in cui ci troviamo, locali nella scuola elementari Cozzoli, sono ormai insufficienti, l'anno scorso abbiamo tenuto in degenza cento tartarughe, quest'anno molte di più, e, nonostante i tentativi posti in essere per coinvolgere l'amministrazione comunale non ci soano stati riscontri».