Politica
Il caldo agosto che attende la politica di Molfetta
La campagna elettorale nel vivo. Sullo sfondo (ma mica tanto) le sorti dell'amministrazione comunale
Molfetta - domenica 19 luglio 2020
10.04
Domenica di luglio, altro weekend di questo strano mese che di fatto ha visto porre le basi per un agosto infuocato. E non si fa mica riferimento alle temperature.
Perchè, tra le tante rivoluzioni causate dal Coranavirus, c'è anche quella delle elezioni subito dopo l'estate. Che, tradotto, vuol dire: campagna elettorale sotto l'ombrellone. Di fatto evento unico.
La scena sarà delle elezioni regionali.
Due nomi su tutti: Saverio Tammacco ed Annalisa Altomare. I big della politica molfettese che tornano a mettere la faccia e a farsi spazio per un posto nel Consiglio della Regione Puglia.
Il primo con Raffaele Fitto: manca l'ufficialità ma è tutto scontato. Non scontato, invece, il posto nella coalizione: Tammacco andrà nella lista civica del candidato presidente o in qualche partito? Magari Fratelli d'Italia visto che, se dovesse sciogliere le ultime riserve, Antonio Azzollini potrebbe tornare in pompa magna candidato in Forza Italia?
La seconda, invece, con Michele Emiliano. Chiarissima l'ex sindaco di Molfetta fin dal primo momento: non solo nella campagna promozionale, dove c'è il simbolo del movimento "Senso Civico – Un nuovo Ulivo per la Puglia" ad appoggio dell'uscente presidente, ma anche nelle esternazioni pubbliche. A inizio anno già ufficializzava il proprio appoggio ad Emiliano in una conferenza stampa.
Poi ci sono i neofiti.
C'è Felice Spaccavento, anche lui a sostegno di Michele Emiliano e fortemente caldeggiato da quella sinistra molfettese storicamente vicina a Guglielmo Minervini (che nel 2015 fu eletto nel Consiglio Regionale) e Dario La Forgia, il primo molfettese candidato nella storia del Movimento 5 Stelle.
Ma la partita non si esaurirà qui. Sullo sfondo, ma solo metaforicamente, c'è l'equilibrio della amministrazione del Comune di Molfetta.
Il Partito Democratico nelle scorse ore, attraverso un comunicato, ha chiaramente fatto capire di non sostenere Saverio Tammacco che è il coordinatore di Noi, il gruppo che con il PD, costituisce la maggioranza nel Consiglio Comunale a sostegno di Tommaso Minervini.
Così facendo, si aprirebbe una spaccatura nella quale l'ago della bilancio potrebbe essere ancora una volta il sindaco, capace finora di tenere unite anime così diverse. Nel frattempo, però, iniziano già a circolare le richieste di dimissioni del sindaco. La prima a chiederle Paola Natalicchio.
Lo scenario resta incerto anche se la fine del Tommaso Minervini bis ad oggi sembra parecchio impossibile. Possibile potrebbe, invece, essere un rimpasto in Giunta (su cui si rincorrono voci da tempo) e magari il passaggio di alcuni consiglieri comunali dell'opposizione nella maggioranza con il Partito Democratico pronto a defilarsi.
Perchè, tra le tante rivoluzioni causate dal Coranavirus, c'è anche quella delle elezioni subito dopo l'estate. Che, tradotto, vuol dire: campagna elettorale sotto l'ombrellone. Di fatto evento unico.
La scena sarà delle elezioni regionali.
Due nomi su tutti: Saverio Tammacco ed Annalisa Altomare. I big della politica molfettese che tornano a mettere la faccia e a farsi spazio per un posto nel Consiglio della Regione Puglia.
Il primo con Raffaele Fitto: manca l'ufficialità ma è tutto scontato. Non scontato, invece, il posto nella coalizione: Tammacco andrà nella lista civica del candidato presidente o in qualche partito? Magari Fratelli d'Italia visto che, se dovesse sciogliere le ultime riserve, Antonio Azzollini potrebbe tornare in pompa magna candidato in Forza Italia?
La seconda, invece, con Michele Emiliano. Chiarissima l'ex sindaco di Molfetta fin dal primo momento: non solo nella campagna promozionale, dove c'è il simbolo del movimento "Senso Civico – Un nuovo Ulivo per la Puglia" ad appoggio dell'uscente presidente, ma anche nelle esternazioni pubbliche. A inizio anno già ufficializzava il proprio appoggio ad Emiliano in una conferenza stampa.
Poi ci sono i neofiti.
C'è Felice Spaccavento, anche lui a sostegno di Michele Emiliano e fortemente caldeggiato da quella sinistra molfettese storicamente vicina a Guglielmo Minervini (che nel 2015 fu eletto nel Consiglio Regionale) e Dario La Forgia, il primo molfettese candidato nella storia del Movimento 5 Stelle.
Ma la partita non si esaurirà qui. Sullo sfondo, ma solo metaforicamente, c'è l'equilibrio della amministrazione del Comune di Molfetta.
Il Partito Democratico nelle scorse ore, attraverso un comunicato, ha chiaramente fatto capire di non sostenere Saverio Tammacco che è il coordinatore di Noi, il gruppo che con il PD, costituisce la maggioranza nel Consiglio Comunale a sostegno di Tommaso Minervini.
Così facendo, si aprirebbe una spaccatura nella quale l'ago della bilancio potrebbe essere ancora una volta il sindaco, capace finora di tenere unite anime così diverse. Nel frattempo, però, iniziano già a circolare le richieste di dimissioni del sindaco. La prima a chiederle Paola Natalicchio.
Lo scenario resta incerto anche se la fine del Tommaso Minervini bis ad oggi sembra parecchio impossibile. Possibile potrebbe, invece, essere un rimpasto in Giunta (su cui si rincorrono voci da tempo) e magari il passaggio di alcuni consiglieri comunali dell'opposizione nella maggioranza con il Partito Democratico pronto a defilarsi.