Vita di città
Il bilancio della festa patronale 2023 a Molfetta: parola al Comitato
Un'analisi tra punti di forza, aspetti da migliorare e propositi per il futuro
Molfetta - venerdì 22 settembre 2023
Si è conclusa da pochi giorni la festa patronale di Molfetta e la redazione, dopo aver chiesto un parere direttamente ai lettori in un sondaggio su Instagram, ha pensato di fare un bilancio dei pro e dei contro assieme al Comitato Feste Patronali, che ne ha curato l'organizzazione.
Così abbiamo rivolto alcune domande a Francesco Sancilio, vicepresidente del Comitato Feste Patronali.
Qual è il bilancio complessivo di questa festa patronale?
«Siamo soddisfatti della festa patronale di quest'anno a Molfetta, sentiamo di aver apportato delle novità rispetto al passato grazie a una macchina organizzativa cominciata mesi fa. Abbiamo riscontrato consenso sia di persona sia sui social, ancora oggi ci sono persone che c'incontrano casualmente e si complimentano per il programma che abbiamo proposto. La festa patronale di Molfetta ha raggiunto standard importanti che hanno comportato anche investimenti importanti».
Quali sono stati i punti di forza?
«Il valore aggiunto sono state le luminarie, per cui ci siamo affidati a un'azienda leader del settore già da gennaio. Anche la presenza del concerto di Fausto Leali con la Jazz Studio Orchestra è stata altrettanto apprezzata. Nonostante alcune critiche che ci sono state fatte sui social riguardo alla gestione dei ticket, riteniamo di aver operato con coscienza perché abbiamo messo a disposizione della cittadinanza, nel secondo settore, un buon numero di ticket che sono terminati nell'arco di due giorni. Abbiamo riservato nelle prime file soltanto dei posti a coloro che ci hanno supportato come partner durante l'intera organizzazione della festa. Siamo riusciti a portare uno spettacolo musicale gratuito di spessore proprio davanti al nostro Duomo, uno dei posti più belli della città. Abbiamo puntato anche sui fuochi pirotecnici di domenica 17 settembre, contattando ditte importanti. Anche in questo caso ci sono pervenuti pareri soddisfatti». Quali, invece, le critiche?
«La critica che abbiamo ricevuto riguardava l'assenza di bancarelle, ci è stato detto che la città da questo punto di vista sembrasse spoglia. Questo aspetto, però, non è di competenza del Comitato Feste Patronali in quanto è gestito dal Comune di Molfetta e dall'Ufficio di Commercio tramite dei bandi che vengono pubblicati durante i mesi che precedono la festa. Se dovesse esserci una seconda edizione che ci vede organizzatori della festa patronale, come Comitato possiamo sicuramente farci portavoce di questa istanza e chiedere che venga istituito qualche posteggio in più. Fermi restando, naturalmente, i parametri di sicurezza da rispettare».
Su cosa ritenete si possa ancora migliorare?
«È forse prematuro parlare di miglioramenti, in quanto la nomina del Comitato Feste Patronali ha validità annuale ed è il vescovo a decidere a chi spetta l'incarico. Aspettiamo il 31 dicembre, data di scadenza del nostro mandato. Se dovessero riconfermare la nostra presenza sicuramente penseremo a cosa migliorare».
Come ha risposto la comunità cittadina al programma di questa festa patronale?
«La comunità cittadina, nel complesso, ha apprezzato il nostro programma, che ha cercato di abbracciare un po' gli interessi di tutti. Una serie di riscontri positivi sono arrivati anche per il corteo storico Reginae Martyrum del 27 agosto, partito dalla zona di Levante, che non viene generalmente coinvolta nelle manifestazioni folkloristiche. Abbiamo reso felici gli ospiti dell'istituto "Don Grittani" e abbiamo ricevuto dei ringraziamenti da parte dei residenti del quartiere».
Quali sono i propositi per il futuro?
«Più che parlare di propositi, vorremmo lanciare un appello. Sono tante le componenti coinvolte nell'organizzazione della festa: in primis ci sono la marineria, per tradizione, e l'amministrazione comunale. Dopo i bei risultati raggiunti quest'anno sarebbe un peccato non sognare in grande anche per il futuro. Dati gli aumenti dei costi in tutti i settori, anche i costi dei fuochi pirotecnici e delle luminarie sono maggiori rispetto al passato. Sarebbe bello se tutte le forze coinvolte si unissero al Comitato e s'impegnassero per fare altri passi in avanti».
A chiusura dell'intervista vi proponiamo una galleria realizzata con gli scatti di Ruggiero de Virgilio per rivivere alcuni dei momenti salienti della festa patronale 2023.
Così abbiamo rivolto alcune domande a Francesco Sancilio, vicepresidente del Comitato Feste Patronali.
Qual è il bilancio complessivo di questa festa patronale?
«Siamo soddisfatti della festa patronale di quest'anno a Molfetta, sentiamo di aver apportato delle novità rispetto al passato grazie a una macchina organizzativa cominciata mesi fa. Abbiamo riscontrato consenso sia di persona sia sui social, ancora oggi ci sono persone che c'incontrano casualmente e si complimentano per il programma che abbiamo proposto. La festa patronale di Molfetta ha raggiunto standard importanti che hanno comportato anche investimenti importanti».
Quali sono stati i punti di forza?
«Il valore aggiunto sono state le luminarie, per cui ci siamo affidati a un'azienda leader del settore già da gennaio. Anche la presenza del concerto di Fausto Leali con la Jazz Studio Orchestra è stata altrettanto apprezzata. Nonostante alcune critiche che ci sono state fatte sui social riguardo alla gestione dei ticket, riteniamo di aver operato con coscienza perché abbiamo messo a disposizione della cittadinanza, nel secondo settore, un buon numero di ticket che sono terminati nell'arco di due giorni. Abbiamo riservato nelle prime file soltanto dei posti a coloro che ci hanno supportato come partner durante l'intera organizzazione della festa. Siamo riusciti a portare uno spettacolo musicale gratuito di spessore proprio davanti al nostro Duomo, uno dei posti più belli della città. Abbiamo puntato anche sui fuochi pirotecnici di domenica 17 settembre, contattando ditte importanti. Anche in questo caso ci sono pervenuti pareri soddisfatti». Quali, invece, le critiche?
«La critica che abbiamo ricevuto riguardava l'assenza di bancarelle, ci è stato detto che la città da questo punto di vista sembrasse spoglia. Questo aspetto, però, non è di competenza del Comitato Feste Patronali in quanto è gestito dal Comune di Molfetta e dall'Ufficio di Commercio tramite dei bandi che vengono pubblicati durante i mesi che precedono la festa. Se dovesse esserci una seconda edizione che ci vede organizzatori della festa patronale, come Comitato possiamo sicuramente farci portavoce di questa istanza e chiedere che venga istituito qualche posteggio in più. Fermi restando, naturalmente, i parametri di sicurezza da rispettare».
Su cosa ritenete si possa ancora migliorare?
«È forse prematuro parlare di miglioramenti, in quanto la nomina del Comitato Feste Patronali ha validità annuale ed è il vescovo a decidere a chi spetta l'incarico. Aspettiamo il 31 dicembre, data di scadenza del nostro mandato. Se dovessero riconfermare la nostra presenza sicuramente penseremo a cosa migliorare».
Come ha risposto la comunità cittadina al programma di questa festa patronale?
«La comunità cittadina, nel complesso, ha apprezzato il nostro programma, che ha cercato di abbracciare un po' gli interessi di tutti. Una serie di riscontri positivi sono arrivati anche per il corteo storico Reginae Martyrum del 27 agosto, partito dalla zona di Levante, che non viene generalmente coinvolta nelle manifestazioni folkloristiche. Abbiamo reso felici gli ospiti dell'istituto "Don Grittani" e abbiamo ricevuto dei ringraziamenti da parte dei residenti del quartiere».
Quali sono i propositi per il futuro?
«Più che parlare di propositi, vorremmo lanciare un appello. Sono tante le componenti coinvolte nell'organizzazione della festa: in primis ci sono la marineria, per tradizione, e l'amministrazione comunale. Dopo i bei risultati raggiunti quest'anno sarebbe un peccato non sognare in grande anche per il futuro. Dati gli aumenti dei costi in tutti i settori, anche i costi dei fuochi pirotecnici e delle luminarie sono maggiori rispetto al passato. Sarebbe bello se tutte le forze coinvolte si unissero al Comitato e s'impegnassero per fare altri passi in avanti».
A chiusura dell'intervista vi proponiamo una galleria realizzata con gli scatti di Ruggiero de Virgilio per rivivere alcuni dei momenti salienti della festa patronale 2023.