Il 2025 è iniziato. Cosa chiedono i molfettesi?
Dal rinnovamento del lungomare alla cura degli spazi verdi: le proposte
Molfetta - mercoledì 1 gennaio 2025
Con il 2025 ormai iniziato, la città si prepara ad affrontare il futuro: per avere un'idea di massima su ciò che i molfettesi si aspettano dai prossimi mesi, abbiamo raccolto una serie di idee e suggestioni da cittadini di diverse fasce d'età.
Il lungomare di Molfetta resta uno dei nodi più amari: questo luogo, nel passato, è stato un importante punto di ritrovo per giovani e non solo. Tuttavia, negli ultimi anni ha mostrato segni di invecchiamento e la necessità di interventi per una sua nuova vita che, al momento, appare lontano. «Nonostante le numerose richieste da parte della comunità, non sono stati effettuati lavori significativi, lasciando l'area in uno stato che non risponde per niente alle esigenze della città, soprattutto nel confronto con gli altri comuni costieri della zona - afferma Giuseppe - e per questo penso che questo luogo andrebbe valorizzato come merita, rispondendo alle richieste di una comunità che da troppo tempo aspetta un cambiamento».
«Il lungomare potrebbe essere il cuore pulsante di Molfetta e migliorarne la fruibilità significherebbe migliorare la qualità della vita per tutti i cittadini - afferma Giulia - e noi abbiamo sempre sperato che questo luogo venisse rivalutato. L'assenza di interventi concreti ci ha fatto sentire un po' trascurati, ma ora finalmente sembra che ci sia un progetto per il futuro. Al momento resta spoglio ma chissà che nei prossimi mesi qualcosa possa iniziare a cambiare».
Un altro grande tema per Molfetta nel 2025 è la crescita degli eventi culturali. La città ha una tradizione ricca di feste, manifestazioni e celebrazioni che coinvolgono tutta la comunità. Tuttavia, molti ritengono che ci sia ancora molto da fare per ampliare il calendario degli eventi e per offrire occasioni di incontro che sappiano attrarre non solo i molfettesi, ma anche turisti: «Abbiamo bisogno di eventi che rendano la città viva durante tutto l'anno, non solo in estate. Dobbiamo puntare su cultura, musica e gastronomia per attrarre gente e valorizzare i nostri tesori storici e naturali. In parte questo processo è in atto, ma si può fare meglio» commenta Alessandro, un giovane imprenditore locale.
Inoltre, resta la crescente sensibilizzazione riguardo alla cura degli spazi verdi. «Con l'aumento della popolazione e delle attività turistiche, è diventato fondamentale preservare e arricchire le aree verdi della città. Un maggiore investimento nella cura dei parchi e nella creazione di nuove aree verdi farebbe una grande differenza. Le persone hanno bisogno di spazi per rilassarsi, per fare attività fisica o semplicemente per godersi un po' di tranquillità. In questo senso la responsabilità è reciproca, perché non dipende solo dalle istituzioni ma anche da come i cittadini vivono questi spazi. Penso alle foto viste nei mesi scorsi al dog park o al parco "Baden Powell" e spero che ciò non si ripeta» osserva Laura, un'educatrice.
Infine, alcune richieste hanno toccato il tema delle periferie: «Sarebbe bello vedere qualche iniziativa anche fuori dalle zone centrali o nel centro storico - commenta Andrea - perché soltanto gli eventi organizzati dalle parrocchie o da privati hanno luogo con regolarità nei quartieri più periferici. Ci farebbe piacere pensare di essere tutti alla pari nella possibilità di vivere da vicino eventi di coinvolgimento collettivo».
Il lungomare di Molfetta resta uno dei nodi più amari: questo luogo, nel passato, è stato un importante punto di ritrovo per giovani e non solo. Tuttavia, negli ultimi anni ha mostrato segni di invecchiamento e la necessità di interventi per una sua nuova vita che, al momento, appare lontano. «Nonostante le numerose richieste da parte della comunità, non sono stati effettuati lavori significativi, lasciando l'area in uno stato che non risponde per niente alle esigenze della città, soprattutto nel confronto con gli altri comuni costieri della zona - afferma Giuseppe - e per questo penso che questo luogo andrebbe valorizzato come merita, rispondendo alle richieste di una comunità che da troppo tempo aspetta un cambiamento».
«Il lungomare potrebbe essere il cuore pulsante di Molfetta e migliorarne la fruibilità significherebbe migliorare la qualità della vita per tutti i cittadini - afferma Giulia - e noi abbiamo sempre sperato che questo luogo venisse rivalutato. L'assenza di interventi concreti ci ha fatto sentire un po' trascurati, ma ora finalmente sembra che ci sia un progetto per il futuro. Al momento resta spoglio ma chissà che nei prossimi mesi qualcosa possa iniziare a cambiare».
Un altro grande tema per Molfetta nel 2025 è la crescita degli eventi culturali. La città ha una tradizione ricca di feste, manifestazioni e celebrazioni che coinvolgono tutta la comunità. Tuttavia, molti ritengono che ci sia ancora molto da fare per ampliare il calendario degli eventi e per offrire occasioni di incontro che sappiano attrarre non solo i molfettesi, ma anche turisti: «Abbiamo bisogno di eventi che rendano la città viva durante tutto l'anno, non solo in estate. Dobbiamo puntare su cultura, musica e gastronomia per attrarre gente e valorizzare i nostri tesori storici e naturali. In parte questo processo è in atto, ma si può fare meglio» commenta Alessandro, un giovane imprenditore locale.
Inoltre, resta la crescente sensibilizzazione riguardo alla cura degli spazi verdi. «Con l'aumento della popolazione e delle attività turistiche, è diventato fondamentale preservare e arricchire le aree verdi della città. Un maggiore investimento nella cura dei parchi e nella creazione di nuove aree verdi farebbe una grande differenza. Le persone hanno bisogno di spazi per rilassarsi, per fare attività fisica o semplicemente per godersi un po' di tranquillità. In questo senso la responsabilità è reciproca, perché non dipende solo dalle istituzioni ma anche da come i cittadini vivono questi spazi. Penso alle foto viste nei mesi scorsi al dog park o al parco "Baden Powell" e spero che ciò non si ripeta» osserva Laura, un'educatrice.
Infine, alcune richieste hanno toccato il tema delle periferie: «Sarebbe bello vedere qualche iniziativa anche fuori dalle zone centrali o nel centro storico - commenta Andrea - perché soltanto gli eventi organizzati dalle parrocchie o da privati hanno luogo con regolarità nei quartieri più periferici. Ci farebbe piacere pensare di essere tutti alla pari nella possibilità di vivere da vicino eventi di coinvolgimento collettivo».