Si chiude un 2022 fatto anche di solidarietà a Molfetta con gli aiuti per l'Ucraina
Nel marzo scorso la missione a Leopoli voluta da don Gino Samarelli
Molfetta - sabato 31 dicembre 2022
10.52
Una delle immagini più iconiche a Molfetta per questo 2022 ai titoli di coda: i pacchi in partenza per l'Ucraina nella sagrestia del Duomo prima di essere caricati sul pullman che a inizio marzo è partito da Banchina Seminario alla volta del fronte di guerra.
Nel giro di poche ore aveva preso forma l'iniziativa di don Gino Samarelli che ha scelto di partire per arrivare nei pressi di Leopoli, dove tantissimi ucraini in fuga arrivavano per provare a lasciare la loro nazione vessata dai bombardamenti russi e trovare la salvezza in Occidente. Il mezzo venne letteralmente riempito di tantissimi beni alimentari, farmaci e indumenti che verranno portati ai civili presenti nei centri di raccolta. Della fredda attesa prima della partenza restava quello scatto, altamente simbolico, con i pacchi nella sagrestia davanti al crocifisso che sembrava quasi benedirli prima del lungo viaggio verso l'Ucraina.
L'obiettivo era chiaro: portare in salvo il maggior numero possibile di donne, bambini, anziani e disabili per lasciar loro alle spalle quell'inferno che, purtroppo, vivono ormai da più di dieci giorni. Una missione lodevole che ha reso onore a Molfetta: la nostra città si è mostrata davvero in prima linea su questo tema, facendo il massimo per fornire il proprio contributo non limitandolo solo alle già importanti donazioni di alimentari e farmaci che sono già partite negli ultimi giorni.
Per dare il via a questo progetto umanitario fu importante il coordinamento anche con la Caritas diocesana. Ma non solo, perché tra le tante iniziative vanno anche annoverate le raccolte di beni di prima necessità fatte promosse da tanti imprenditori del centro città e supportate dalle associazioni di volontariato.
Per fortuna, in questo 2022, Molfetta è stato anche questo.
Nel giro di poche ore aveva preso forma l'iniziativa di don Gino Samarelli che ha scelto di partire per arrivare nei pressi di Leopoli, dove tantissimi ucraini in fuga arrivavano per provare a lasciare la loro nazione vessata dai bombardamenti russi e trovare la salvezza in Occidente. Il mezzo venne letteralmente riempito di tantissimi beni alimentari, farmaci e indumenti che verranno portati ai civili presenti nei centri di raccolta. Della fredda attesa prima della partenza restava quello scatto, altamente simbolico, con i pacchi nella sagrestia davanti al crocifisso che sembrava quasi benedirli prima del lungo viaggio verso l'Ucraina.
L'obiettivo era chiaro: portare in salvo il maggior numero possibile di donne, bambini, anziani e disabili per lasciar loro alle spalle quell'inferno che, purtroppo, vivono ormai da più di dieci giorni. Una missione lodevole che ha reso onore a Molfetta: la nostra città si è mostrata davvero in prima linea su questo tema, facendo il massimo per fornire il proprio contributo non limitandolo solo alle già importanti donazioni di alimentari e farmaci che sono già partite negli ultimi giorni.
Per dare il via a questo progetto umanitario fu importante il coordinamento anche con la Caritas diocesana. Ma non solo, perché tra le tante iniziative vanno anche annoverate le raccolte di beni di prima necessità fatte promosse da tanti imprenditori del centro città e supportate dalle associazioni di volontariato.
Per fortuna, in questo 2022, Molfetta è stato anche questo.