I sindaci di Molfetta, Terlizzi e Giovinazzo firmano l'intesa: ecco il Corpo unico di Polizia Locale
Il 20 aprile otto agenti in servizio da Terlizzi a Molfetta per la visita del Papa
Molfetta - martedì 10 aprile 2018
13.58
In occasione della storica visita di Papa Francesco del 20 aprile prossimo, il comune di Terlizzi "presterà" a Molfetta ben otto agenti di Polizia Locale per rafforzare il dispositivo di sicurezza. È solo il primo degli effetti della sperimentazione sottoscritta stamattina dai Comuni di Terlizzi, Molfetta e Giovinazzo verso un corpo di Polizia Locale unico che operi indistintamente su tutte e tre le città.
In questa direzione il sindaco del comune di Terlizzi, Ninni Gemmato, il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, e il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, hanno firmato l'intesa per il coordinamento unico delle attività delle rispettive polizie locali. Si tratta, in sintesi, di mettere in sinergia i tre distinti corpi di Polizia provando a farli funzionare come uno solo.
Un primo passo è stato già compiuto con la scelta da parte di Terlizzi e Molfetta di condividere lo stesso comandante della Polizia Locale, il tenente colonnello Giovanni Di Capua. Ora si passerà alla fase due con la condivisione e lo scambio di attrezzature e personale: se il prossimo 20 aprile gli agenti terlizzesi saranno in servizio per la prima volta a Molfetta in occasione della visita del Pontefice, ad agosto si invertiranno le parti e saranno gli agenti molfettesi a svolgere servizio a Terlizzi per la festa patronale e la processione del Carro trionfale.
«L'obiettivo - spiega il comandante Giovanni Di Capua - è creare unità operative uniche, e quindi uffici unici, per settori come Ambiente, Commercio, Polizia Giudiziaria, Polizia Amministrativa, Pubblica Sicurezza, Protezione Civile. In questo modo si liberano risorse che potrebbero essere impiegate sul territorio per rafforzare i servizi a tutela dei cittadini e persino assicurare il servizio notturno».
«È una formula di integrazione tra diversi corpi di polizia municipale che segna un'epoca ed è tra le prime ad essere sperimentate in Italia - spiega il sindaco Ninni Gemmato -. L'obiettivo è condividere il know-how tra i diversi corpi di Polizia, assicurare una maggiore flessibilità, valorizzare le professionalità dei nostri agenti e soprattutto garantire maggiore sicurezza ai cittadini anche nelle ore notturne e in occasione di eventi straordinari».
Il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini ha sottolineato l'innovazione e la prospettiva lungimirante di questo provvedimento: «È la prima volta che tre grandi comuni affrontano insieme il tema della gestione della sicurezza. Questa convenzione rappresenta un modello esemplare in termini di metodo, di procedure e di obiettivi. Molfetta, Terlizzi e Giovinazzo diventano insieme un avamposto che supera il perimetro delle singole municipalità nell'affrontare alcune grandi questioni come la sicurezza nell'agro delle nostre città, la gestione dei rifiuti, l'implementazione della tecnologia sulle principali arterie stradali che collegano le città e la gestione dei grandi eventi».
Alla «piena sinergia tra i tre comuni» ha fatto riferimento il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma: «Abbiamo già lavorato insieme per altri grandi eventi e questa convenzione conferma la grande sintonia che c'è tra noi sindaci. Confrontarci con organi sovracomunali come la Regione Puglia o la Prefettura per nome e per conto di una comunità più vasta sarà più efficace e offrirà alle stesse forze dell'ordine le condizioni migliori per lavorare al meglio».
Tecnicamente quello intrapreso tra i comuni di Terlizzi, Molfetta e Giovinazzo è un percorso sperimentale teso al coordinamento congiunto dei rispettivi corpi di polizia locale, così come contemplato dalla legge regionale n. 37 del 14 dicembre 2011.
Lo schema di accordo si articola in cinque fasi: la prima (già attuata) riguarda l'utilizzo congiunto tra Terlizzi e Molfetta del comandante della Polizia Locale, la cosiddetta fase 2 prevede il coordinamento congiunto delle attività di Polizia Locale; l'impiego del personale per il reciproco rafforzamento dei corpi di polizia locale e interventi integrati di polizia sul territoriale.
La fase 3 riguarda la valutazione congiunta dei risultati ottenuti e la presentazione alle comunità di riferimento, alla Regione Puglia e al Prefetto di Bari; la fase 4 sarà l'eventuale sottoscrizione di accordi e patti con la Regione Puglia e la Prefettura di Bari; infine l'ultima fase, la 5, consiste nell'eventuale presentazione ai rispettivi consigli comunali di una proposta formale di associazione del servizio di polizia locale.
In questa direzione il sindaco del comune di Terlizzi, Ninni Gemmato, il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, e il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma, hanno firmato l'intesa per il coordinamento unico delle attività delle rispettive polizie locali. Si tratta, in sintesi, di mettere in sinergia i tre distinti corpi di Polizia provando a farli funzionare come uno solo.
Un primo passo è stato già compiuto con la scelta da parte di Terlizzi e Molfetta di condividere lo stesso comandante della Polizia Locale, il tenente colonnello Giovanni Di Capua. Ora si passerà alla fase due con la condivisione e lo scambio di attrezzature e personale: se il prossimo 20 aprile gli agenti terlizzesi saranno in servizio per la prima volta a Molfetta in occasione della visita del Pontefice, ad agosto si invertiranno le parti e saranno gli agenti molfettesi a svolgere servizio a Terlizzi per la festa patronale e la processione del Carro trionfale.
«L'obiettivo - spiega il comandante Giovanni Di Capua - è creare unità operative uniche, e quindi uffici unici, per settori come Ambiente, Commercio, Polizia Giudiziaria, Polizia Amministrativa, Pubblica Sicurezza, Protezione Civile. In questo modo si liberano risorse che potrebbero essere impiegate sul territorio per rafforzare i servizi a tutela dei cittadini e persino assicurare il servizio notturno».
«È una formula di integrazione tra diversi corpi di polizia municipale che segna un'epoca ed è tra le prime ad essere sperimentate in Italia - spiega il sindaco Ninni Gemmato -. L'obiettivo è condividere il know-how tra i diversi corpi di Polizia, assicurare una maggiore flessibilità, valorizzare le professionalità dei nostri agenti e soprattutto garantire maggiore sicurezza ai cittadini anche nelle ore notturne e in occasione di eventi straordinari».
Il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini ha sottolineato l'innovazione e la prospettiva lungimirante di questo provvedimento: «È la prima volta che tre grandi comuni affrontano insieme il tema della gestione della sicurezza. Questa convenzione rappresenta un modello esemplare in termini di metodo, di procedure e di obiettivi. Molfetta, Terlizzi e Giovinazzo diventano insieme un avamposto che supera il perimetro delle singole municipalità nell'affrontare alcune grandi questioni come la sicurezza nell'agro delle nostre città, la gestione dei rifiuti, l'implementazione della tecnologia sulle principali arterie stradali che collegano le città e la gestione dei grandi eventi».
Alla «piena sinergia tra i tre comuni» ha fatto riferimento il sindaco di Giovinazzo, Tommaso Depalma: «Abbiamo già lavorato insieme per altri grandi eventi e questa convenzione conferma la grande sintonia che c'è tra noi sindaci. Confrontarci con organi sovracomunali come la Regione Puglia o la Prefettura per nome e per conto di una comunità più vasta sarà più efficace e offrirà alle stesse forze dell'ordine le condizioni migliori per lavorare al meglio».
Tecnicamente quello intrapreso tra i comuni di Terlizzi, Molfetta e Giovinazzo è un percorso sperimentale teso al coordinamento congiunto dei rispettivi corpi di polizia locale, così come contemplato dalla legge regionale n. 37 del 14 dicembre 2011.
Lo schema di accordo si articola in cinque fasi: la prima (già attuata) riguarda l'utilizzo congiunto tra Terlizzi e Molfetta del comandante della Polizia Locale, la cosiddetta fase 2 prevede il coordinamento congiunto delle attività di Polizia Locale; l'impiego del personale per il reciproco rafforzamento dei corpi di polizia locale e interventi integrati di polizia sul territoriale.
La fase 3 riguarda la valutazione congiunta dei risultati ottenuti e la presentazione alle comunità di riferimento, alla Regione Puglia e al Prefetto di Bari; la fase 4 sarà l'eventuale sottoscrizione di accordi e patti con la Regione Puglia e la Prefettura di Bari; infine l'ultima fase, la 5, consiste nell'eventuale presentazione ai rispettivi consigli comunali di una proposta formale di associazione del servizio di polizia locale.