Cultura, Eventi e Spettacolo
I ragazzi scoprono Gaetano Salvemini all’Istituto comprensivo “C. Battisti- G. Pascoli”
Il racconto dell'esperienza avvenuta a scuola nei giorni scorsi
Molfetta - domenica 24 settembre 2017
13.17
In occasione del sessantesimo anniversario della morte dello storico molfettese Gaetano Salvemini, l'Istituto comprensivo "C. Battisti- G. Pascoli" ha partecipato alle giornate celebrative con la presentazione della "sezione salveminiana", conservata nella biblioteca dell'istituto.
La manifestazione si è tenuta il 19 settembre 2017 presso l'Aula magna della scuola primaria "Cesare Battisti" con la partecipazione del Dirigente scolastico Analisia Vena, dell'Assessore alla cultura e vicesindaco Sara Allegretta e dei professori Liliana Gadaleta Minervini, Marco Ignazio de Santis e Maddalena de Fazio, alla presenza di docenti, genitori e alunni dell'Istituto.
Il Dirigente scolastico, dopo i saluti e la presentazione degli ospiti, ha spiegato che la sezione salveminiana, costituita con le donazioni della prof.ssa Liliana Gadaleta Minervini e del professor Marco Ignazio de Santis, contiene volumi, saggi e carteggi dello storico meridionalista, catalogati da un comitato tecnico-scientifico e disponibili anche alla cittadinanza per la consultazione ogni lunedì dalle 10,00 alle 11,00.
L'assessore Sara Allegretta, attraverso i suoi ricordi d'infanzia, ha messo in evidenza come ha conosciuto, tramite lo studio dei canti popolari, il nome dell'illustre concittadino.
Dopo questo intervento, il Dirigente scolastico ha ripercorso la storia della scuola dell'infanzia intitolata al figlio di Gaetano Salvemini, Filippetto, morto nel terremoto di Messina insieme alla madre e ai suoi fratelli.
A questo proposito è stato presentato il video realizzato dalle classi della scuola dell'infanzia Filippetto nel 2012, in occasione della definitiva intitolazione della scuola.
A seguire una performance di due alunne delle classi 4°B e 4°C di "C. Battisti" che hanno letto la lettera scritta da Gaetano Salvemini ad Ernestina Bittanti, moglie di Cesare Battisti, il 13 luglio 1916, all'indomani dell'esecuzione del marito.
La prof.ssa de Fazio, moderatrice, ha introdotto la prof.ssa L. Gadaleta Minervini che, in maniera appassionata e alle volte divertente, ha illustrato come ha conosciuto G. Salvemini, mentre scriveva la sua tesi presso l'Università Cattolica di Milano.
La professoressa ha precisato che Salvemini si interessò particolarmente alla sua tesi di laurea chiedendole approfondimenti sulle proprietà della chiesa presenti a Molfetta e incuriosita da ciò, chiese spiegazioni e si sentì rispondere "I lavori dei giovani vengono innanzi a tutto".
Terminata la simpatica presentazione della professoressa, gli alunni della 3°A della scuola Pascoli hanno presentato una intervista impossibile a G. Salvemini facendo emergere la visione laica dello Stato che lo storico aveva, l'attualità del suo pensiero per quanto riguarda la scuola pubblica e il rapporto di stima che lo legò a G. Pascoli.
Su quest'ultimo argomento ha preso la parola il professor de Santis che, dopo aver analizzato l'amicizia tra le due personalità, ha sottolineato come sulla guerra di Libia del 1911 i due uomini assunsero posizioni nettamente divergenti tanto da rovinare la loro amicizia.
La manifestazione si è conclusa con la lettura da parte del Dirigente Scolastico dell'iscrizione riportata sulla pietra d'inciampo, posta dinanzi alla scuola dell'infanzia "Filippetto" come invito a noi giovani a non dimenticare l'insegnamento di Salvemini.
La manifestazione si è tenuta il 19 settembre 2017 presso l'Aula magna della scuola primaria "Cesare Battisti" con la partecipazione del Dirigente scolastico Analisia Vena, dell'Assessore alla cultura e vicesindaco Sara Allegretta e dei professori Liliana Gadaleta Minervini, Marco Ignazio de Santis e Maddalena de Fazio, alla presenza di docenti, genitori e alunni dell'Istituto.
Il Dirigente scolastico, dopo i saluti e la presentazione degli ospiti, ha spiegato che la sezione salveminiana, costituita con le donazioni della prof.ssa Liliana Gadaleta Minervini e del professor Marco Ignazio de Santis, contiene volumi, saggi e carteggi dello storico meridionalista, catalogati da un comitato tecnico-scientifico e disponibili anche alla cittadinanza per la consultazione ogni lunedì dalle 10,00 alle 11,00.
L'assessore Sara Allegretta, attraverso i suoi ricordi d'infanzia, ha messo in evidenza come ha conosciuto, tramite lo studio dei canti popolari, il nome dell'illustre concittadino.
Dopo questo intervento, il Dirigente scolastico ha ripercorso la storia della scuola dell'infanzia intitolata al figlio di Gaetano Salvemini, Filippetto, morto nel terremoto di Messina insieme alla madre e ai suoi fratelli.
A questo proposito è stato presentato il video realizzato dalle classi della scuola dell'infanzia Filippetto nel 2012, in occasione della definitiva intitolazione della scuola.
A seguire una performance di due alunne delle classi 4°B e 4°C di "C. Battisti" che hanno letto la lettera scritta da Gaetano Salvemini ad Ernestina Bittanti, moglie di Cesare Battisti, il 13 luglio 1916, all'indomani dell'esecuzione del marito.
La prof.ssa de Fazio, moderatrice, ha introdotto la prof.ssa L. Gadaleta Minervini che, in maniera appassionata e alle volte divertente, ha illustrato come ha conosciuto G. Salvemini, mentre scriveva la sua tesi presso l'Università Cattolica di Milano.
La professoressa ha precisato che Salvemini si interessò particolarmente alla sua tesi di laurea chiedendole approfondimenti sulle proprietà della chiesa presenti a Molfetta e incuriosita da ciò, chiese spiegazioni e si sentì rispondere "I lavori dei giovani vengono innanzi a tutto".
Terminata la simpatica presentazione della professoressa, gli alunni della 3°A della scuola Pascoli hanno presentato una intervista impossibile a G. Salvemini facendo emergere la visione laica dello Stato che lo storico aveva, l'attualità del suo pensiero per quanto riguarda la scuola pubblica e il rapporto di stima che lo legò a G. Pascoli.
Su quest'ultimo argomento ha preso la parola il professor de Santis che, dopo aver analizzato l'amicizia tra le due personalità, ha sottolineato come sulla guerra di Libia del 1911 i due uomini assunsero posizioni nettamente divergenti tanto da rovinare la loro amicizia.
La manifestazione si è conclusa con la lettura da parte del Dirigente Scolastico dell'iscrizione riportata sulla pietra d'inciampo, posta dinanzi alla scuola dell'infanzia "Filippetto" come invito a noi giovani a non dimenticare l'insegnamento di Salvemini.