I mille volti del malaffare - 25° anniversario dell'omicidio del sindaco Gianni Carnicella
L'appuntamento è per giovedì 6 Luglio alle ore 19,00 presso la Fabbrica San Domenico
Molfetta - mercoledì 5 luglio 2017
15.55
In tutti questi lunghi venticinque anni, grazie al lavoro incessante dei militanti del movimento "Liberatorio Politico", è stato raggiunto un obiettivo importante per la ricerca della verità sull'omicidio del Sindaco Gianni Carnicella.
Gli organi governativi hanno riconosciuto Gianni Carnicella come "vittima del dovere" e il 21 Marzo di ogni anno, nella "Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di mafia", il nome di Gianni Carnicella si aggiunge alla lettura dei nomi delle altre vittime di mafia del nostro paese.
In attesa di conoscere il nome del vero mandante dell'assassinio del Sindaco Carnicella, quest'anno il Liberatorio ha scelto una formula diversa per onorare la sua memoria; oltre il rituale aggiornamento storico, sarà presentato il libro "Sangue Infame" scritto dal molfettese Nicola de Ruvo. Una narrazione dei nostri tempi e non sembra una storia di fantasia. Le vicende dei protagonisti sembrano essere ambientate nel mezzogiorno d'Italia. Gli odori, gli orizzonti e i colori sono gli stessi, e chissà forse anche quel sistema mafioso strisciante non scritto, non detto, che ci avvolge quotidianamente come una coperta protettiva che ci rende sempre più indifferenti all'illegalità diffusa che ci sta travolgendo. La mafia tende a essere una coperta che copre anche chi non la vuole. La mafia si esprime in diversi modi, ma non per questo cessa di essere tale. Il finale è pieno di speranza, quella nelle giovani generazioni, le stesse che sfilano nelle cittá nel giorno della memoria in ricordo delle vittime di mafia; la stessa speranza che abbiamo ereditato dal pensiero di Falcone, quando diceva che la mafia è solo un fenomeno umano ed è destinato ad avere una fine.
Questo è il messaggio morale che il protagonista della narrazione ci lascia; Giovanni, uno di noi, un cittadino attivo di cui ha bisogno ogni nostra comunità.
L'appuntamento è per giovedì 6 Luglio alle ore 19,00 presso la Fabbrica San Domenico, relazioneranno Nicola de Ruvo, autore del libro "Sangue infame (come nasce una mafia)" e Matteo d'Ingeo, coordinatore del Movimento Liberatorio Politico.
Gli organi governativi hanno riconosciuto Gianni Carnicella come "vittima del dovere" e il 21 Marzo di ogni anno, nella "Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di mafia", il nome di Gianni Carnicella si aggiunge alla lettura dei nomi delle altre vittime di mafia del nostro paese.
In attesa di conoscere il nome del vero mandante dell'assassinio del Sindaco Carnicella, quest'anno il Liberatorio ha scelto una formula diversa per onorare la sua memoria; oltre il rituale aggiornamento storico, sarà presentato il libro "Sangue Infame" scritto dal molfettese Nicola de Ruvo. Una narrazione dei nostri tempi e non sembra una storia di fantasia. Le vicende dei protagonisti sembrano essere ambientate nel mezzogiorno d'Italia. Gli odori, gli orizzonti e i colori sono gli stessi, e chissà forse anche quel sistema mafioso strisciante non scritto, non detto, che ci avvolge quotidianamente come una coperta protettiva che ci rende sempre più indifferenti all'illegalità diffusa che ci sta travolgendo. La mafia tende a essere una coperta che copre anche chi non la vuole. La mafia si esprime in diversi modi, ma non per questo cessa di essere tale. Il finale è pieno di speranza, quella nelle giovani generazioni, le stesse che sfilano nelle cittá nel giorno della memoria in ricordo delle vittime di mafia; la stessa speranza che abbiamo ereditato dal pensiero di Falcone, quando diceva che la mafia è solo un fenomeno umano ed è destinato ad avere una fine.
Questo è il messaggio morale che il protagonista della narrazione ci lascia; Giovanni, uno di noi, un cittadino attivo di cui ha bisogno ogni nostra comunità.
L'appuntamento è per giovedì 6 Luglio alle ore 19,00 presso la Fabbrica San Domenico, relazioneranno Nicola de Ruvo, autore del libro "Sangue infame (come nasce una mafia)" e Matteo d'Ingeo, coordinatore del Movimento Liberatorio Politico.