Politica
I like Molfetta si presenta alla città chiedendo le dimissioni del Sindaco
Il nuovo soggetto politico è composto dai consiglieri di opposizione, tranne l’Ncd, e dall’Udc di Pino Amato
Molfetta - martedì 3 febbraio 2015
09.00
I like Molfetta è il nuovo progetto politico messo in campo dalle forze di minoranza presenti in consiglio comunale, tranne l'Ncd, più l'Udc di Pino Amato, presentato ieri alla città, in una gremita Fabbrica di San Domenico, alla presenza dei consiglieri comunali: Ninni Camporeale, Saverio Tammacco, Mariano Caputo, Pietro Mastropasqua, Antonello Pisani e Pino Amato, in qualità di segretario.
Nessun giro di parole, ma in maniera chiara e diretta hanno chiesto le dimissioni del sindaco che ritengono «incompetente, impreparato, irresponsabile e inconcludente. Con il suo comportamento - hanno detto i relatori - sta danneggiando la città». Per questo stanno promuovendo una petizione popolare di sfiducia al sindaco.
«600 giorni - hanno continuato i relatori - in cui poco è stato fatto, quello che è stato fatto è riveniente dalle passate amministrazioni. Non si è partecipato a bandi regionali o europei per ottenere dei finanziamenti. Si governa senza prendersi responsabilità. Questo nuovo soggetto politico vuole essere alternativo all'attuale amministrazione con l'intento di salvare la città dal degrado e dal nulla che sta producendo».
Nel corso della serata i consiglieri comunali di opposizione hanno fatto rilevare, a difesa delle loro tesi, come questa amministrazione che si è presentata come trasparente ha scelto i suoi assessori con incarichi fiduciari, la regola usata dalla passata amministrazione era sui voti presi dai singoli candidati. Incarichi fiduciari (addetto stampa e segretaria) che costeranno 30mila euro in più all'anno. Affidamenti diretti dati a chi ha sostenuto la sua campagna elettorale. Aumento della Tari, dimezzamento dei contributi sociali. Urbanistica allo stallo, per questo chiedono anche le dimissioni dell'assessore Gadaleta.
E poi ancora si sono soffermati sulla Cittadella degli artisti che non è stata ancora completata, ma già ci sono gli incarichi per la cultura. L'impianto di compostaggio fermo nonostante ci siano tutte le autorizzazioni per partire, che porterebbe alla città grossi vantaggi.
Per i relatori «il sindaco non ha una visone strategica della città e delle sue attività produttive». E aggiungono: «abbiamo una idea chiara di progetto politico che punti al bene comune e allo sviluppo di questa città, in maniera unita, imparando dagli sbagli del passato, con uno sguardo di speranza per il futuro».
Nessun giro di parole, ma in maniera chiara e diretta hanno chiesto le dimissioni del sindaco che ritengono «incompetente, impreparato, irresponsabile e inconcludente. Con il suo comportamento - hanno detto i relatori - sta danneggiando la città». Per questo stanno promuovendo una petizione popolare di sfiducia al sindaco.
«600 giorni - hanno continuato i relatori - in cui poco è stato fatto, quello che è stato fatto è riveniente dalle passate amministrazioni. Non si è partecipato a bandi regionali o europei per ottenere dei finanziamenti. Si governa senza prendersi responsabilità. Questo nuovo soggetto politico vuole essere alternativo all'attuale amministrazione con l'intento di salvare la città dal degrado e dal nulla che sta producendo».
Nel corso della serata i consiglieri comunali di opposizione hanno fatto rilevare, a difesa delle loro tesi, come questa amministrazione che si è presentata come trasparente ha scelto i suoi assessori con incarichi fiduciari, la regola usata dalla passata amministrazione era sui voti presi dai singoli candidati. Incarichi fiduciari (addetto stampa e segretaria) che costeranno 30mila euro in più all'anno. Affidamenti diretti dati a chi ha sostenuto la sua campagna elettorale. Aumento della Tari, dimezzamento dei contributi sociali. Urbanistica allo stallo, per questo chiedono anche le dimissioni dell'assessore Gadaleta.
E poi ancora si sono soffermati sulla Cittadella degli artisti che non è stata ancora completata, ma già ci sono gli incarichi per la cultura. L'impianto di compostaggio fermo nonostante ci siano tutte le autorizzazioni per partire, che porterebbe alla città grossi vantaggi.
Per i relatori «il sindaco non ha una visone strategica della città e delle sue attività produttive». E aggiungono: «abbiamo una idea chiara di progetto politico che punti al bene comune e allo sviluppo di questa città, in maniera unita, imparando dagli sbagli del passato, con uno sguardo di speranza per il futuro».