I Giovani Democratici sollevano la questione degli spazi per lo studio a Molfetta
La nota: «Questo tema è un tabù. Non riusciamo ad essere città a misura di studente»
Molfetta - sabato 16 ottobre 2021
1.03
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a cura dei Giovani Democratici di Molfetta
"Il tema degli spazi studio a Molfetta è un tabù.
Dopo l'emergenza Coronavirus, abbiamo provato ad avviare un dialogo con le istituzioni per tentare di immaginare insieme una nuova organizzazione di sale studio e lettura.
Abbiamo ottenuto un parzialissimo risultato la scorsa estate, con la riapertura dell'ex Palazzo Tributi, segnalando però come i soli 14 posti disponibili fossero assolutamente insufficienti per accogliere la domanda degli studenti molfettesi.
Lo scorso autunno come forza giovanile abbiamo partecipato ad un tavolo con altre realtà associative e rappresentanti di utenti della biblioteca e delle sale studio. Il risultato, dopo un'iniziale risposta fredda del Sindaco, è stato un impegno (MAI MANTENUTO) di riaprire quanto prima la biblioteca e dotare Molfetta di nuovi spazi studio.
Ancora una volta, l'emergenza pandemica ha bloccato le nostre vite lo scorso inverno.
Poteva essere l'ennesima occasione per effettuare una nuova organizzazione degli spazi.
Ma ad ogni domanda la risposta è stata un costante "la biblioteca riaprirà presto".
Sono passati altri mesi, l'estate è alle nostre spalle.
E non c'è ancora una data o un'indicazione periodica di quando gli spazi per leggere e studiare torneranno a disposizione di cittadini e studenti.
Intanto abbiamo letto sulle notizie di cronaca giudiziaria che anche la biblioteca è in qualche modo coinvolta nelle indagini appaltopoli.
E oggi, con grande stupore, registriamo che con totale nonchalance, la biblioteca viene annoverata tra i grandi successi di questa amministrazione, ancora una volta con un "Riaprirà, è previsto, diventerà".
Un'eterna promessa.
Non riusciamo davvero ad essere una città a misura di studente".
"Il tema degli spazi studio a Molfetta è un tabù.
Dopo l'emergenza Coronavirus, abbiamo provato ad avviare un dialogo con le istituzioni per tentare di immaginare insieme una nuova organizzazione di sale studio e lettura.
Abbiamo ottenuto un parzialissimo risultato la scorsa estate, con la riapertura dell'ex Palazzo Tributi, segnalando però come i soli 14 posti disponibili fossero assolutamente insufficienti per accogliere la domanda degli studenti molfettesi.
Lo scorso autunno come forza giovanile abbiamo partecipato ad un tavolo con altre realtà associative e rappresentanti di utenti della biblioteca e delle sale studio. Il risultato, dopo un'iniziale risposta fredda del Sindaco, è stato un impegno (MAI MANTENUTO) di riaprire quanto prima la biblioteca e dotare Molfetta di nuovi spazi studio.
Ancora una volta, l'emergenza pandemica ha bloccato le nostre vite lo scorso inverno.
Poteva essere l'ennesima occasione per effettuare una nuova organizzazione degli spazi.
Ma ad ogni domanda la risposta è stata un costante "la biblioteca riaprirà presto".
Sono passati altri mesi, l'estate è alle nostre spalle.
E non c'è ancora una data o un'indicazione periodica di quando gli spazi per leggere e studiare torneranno a disposizione di cittadini e studenti.
Intanto abbiamo letto sulle notizie di cronaca giudiziaria che anche la biblioteca è in qualche modo coinvolta nelle indagini appaltopoli.
E oggi, con grande stupore, registriamo che con totale nonchalance, la biblioteca viene annoverata tra i grandi successi di questa amministrazione, ancora una volta con un "Riaprirà, è previsto, diventerà".
Un'eterna promessa.
Non riusciamo davvero ad essere una città a misura di studente".