Politica
I consiglieri di centrodestra: «Il "regalo" di Minervini a Molfetta. Più antenne, meno soldi»
La ricostruzione dei fatti nella nota stampa a firma di Mastropasqua, Logrieco, Binetti e Germinario
Molfetta - venerdì 23 dicembre 2022
13.55
Riceviamo e pubblichiamo la seguente nota stampa a firma dei consiglieri di centrodestra Mastropasqua, Logrieco, Binetti e Germinario.
"Il Sindaco Minervini e la sua Giunta, con delibera n. 211 del 5.10.2022, hanno ben pensato di vendere a un privato le sette aree comunali ove attualmente sono installate altrettante antenne per la telefonia mobile per consentirne il mantenimento degli impianti e l'aumento di potenza (leggasi nel bando: "…l'implementazione…")".
"Tutti i molfettesi e, in particolare, i cittadini cha abitano e frequentano le zona limitrofe a Rione Catecombe, Via Respa, lo Stadio comunale, via Balice, Via Salvo d'Acqusito, il cimitero, la zona industriale lotto "c", devono sapere che il Comune per Natale ha deciso di svendere le aree e di rinunciare forse al proprio controllo, quale locatore e proprietario. Tutti questi luoghi pubblici e comunali nelle cui vicinanze abitano famiglie molfettesi sono in procinto di essere svenduti a qualche privato (forse una società di telefonia mobile o similare) che potrà mantenere e installare nuove antenne fino al 2052. Forse è una mossa per coprire i debiti dell'Ente? Ma il Sindaco recentemente ci tranquillizza sui dati di bilancio! Insomma, nessuno sa cosa si nasconda dietro questa svendita".
"Un Comune prudente che tiene alla salute dei cittadini avrebbe fatto prima il regolamento per le installazioni delle antenne, che è fermo al 2002, con una normativa che è stata modificata negli anni, previo studio sull'inquinamento elettromagnetico in città. Ed invece, pur di far cassa, Minervini per 30 anni pianta antenne, avvantaggiando solo ed esclusivamente le società di telefonia. Ma non è tutto. La vendita appare priva di convenienza economica per il Comune".
"Il Comune, attualmente, incassa circa € 10.000,00 all'anno per ognuna delle antenne (circa € 850,00 al mese). L'Amministrazione, travisando una disposizione contenuta nella Legge 108/2021 ha erroneamente ipotizzato che il Legislatore abbia imposto un canone fisso di € 800,00 annui. Tale canone fisso non ci sembra applicabile ai nostri contratti, così come la stessa Anci ha avuto modo di rilevare con una sua nota. L'infelice vendita prevede un prezzo a base d'asta di € 950.000,00 e il privato che se la aggiudicherà dovrà pagare al nostro Comune l'equivalente di circa € 330,00 al mese per ogni area".
"Insomma, un danno per le casse cittadine! Il Comune, pur potendo continuare a percepire i canoni di locazione di € 10.000,00 all'anno per ogni antenna (sette), svende per 330,00 mensili (da bando, 950.000,00 una tantum) le proprie aree ai privati che nel corso dei prossimi 30 anni, conseguiranno maggiori profitti grazie alla generosità del Sindaco. Conti alla mano, stiamo rinunciando potenzialmente a 2,5 milioni di euro (almeno) in 30 anni, per averne 950mila subito. Un gran bell'investimento. "Picc, maleditt e sub't" si direbbe dalle nostre parti".
"E i probabili disservizi? Chi vincerà la gara diventerà monopolista nella gestione delle telecomunicazioni mobili a Molfetta, con evidenti profili di distorsione del mercato. La logica (e la legge) avrebbe dovuto consigliare all'Amministrazione, per lo meno, di suddividere la gara in tanti lotti quante sono le aree. Infine, sulla legittimità del procedimento amministrativo e sulla gara manteniamo molte riserve. In una nota già trasmessa al Sindaco le abbiamo evidenziate, chiedendo di annullare l'intera procedura in autotutela, per evitare di arrecare l'ennesimo danno a Molfetta e ai molfettesi".
"Questa decisione, per noi, rappresenta l'ennesimo grave danno che questa Amministrazione vorrebbe arrecare alla Città e ai cittadini. Il Sindaco Minervini parla spesso dell'importanza del verde urbano, parole che ancora una volta si rivelano demagogiche. Alla piantumazione del verde ci ritroviamo una piantagione di antenne. Minervini fermi la "svendita" con un sussulto d'onestà. Noi siamo pronti a portare la questione nelle sedi competenti, se necessario".
"Il Sindaco Minervini e la sua Giunta, con delibera n. 211 del 5.10.2022, hanno ben pensato di vendere a un privato le sette aree comunali ove attualmente sono installate altrettante antenne per la telefonia mobile per consentirne il mantenimento degli impianti e l'aumento di potenza (leggasi nel bando: "…l'implementazione…")".
"Tutti i molfettesi e, in particolare, i cittadini cha abitano e frequentano le zona limitrofe a Rione Catecombe, Via Respa, lo Stadio comunale, via Balice, Via Salvo d'Acqusito, il cimitero, la zona industriale lotto "c", devono sapere che il Comune per Natale ha deciso di svendere le aree e di rinunciare forse al proprio controllo, quale locatore e proprietario. Tutti questi luoghi pubblici e comunali nelle cui vicinanze abitano famiglie molfettesi sono in procinto di essere svenduti a qualche privato (forse una società di telefonia mobile o similare) che potrà mantenere e installare nuove antenne fino al 2052. Forse è una mossa per coprire i debiti dell'Ente? Ma il Sindaco recentemente ci tranquillizza sui dati di bilancio! Insomma, nessuno sa cosa si nasconda dietro questa svendita".
"Un Comune prudente che tiene alla salute dei cittadini avrebbe fatto prima il regolamento per le installazioni delle antenne, che è fermo al 2002, con una normativa che è stata modificata negli anni, previo studio sull'inquinamento elettromagnetico in città. Ed invece, pur di far cassa, Minervini per 30 anni pianta antenne, avvantaggiando solo ed esclusivamente le società di telefonia. Ma non è tutto. La vendita appare priva di convenienza economica per il Comune".
"Il Comune, attualmente, incassa circa € 10.000,00 all'anno per ognuna delle antenne (circa € 850,00 al mese). L'Amministrazione, travisando una disposizione contenuta nella Legge 108/2021 ha erroneamente ipotizzato che il Legislatore abbia imposto un canone fisso di € 800,00 annui. Tale canone fisso non ci sembra applicabile ai nostri contratti, così come la stessa Anci ha avuto modo di rilevare con una sua nota. L'infelice vendita prevede un prezzo a base d'asta di € 950.000,00 e il privato che se la aggiudicherà dovrà pagare al nostro Comune l'equivalente di circa € 330,00 al mese per ogni area".
"Insomma, un danno per le casse cittadine! Il Comune, pur potendo continuare a percepire i canoni di locazione di € 10.000,00 all'anno per ogni antenna (sette), svende per 330,00 mensili (da bando, 950.000,00 una tantum) le proprie aree ai privati che nel corso dei prossimi 30 anni, conseguiranno maggiori profitti grazie alla generosità del Sindaco. Conti alla mano, stiamo rinunciando potenzialmente a 2,5 milioni di euro (almeno) in 30 anni, per averne 950mila subito. Un gran bell'investimento. "Picc, maleditt e sub't" si direbbe dalle nostre parti".
"E i probabili disservizi? Chi vincerà la gara diventerà monopolista nella gestione delle telecomunicazioni mobili a Molfetta, con evidenti profili di distorsione del mercato. La logica (e la legge) avrebbe dovuto consigliare all'Amministrazione, per lo meno, di suddividere la gara in tanti lotti quante sono le aree. Infine, sulla legittimità del procedimento amministrativo e sulla gara manteniamo molte riserve. In una nota già trasmessa al Sindaco le abbiamo evidenziate, chiedendo di annullare l'intera procedura in autotutela, per evitare di arrecare l'ennesimo danno a Molfetta e ai molfettesi".
"Questa decisione, per noi, rappresenta l'ennesimo grave danno che questa Amministrazione vorrebbe arrecare alla Città e ai cittadini. Il Sindaco Minervini parla spesso dell'importanza del verde urbano, parole che ancora una volta si rivelano demagogiche. Alla piantumazione del verde ci ritroviamo una piantagione di antenne. Minervini fermi la "svendita" con un sussulto d'onestà. Noi siamo pronti a portare la questione nelle sedi competenti, se necessario".