I consiglieri di centrodestra: «Stop alla gara d'appalto in corso sulle tasse»
Le parole in conferenza: «I cittadini così rischiano di pagare di più»
Molfetta - giovedì 27 ottobre 2022
0.33
Si è tenuta presso la sala stampa di Palazzo Giovene la conferenza dei consiglieri di centrodestra Pietro Mastropasqua, Adamo Logrieco (Fratelli d'Italia), Ippolita Germinario (Obiettivo Molfetta), e Mauro Binetti (Molfetta Nostra) per chiarire alcuni punti sulla questione legata alla riscossione dei tributi maggiori (IMU e TARI) del Comune di Molfetta.
Dopo l'introduzione della Consigliera Germinario, il Consigliere Binetti ha ripercorso l'intero procedimento carte alla mano sin dalla nota di aggiornamento del Dup del 2021 sino ad oggi: «Abbiamo appreso con sconcerto che il Sindaco Minervini e la passata Giunta comunale (Delibera n. 141 dell'11.5.2022), lo scorso 11 maggio, nel bel mezzo dello scompiglio creato dalla campagna elettorale, ha approvato un bando di gara per affidare il servizi di recupero e riscossione di IMU e TARI, oltre un servizio di supporto agli uffici, ad una società privata, che prenderebbe il posto dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione. Questa scelta rappresenta letteralmente uno schiaffo alle casse comunali e, soprattutto, alle tasche dei cittadini».
Successivamente è intervenuto il Consigliere Logrieco il quale ha affrontato la questione giuridica sottesa al bando di gara in corso e ha spiegato i profili di non convenienza per i cittadini e pe la città stessa. All'Amministrazione, infatti, a detta del Consigliere di Fdi "deve essere sfuggito che la Legge di Bilancio 2022 (L. n. 234 del 30.12.2021) ha riformato completamente il servizio pubblico di riscossione, quello dell'Agenzia delle Entrate, per intenderci. A seguito della recente riforma, sono stati del tutto eliminati sia l'aggio sia gli oneri di riscossione, ed è stato previsto esclusivamente il pagamento allo Stato da parte dell'ente creditore di una quota pari all'1% di quanto riscosso. Dunque, se il cittadino o l'impresa hanno un debito di € 100,00 verso il Comune, Agenzia delle Entrate-Riscossione recupererà solo € 100,00, di cui € 99,00 andranno al Comune e € 1,00 andrà allo Stato». Inoltre, insiste Logrieco «la società che risulterà vincitrice della procedura potrà applicare un costo del 10% (posto a gara) sulle somme recuperate e, inoltre, potrà incassare l'ulteriore aliquota del 3% o del 6% (in base al momento in cui avviene il recupero) che sarà direttamente a carico del contribuente, ossia i cosiddetti "oneri di riscossione". Per semplificare al massimo, se l'agente di riscossione fosse incaricato dal Comune di recuperare € 100,00 da un cittadino o da una impresa, chiederà un pagamento di € 106,00 al contribuente; di questi € 106,00, € 90,00 andranno al Comune (che quindi sacrifica il 10% posto a gara) ed € 16,00 andranno all'agente di riscossione privato, tra cui vi sono anche quei sei euro in più che paga il cittadino».
Con riferimento a questa gara, poi, è intervenuta l'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) con la Delibera precontenziosa n. 448 del 28.9.2022, ritenendo che la gara in questione fosse carente di motivazione in ordine a quanto previsto dalla normativa in tema di un affidamento unico di differenti servizi. Secondo l'ANAC, dunque, dichiarano i consiglieri di centrodestra, "il Comune di Molfetta avrebbe dovuto necessariamente motivare la scelta di affidare, con un'unica procedura ad evidenza pubblica, tutti e tre i servizi di riscossione stragiudiziale, riscossione coattiva e di supporto all'ufficio tributi. Contrariamente a ciò, l'Amministrazione comunale ha bandito con un'unica gara tutti i suddetti servizi, così creando una distorsione alla concorrenza di dubbia legittimità. Se fosse stata regolarmente ripartita in tre distinti lotti, infatti, avrebbero potuto legittimamente concorrere alla gara pubblica anche quelle piccole e medie imprese in possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi necessari all'assolvimento anche di uno solo dei servizi oggetto di appalto, e, invece, questi soggetti sono stati di fatto estromessi a causa della scelta dell'Amministrazione di non prevedere alcuna suddivisione».
Nonostante detta delibera Anac, ad oggi l'Amministrazione non si è ancora pronunciata. Per questi motivi, in data 24.10.2022 i Consiglieri comunali di centrodestra hanno richiesto al Sindaco di annullare la gara in autotutela. Ha concluso poi la conferenza stampa il Consigliere Pietro Mastropasqua dichiarando che: "È impensabile che in questo momento economico si proceda ad un affidamento del servizio che, oltre a sviste procedurali, come da intervento censorio della stessa ANAC, possa di fatto aumentare la pressione fiscale a carico dei molfettesi. Continueremo, così, a vigilare e ad evitare penalizzazioni per i cittadini. Le Imprese, i commercianti ed i cittadini sono in difficoltà economica e l'Amministrazione Minervini decide con questa gara di penalizzare i ceti produttivi, le famiglie e le fasce più deboli della città. Per questi motivi chiediamo che la gara sia annullata. Sulla questione andremo fino in fondo, costi quel che costi, per difendere i cittadini molfettesi"
"E dal Palazzo di città, in cui durante questi mesi non è emersa alcuna attività gestionale – prosegue il Consigliere Mastropasqua- che si presentasse come strategica e prospettica, ma ridotta ad una mera quanto opaca gestione ordinaria (inferiore alla straordinarietà dei provvedimenti in piena campagna elettorale), è spuntata in tutta la sua irritualità una procedura di "affidamento in concessione a privati" per la riscossione dei tributi (semplificando) che testimonia la logica sconclusionata che imperversa al Palazzo di Città".
Dopo l'introduzione della Consigliera Germinario, il Consigliere Binetti ha ripercorso l'intero procedimento carte alla mano sin dalla nota di aggiornamento del Dup del 2021 sino ad oggi: «Abbiamo appreso con sconcerto che il Sindaco Minervini e la passata Giunta comunale (Delibera n. 141 dell'11.5.2022), lo scorso 11 maggio, nel bel mezzo dello scompiglio creato dalla campagna elettorale, ha approvato un bando di gara per affidare il servizi di recupero e riscossione di IMU e TARI, oltre un servizio di supporto agli uffici, ad una società privata, che prenderebbe il posto dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione. Questa scelta rappresenta letteralmente uno schiaffo alle casse comunali e, soprattutto, alle tasche dei cittadini».
Successivamente è intervenuto il Consigliere Logrieco il quale ha affrontato la questione giuridica sottesa al bando di gara in corso e ha spiegato i profili di non convenienza per i cittadini e pe la città stessa. All'Amministrazione, infatti, a detta del Consigliere di Fdi "deve essere sfuggito che la Legge di Bilancio 2022 (L. n. 234 del 30.12.2021) ha riformato completamente il servizio pubblico di riscossione, quello dell'Agenzia delle Entrate, per intenderci. A seguito della recente riforma, sono stati del tutto eliminati sia l'aggio sia gli oneri di riscossione, ed è stato previsto esclusivamente il pagamento allo Stato da parte dell'ente creditore di una quota pari all'1% di quanto riscosso. Dunque, se il cittadino o l'impresa hanno un debito di € 100,00 verso il Comune, Agenzia delle Entrate-Riscossione recupererà solo € 100,00, di cui € 99,00 andranno al Comune e € 1,00 andrà allo Stato». Inoltre, insiste Logrieco «la società che risulterà vincitrice della procedura potrà applicare un costo del 10% (posto a gara) sulle somme recuperate e, inoltre, potrà incassare l'ulteriore aliquota del 3% o del 6% (in base al momento in cui avviene il recupero) che sarà direttamente a carico del contribuente, ossia i cosiddetti "oneri di riscossione". Per semplificare al massimo, se l'agente di riscossione fosse incaricato dal Comune di recuperare € 100,00 da un cittadino o da una impresa, chiederà un pagamento di € 106,00 al contribuente; di questi € 106,00, € 90,00 andranno al Comune (che quindi sacrifica il 10% posto a gara) ed € 16,00 andranno all'agente di riscossione privato, tra cui vi sono anche quei sei euro in più che paga il cittadino».
Con riferimento a questa gara, poi, è intervenuta l'ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione) con la Delibera precontenziosa n. 448 del 28.9.2022, ritenendo che la gara in questione fosse carente di motivazione in ordine a quanto previsto dalla normativa in tema di un affidamento unico di differenti servizi. Secondo l'ANAC, dunque, dichiarano i consiglieri di centrodestra, "il Comune di Molfetta avrebbe dovuto necessariamente motivare la scelta di affidare, con un'unica procedura ad evidenza pubblica, tutti e tre i servizi di riscossione stragiudiziale, riscossione coattiva e di supporto all'ufficio tributi. Contrariamente a ciò, l'Amministrazione comunale ha bandito con un'unica gara tutti i suddetti servizi, così creando una distorsione alla concorrenza di dubbia legittimità. Se fosse stata regolarmente ripartita in tre distinti lotti, infatti, avrebbero potuto legittimamente concorrere alla gara pubblica anche quelle piccole e medie imprese in possesso dei requisiti oggettivi e soggettivi necessari all'assolvimento anche di uno solo dei servizi oggetto di appalto, e, invece, questi soggetti sono stati di fatto estromessi a causa della scelta dell'Amministrazione di non prevedere alcuna suddivisione».
Nonostante detta delibera Anac, ad oggi l'Amministrazione non si è ancora pronunciata. Per questi motivi, in data 24.10.2022 i Consiglieri comunali di centrodestra hanno richiesto al Sindaco di annullare la gara in autotutela. Ha concluso poi la conferenza stampa il Consigliere Pietro Mastropasqua dichiarando che: "È impensabile che in questo momento economico si proceda ad un affidamento del servizio che, oltre a sviste procedurali, come da intervento censorio della stessa ANAC, possa di fatto aumentare la pressione fiscale a carico dei molfettesi. Continueremo, così, a vigilare e ad evitare penalizzazioni per i cittadini. Le Imprese, i commercianti ed i cittadini sono in difficoltà economica e l'Amministrazione Minervini decide con questa gara di penalizzare i ceti produttivi, le famiglie e le fasce più deboli della città. Per questi motivi chiediamo che la gara sia annullata. Sulla questione andremo fino in fondo, costi quel che costi, per difendere i cittadini molfettesi"
"E dal Palazzo di città, in cui durante questi mesi non è emersa alcuna attività gestionale – prosegue il Consigliere Mastropasqua- che si presentasse come strategica e prospettica, ma ridotta ad una mera quanto opaca gestione ordinaria (inferiore alla straordinarietà dei provvedimenti in piena campagna elettorale), è spuntata in tutta la sua irritualità una procedura di "affidamento in concessione a privati" per la riscossione dei tributi (semplificando) che testimonia la logica sconclusionata che imperversa al Palazzo di Città".