Politica
Guglielmo Minervini: Si è consumata la mutazione genetica del Pd
Il capogruppo di Noi a sinistra per la Puglia in Regione sul no del Senato ai domiciliari per Azzollini
Molfetta - mercoledì 29 luglio 2015
14.51
"Nel giorno in cui Denis Verdini entra di fatto in maggioranza e più di due terzi dei Senatori del Partito Democratico respingono la richiesta d'arresto di Antonio Azzollini, possiamo dire che è giunta a compimento la mutazione genetica del Partito Democratico.
Lo dice in una nota il capogruppo di Noi a Sinistra per la Puglia, Guglielmo Minervini.
"È incredibile - continua Minervini - come il Partito Democratico abbia fatto marcia indietro rispetto a quanto votato in Giunta. O alle dichiarazioni del suo Presidente Orfini che, solo qualche settimana fa, aveva detto che il PD avrebbe dato seguito alla richiesta della Procura di Trani.
È evidente che le ragioni di questa spericolata inversione vanno ricercate sul piano della politica: oggi è nato il Partito Democratico a vocazione verdinian-azzoliniana, un partito fondato sugli interessi del ceto politico, su quelli della casta e della sua autotutela.
E, in nome di questi interessi, si gioca con grande colpevole leggerezza con l'asticella della legalità: si comincia chiudendo un occhio, poi tutti e due e alla fine ci si ritrova palude.
Un tempo questo modo di procedere si chiamava questione morale", conclude Minervini.
Lo dice in una nota il capogruppo di Noi a Sinistra per la Puglia, Guglielmo Minervini.
"È incredibile - continua Minervini - come il Partito Democratico abbia fatto marcia indietro rispetto a quanto votato in Giunta. O alle dichiarazioni del suo Presidente Orfini che, solo qualche settimana fa, aveva detto che il PD avrebbe dato seguito alla richiesta della Procura di Trani.
È evidente che le ragioni di questa spericolata inversione vanno ricercate sul piano della politica: oggi è nato il Partito Democratico a vocazione verdinian-azzoliniana, un partito fondato sugli interessi del ceto politico, su quelli della casta e della sua autotutela.
E, in nome di questi interessi, si gioca con grande colpevole leggerezza con l'asticella della legalità: si comincia chiudendo un occhio, poi tutti e due e alla fine ci si ritrova palude.
Un tempo questo modo di procedere si chiamava questione morale", conclude Minervini.