Cronaca
Guerriglia urbana in città, Minervini: «Inaccettabile, intollerabile, ingiustificabile»
Secondo il sindaco «questi ragazzi hanno creato un sodalizio premeditato e preparato l’assalto ad una comunità»
Molfetta - martedì 6 dicembre 2022
11.30
«Quello che è accaduto ieri sera sul lungomare Colonna di Molfetta è inaccettabile, intollerabile, ingiustificabile. Non si può accettare che un gruppo di giovani, tutti infrasedicenni secondo le voci raccolte, si presentino fuori da una comunità, a cui operatori diamo vicinanza e solidarietà, armati di spranghe di metallo».
Così, il sindaco Tommaso Minervini, commenta i fatti di ieri sera, quando un manipolo di balordi ha vandalizzato due auto, danneggiando i rispettivi parabrezza. «Non si può tollerare il fatto che si sentano in diritto di muovere azioni al di sopra della giustizia anzi, da veri delinquenti; non si può giustificare, in alcun modo - è il pensiero del primo cittadino molfettese in un comunicato stampa -, neppure pensando alla loro giovane età, al loro evidente disagio, il loro comportamento».
Le indagini sono in corso. Intanto «i Carabinieri, i nostri agenti di Polizia Locale, che svolgono attività di polizia vera e propria da qualche anno, sono intervenuti fermandone quattro», tutti under 16. «Alcuni di quei delinquenti in erba, perché di questo si tratta, sono stati individuati e il procuratore dei minori ha disposto la denuncia a piede libero e li ha affidati alle famiglie. A quelle famiglie - dice Minervini - la cosa non è opinabile, che hanno fallito nella educazione dei loro figli».
Famiglie che, «con ogni probabilità per i motivi più diversi - continua sempre il primo cittadino - hanno demandato alla tv, ai social e ai videogames l'educazione dei loro rampolli; che, magari, non si sono preoccupati del fatto che i loro figli fanno parte di una associazione pericolosa. Ecco sono stati affidati alle famiglie gli autori di un episodio di guerriglia urbana». I quattro minori, infatti, sono stati portati negli uffici del Comando, denunciati a piede libero e affidati ai loro genitori.
Adesso Minervini, già nelle prossime ore, chiederà «di potere incontrare i genitori di questi ragazzi. Voglio guardarli in viso. Voglio capire perché. Soprattutto - ha detto ancora il sindaco - voglio provare, con il supporto dei Servizi sociali, a recuperare il recuperabile e, se sia possibile avviare anche i genitori ad un processo di rieducazione di sostegno. Questi ragazzi hanno creato un sodalizio, poi si sono organizzati. Hanno premeditato e infine organizzato l'assalto ad una comunità».
Secondo il primo cittadino di Molfetta «la giustizia minorile deve considerare la valenza associativa dell'organizzazione minorile che non può essere tollerata. In questa vicenda - ha concluso Minervini - ognuno deve fare la sua parte». Intanto le indagini proseguono alla ricerca dei complici. Al vaglio la videosorveglianza.
Così, il sindaco Tommaso Minervini, commenta i fatti di ieri sera, quando un manipolo di balordi ha vandalizzato due auto, danneggiando i rispettivi parabrezza. «Non si può tollerare il fatto che si sentano in diritto di muovere azioni al di sopra della giustizia anzi, da veri delinquenti; non si può giustificare, in alcun modo - è il pensiero del primo cittadino molfettese in un comunicato stampa -, neppure pensando alla loro giovane età, al loro evidente disagio, il loro comportamento».
Le indagini sono in corso. Intanto «i Carabinieri, i nostri agenti di Polizia Locale, che svolgono attività di polizia vera e propria da qualche anno, sono intervenuti fermandone quattro», tutti under 16. «Alcuni di quei delinquenti in erba, perché di questo si tratta, sono stati individuati e il procuratore dei minori ha disposto la denuncia a piede libero e li ha affidati alle famiglie. A quelle famiglie - dice Minervini - la cosa non è opinabile, che hanno fallito nella educazione dei loro figli».
Famiglie che, «con ogni probabilità per i motivi più diversi - continua sempre il primo cittadino - hanno demandato alla tv, ai social e ai videogames l'educazione dei loro rampolli; che, magari, non si sono preoccupati del fatto che i loro figli fanno parte di una associazione pericolosa. Ecco sono stati affidati alle famiglie gli autori di un episodio di guerriglia urbana». I quattro minori, infatti, sono stati portati negli uffici del Comando, denunciati a piede libero e affidati ai loro genitori.
Adesso Minervini, già nelle prossime ore, chiederà «di potere incontrare i genitori di questi ragazzi. Voglio guardarli in viso. Voglio capire perché. Soprattutto - ha detto ancora il sindaco - voglio provare, con il supporto dei Servizi sociali, a recuperare il recuperabile e, se sia possibile avviare anche i genitori ad un processo di rieducazione di sostegno. Questi ragazzi hanno creato un sodalizio, poi si sono organizzati. Hanno premeditato e infine organizzato l'assalto ad una comunità».
Secondo il primo cittadino di Molfetta «la giustizia minorile deve considerare la valenza associativa dell'organizzazione minorile che non può essere tollerata. In questa vicenda - ha concluso Minervini - ognuno deve fare la sua parte». Intanto le indagini proseguono alla ricerca dei complici. Al vaglio la videosorveglianza.