Cronaca
Guardia di Finanza: «Comitato di affari illeciti gestito dall'indagato Cosmo Giancaspro»
Coinvolto anche Michele Amato, dirigente di banca originario di Molfetta
Molfetta - venerdì 17 maggio 2019
10.49
Emergono ulteriori dettagli a proposito dell'arresto dell'imprenditore di Molfetta Cosmo Giancaspro, avvenuto alle prime luci di oggi da parte dei militari della Guardia di Finanza di Bari su disposizione della Procura della Repubblica di Trani.
L'operazione è stata presentata durante una conferenza stampa, ancora in corso di svolgimento, nella quale sono state spiegate le ragioni che hanno portato in manette l'ex patron del Bari Calcio e altre quattro persone, ritenute suoi prestanome, per i reati, a vario titolo contestati contro il patrimonio e la pubblica amministrazione, bancarotta, riciclaggio, auto-riciclaggio, peculato e abuso d'ufficio in concorso con pubblici ufficiali.
L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, costituisce uno stralcio dell'inchiesta sul crac dell'azienda Ciccolella di Molfetta. Giancaspro è in carcere, gli altri sono ai arresti domiciliari. Tra gli indagati in stato di libertà per i reati di peculato, falso e abuso d'ufficio c'è anche il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro che ha subito un sequestro di beni del valore di circa 46 mila euro.
Oltre Giancaspro, anche lui destinatario di un sequestro di beni per 300 mila euro, sono stati arrestati (ai domiciliari) l'ex vicepresidente del Trani Calcio, Alberto Altieri, Michele Bellomo, Michele Amato, quest'ultimo dirigente di banca originario di Molfetta, Emanuele Mosconi, tutti ritenuti prestanome di Giancaspro. In totale gli indagati sono dieci.
«Le articolate, lunghe e mirate indagini del Gruppo Tutela Spesa Pubblica, articolazione specializzata nel contrasto agli illeciti nella pubblica amministrazione e nel contrasto ad ogni forma di corruzione, hanno fatto emergere l'esistenza di un comitato di affari illeciti gestito dall'indagato Cosmo Giancapsro», è quanto riferito dalla Guardia di Finanza.
Giancaspro, tra l'altro, «già agli arresti domiciliari nell'ambito di un altro procedimento penale radicato presso la Procura della Repubblica di Trani, mediante una strumentale e occulta sponsorizzazione della locale squadra di calcio (A.S.D. Vigor Trani), realizzata con liquidità provenienti da distrazioni presso altre società riconducibili al gruppo societario di riferimento, tra cui la Football Club Bari 1908 s.p.a.», continua la Guardia di Finanza.
In tale contesto la Procura della Repubblica di Trani accusa anche il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, (indagato in stato di libertà e il cui ufficio è stato perquisito) «per aver favorito il medesimo Giancaspro nell'affidamento di appalti di opere e/o servizi in seno al Comune di Trani, quali contropartite dell'intervento finanziario, in forma occulta, a vantaggio della società A.S.D. Vigor Trani, mediante l'utilizzo di taluni prestanome, successivamente individuati in Michele Amato (dirigente di banca originario di Molfetta, ndr), Michele Bellomo e Emanuele Mosconi, sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari», annuncia ancora la Guardia di Finanza.
Per gli stessi fatti è finito in manette anche il vicepresidente della Vigor Trani, Alberto Altieri, mentre è stato disposto il sequestro preventivo di circa 350 mila euro nei confronti di alcuni soggetti arrestati e del sindaco Bottaro.
L'operazione è stata presentata durante una conferenza stampa, ancora in corso di svolgimento, nella quale sono state spiegate le ragioni che hanno portato in manette l'ex patron del Bari Calcio e altre quattro persone, ritenute suoi prestanome, per i reati, a vario titolo contestati contro il patrimonio e la pubblica amministrazione, bancarotta, riciclaggio, auto-riciclaggio, peculato e abuso d'ufficio in concorso con pubblici ufficiali.
L'indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Trani, costituisce uno stralcio dell'inchiesta sul crac dell'azienda Ciccolella di Molfetta. Giancaspro è in carcere, gli altri sono ai arresti domiciliari. Tra gli indagati in stato di libertà per i reati di peculato, falso e abuso d'ufficio c'è anche il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro che ha subito un sequestro di beni del valore di circa 46 mila euro.
Oltre Giancaspro, anche lui destinatario di un sequestro di beni per 300 mila euro, sono stati arrestati (ai domiciliari) l'ex vicepresidente del Trani Calcio, Alberto Altieri, Michele Bellomo, Michele Amato, quest'ultimo dirigente di banca originario di Molfetta, Emanuele Mosconi, tutti ritenuti prestanome di Giancaspro. In totale gli indagati sono dieci.
«Le articolate, lunghe e mirate indagini del Gruppo Tutela Spesa Pubblica, articolazione specializzata nel contrasto agli illeciti nella pubblica amministrazione e nel contrasto ad ogni forma di corruzione, hanno fatto emergere l'esistenza di un comitato di affari illeciti gestito dall'indagato Cosmo Giancapsro», è quanto riferito dalla Guardia di Finanza.
Giancaspro, tra l'altro, «già agli arresti domiciliari nell'ambito di un altro procedimento penale radicato presso la Procura della Repubblica di Trani, mediante una strumentale e occulta sponsorizzazione della locale squadra di calcio (A.S.D. Vigor Trani), realizzata con liquidità provenienti da distrazioni presso altre società riconducibili al gruppo societario di riferimento, tra cui la Football Club Bari 1908 s.p.a.», continua la Guardia di Finanza.
In tale contesto la Procura della Repubblica di Trani accusa anche il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, (indagato in stato di libertà e il cui ufficio è stato perquisito) «per aver favorito il medesimo Giancaspro nell'affidamento di appalti di opere e/o servizi in seno al Comune di Trani, quali contropartite dell'intervento finanziario, in forma occulta, a vantaggio della società A.S.D. Vigor Trani, mediante l'utilizzo di taluni prestanome, successivamente individuati in Michele Amato (dirigente di banca originario di Molfetta, ndr), Michele Bellomo e Emanuele Mosconi, sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari», annuncia ancora la Guardia di Finanza.
Per gli stessi fatti è finito in manette anche il vicepresidente della Vigor Trani, Alberto Altieri, mentre è stato disposto il sequestro preventivo di circa 350 mila euro nei confronti di alcuni soggetti arrestati e del sindaco Bottaro.