Politica
Grande partecipazione ieri alla Festa di Rinascere. Oggi giornata di chiusura
Terzo e ultimo appuntamento alle ore 18:30 sempre in Piazza Principe di Napoli
Molfetta - sabato 30 settembre 2023
10.51
Si terrà oggi pomeriggio, sempre in piazza Principe di Napoli a Molfetta, il terzo e ultimo giorno della Festa di Rinascere, una parentesi fatta di confronto e politica, con numerosi ospiti e diversi fronti di confronto sia sul piano nazionale che su quello locale. I venti delle destre e del malgoverno confidano nell'arrendevolezza dei cittadini, nella propensione a chiudersi ciascuno nel proprio guscio. Ieri si è tenuto il secondo appuntamento dal titolo "Prove tecniche di futuro" con le forze politiche del campo progressista.
A introdurre la serata è stato Corrado Minervini, coordinatore cittadino di Rinascere: «Oggi siamo qui per parlare del futuro della città dal punto di vista turistico. Proprio per avere una visione completa del tema abbiamo anche invitato l'assessore al marketing ma, purtroppo, non ha concesso la sua disponibilità. A noi piace parlare di turismo come occasione di lavoro per i giovani, come finestra culturale verso chi arriva in città ma, per fare ciò, serve una programmazione attenta e preventiva delle attività, senza improvvisazione come troppo spesso invece accade».
Ha preso poi la parola il consigliere comunale Felice Spaccavento: «Voglio ringraziare tutti i rappresentanti dell'opposizione che sono qui presenti oggi, perché tutti insieme stiamo costruendo un momento di sinergia che giova alla comunità e dimostra che c'è un interesse vivo nei confronti di un futuro migliore. A mio parere, però, i partiti non bastano perché dobbiamo aprirci al prossimo se vogliamo credere in un cambiamento reale. Non deve importarci la prospettiva verso il futuro voto alle elezioni, perché tutti abbiamo il dovere di creare spazi a chi invece non vuole creare legami. Dobbiamo dare più importanza alla partecipazione dei cittadini e delle associazioni. Il territorio va ascoltato, perché ascoltare cura in quanto ti permette di capire quali sono i reali problemi della città».
In seguito, l'intervento del consigliere Giovanni Infante: «Questa amministrazione di frequente agisce con finte forme di democrazie, coinvolgendo le altre forze politiche soltanto a giochi fatti, come è accaduto ad esempio per il parco di Lama Martina quando le opposizioni sono state chiamate in causa con il progetto già licenziato. Così non va bene, perché lavorare per il bene della città diventa mortificante e diventa difficile trovare un dialogo e una collaborazione con chi ha idee diverse. Si dovrebbe iniziare, invece, a costruire dei ponti per l'interesse collettivo».
«Uno dei metodi migliori per risolvere i problemi - ha commentato il segretario cittadino del Partito Democratico, Alberto D'Amato - dovrebbe essere quello della condivisione, a prescindere dalla bandiera politica ma nell'interesse dei cittadini. Notiamo sempre più su Molfetta un distacco tra la città e le istituzioni, basti pensare che il nuovo porto commerciale nostrano è l'unico che non fa riferimento all'Autorità portuale di Bari. Nei mesi scorsi è stata fatta una sterile propaganda anche in merito alla questione dell'interesse di una società crocieristica nei confronti del nostro porto che in realtà non può ospitare navi di questo tipo per motivi legati al fondale».
A introdurre la serata è stato Corrado Minervini, coordinatore cittadino di Rinascere: «Oggi siamo qui per parlare del futuro della città dal punto di vista turistico. Proprio per avere una visione completa del tema abbiamo anche invitato l'assessore al marketing ma, purtroppo, non ha concesso la sua disponibilità. A noi piace parlare di turismo come occasione di lavoro per i giovani, come finestra culturale verso chi arriva in città ma, per fare ciò, serve una programmazione attenta e preventiva delle attività, senza improvvisazione come troppo spesso invece accade».
Ha preso poi la parola il consigliere comunale Felice Spaccavento: «Voglio ringraziare tutti i rappresentanti dell'opposizione che sono qui presenti oggi, perché tutti insieme stiamo costruendo un momento di sinergia che giova alla comunità e dimostra che c'è un interesse vivo nei confronti di un futuro migliore. A mio parere, però, i partiti non bastano perché dobbiamo aprirci al prossimo se vogliamo credere in un cambiamento reale. Non deve importarci la prospettiva verso il futuro voto alle elezioni, perché tutti abbiamo il dovere di creare spazi a chi invece non vuole creare legami. Dobbiamo dare più importanza alla partecipazione dei cittadini e delle associazioni. Il territorio va ascoltato, perché ascoltare cura in quanto ti permette di capire quali sono i reali problemi della città».
In seguito, l'intervento del consigliere Giovanni Infante: «Questa amministrazione di frequente agisce con finte forme di democrazie, coinvolgendo le altre forze politiche soltanto a giochi fatti, come è accaduto ad esempio per il parco di Lama Martina quando le opposizioni sono state chiamate in causa con il progetto già licenziato. Così non va bene, perché lavorare per il bene della città diventa mortificante e diventa difficile trovare un dialogo e una collaborazione con chi ha idee diverse. Si dovrebbe iniziare, invece, a costruire dei ponti per l'interesse collettivo».
«Uno dei metodi migliori per risolvere i problemi - ha commentato il segretario cittadino del Partito Democratico, Alberto D'Amato - dovrebbe essere quello della condivisione, a prescindere dalla bandiera politica ma nell'interesse dei cittadini. Notiamo sempre più su Molfetta un distacco tra la città e le istituzioni, basti pensare che il nuovo porto commerciale nostrano è l'unico che non fa riferimento all'Autorità portuale di Bari. Nei mesi scorsi è stata fatta una sterile propaganda anche in merito alla questione dell'interesse di una società crocieristica nei confronti del nostro porto che in realtà non può ospitare navi di questo tipo per motivi legati al fondale».