Scuola e Lavoro
Gli studenti del “Mons. Bello” riflettono sulla legalità
Incontro con testimoni d’eccezione
Molfetta - sabato 14 maggio 2016
19.54
L'Istituto Superiore "Mons. Antonio Bello" di Molfetta continua il percorso sui temi della legalità e responsabilità. Gli studenti, infatti, con altri ragazzi che frequentano gli Istituti superiori molfettesi, stanno partecipando al "Viaggio della memoria e dell' impegno" organizzato dall'Amministrazione comunale su luoghi particolarmente significativi come la casa del giudice Borsellino e l'ulivo piantato nel luogo della strage, assurto a simbolo della lotta in via Amelio.
L'Istituto ha anche vissuto un momento di riflessione sul tema.
All'incontro sono intervenuti Bepi Maralfa, vicesindaco di Molfetta, Giuseppe Agosta, associazione nazionale Antimafia, Carla Calò, associazione Libera di Molfetta "Gianni Carnicella", Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto e vice presidente Avviso Pubblico, Renato de Scisciolo, coordinatore regionale antiracket FAI insieme a Pina Lacarbonara referente per la sede barese e Maria Irene Amato, docente tutor del progetto Legalitá.
A moderare i lavori Margherita de Gennaro che ha presentatogli ospiti e coordinato gli interventi. Particolarmente emozionante, in quanto vissuto sulla sua pelle di bambino, il racconto del dottor Agosta che ha perso il papà, maresciallo dei carabinieri ad appena otto anni.
Tutti hanno ribadito l'importanza di perpetrare la memoria e diffondere certi principi e valori.
Per il 14 giugno è prevista una manifestazione a cui parteciperanno tutti gli amministratori sotto tiro della Pubblica amministrazione.
L'Istituto ha anche vissuto un momento di riflessione sul tema.
All'incontro sono intervenuti Bepi Maralfa, vicesindaco di Molfetta, Giuseppe Agosta, associazione nazionale Antimafia, Carla Calò, associazione Libera di Molfetta "Gianni Carnicella", Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto e vice presidente Avviso Pubblico, Renato de Scisciolo, coordinatore regionale antiracket FAI insieme a Pina Lacarbonara referente per la sede barese e Maria Irene Amato, docente tutor del progetto Legalitá.
A moderare i lavori Margherita de Gennaro che ha presentatogli ospiti e coordinato gli interventi. Particolarmente emozionante, in quanto vissuto sulla sua pelle di bambino, il racconto del dottor Agosta che ha perso il papà, maresciallo dei carabinieri ad appena otto anni.
Tutti hanno ribadito l'importanza di perpetrare la memoria e diffondere certi principi e valori.
Per il 14 giugno è prevista una manifestazione a cui parteciperanno tutti gli amministratori sotto tiro della Pubblica amministrazione.