Cultura, Eventi e Spettacolo
Gli scatti di Vincenzo de Pinto nella rivista arichiviodietnografia
La rivista è del Dipartimento delle culture Europee e del Mediterraneo
Molfetta - martedì 10 novembre 2020
11.03
Gli scatti del molfettese Vincenzo De Pinto nella rivista archiviodietnografia
Le fotografie del molfettese Vincenzo De Pinto, esposte nella mostra fotografica "S(u)onagli", sono protagoniste nell'ultimo numero di archiviodietnografia, la rivista del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo.
"Lo sguardo del fotografo – si legge nel reportage fotografico pubblicato dalla rivista – indaga con curiosità e minuziosa attenzione la materialità e le differenti caratteristiche di tali elementi: dai sonagli costituiti in latta, ottone, bronzo, ferro, rame, ai sistemi di montaggio dei vari tipi di pelli. Dalle dimensioni del telaio ai suoi diversi legni. Tutte queste particolarità danno vita a una moltitudine di timbriche sonore che caratterizzano i tipici ritmi musicali dell'area in questione. Le foto si soffermano molto spesso sui sonagli, piatti metallici che, a seconda della tecnica di lavorazione, sembrano dare il proprio dialetto al tamburello in costruzione".
"S(u)onagli" – spiega de Pinto, maestro di danze popolari e presidente dell'associazione culturale Fabulanova – è il risultato di un progetto di ricerca che ha come protagonista il principale strumento della tradizione musicale della Puglia centro-meridionale: il tamburello. Il progetto, nato nel 2018, vuole riportare alla luce i più importanti metodi di costruzione del tamburo a cornice dell'Italia Meridionale".
Le fotografie del molfettese Vincenzo De Pinto, esposte nella mostra fotografica "S(u)onagli", sono protagoniste nell'ultimo numero di archiviodietnografia, la rivista del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo.
"Lo sguardo del fotografo – si legge nel reportage fotografico pubblicato dalla rivista – indaga con curiosità e minuziosa attenzione la materialità e le differenti caratteristiche di tali elementi: dai sonagli costituiti in latta, ottone, bronzo, ferro, rame, ai sistemi di montaggio dei vari tipi di pelli. Dalle dimensioni del telaio ai suoi diversi legni. Tutte queste particolarità danno vita a una moltitudine di timbriche sonore che caratterizzano i tipici ritmi musicali dell'area in questione. Le foto si soffermano molto spesso sui sonagli, piatti metallici che, a seconda della tecnica di lavorazione, sembrano dare il proprio dialetto al tamburello in costruzione".
"S(u)onagli" – spiega de Pinto, maestro di danze popolari e presidente dell'associazione culturale Fabulanova – è il risultato di un progetto di ricerca che ha come protagonista il principale strumento della tradizione musicale della Puglia centro-meridionale: il tamburello. Il progetto, nato nel 2018, vuole riportare alla luce i più importanti metodi di costruzione del tamburo a cornice dell'Italia Meridionale".