Cronaca
Il Comune non ha i fondi necessari, gli uffici del Giudice di Pace non riaprono
La certezza arriva dalla Gazzetta Ufficiale. La riapertura era prevista per il 2 aprile
Molfetta - lunedì 27 febbraio 2017
10.10
La riapertura degli Uffici molfettesi del Giudice di Pace non ci sarà.
La certezza arriva dalla Gazzetta Ufficiale che pubblica il decreto del 20 gennaio 2017 a firma del Ministro della Giustizia Orlando.
Con una nota dell'11 dicembre 2016, infatti, «il Comune di Molfetta ha comunicato che, all'esito di una attenta ricognizione tecnico/finanziaria, e' stata verificata l'insussistenza dei presupposti e la mancata disponibilità delle risorse finanziarie necessarie a consentire l'avvio dell'attività del relativo ufficio del giudice di pace», è spiegato nel decreto.
L'assunzione volontaria degli oneri connessi al funzionamento del palazzo di giustizia cittadino è il presupposto necessario per la riattivazione degli Uffici su via Molfettesi d'America.
Gli Uffici del Giudice di Pace avrebbero dovuto essere già attivi dallo scorso 2 gennaio; a dicembre, tuttavia, la posticipazione di ulteriori cento giorni, previsti dallo stesso Guardasigilli con il termine fissato poi ai primi giorni di aprile, sempre come sede distaccata del Tribunale di Trani.
Iniziano, intanto, già a esserci polemiche.
La riattivazione degli uffici del Giudice di Pace era molto attesa, soprattutto dai più giovani avvocati e patrocinanti, titolari di molti processi di competenza del Gdp, costretti ancora a recarsi presso la sede di Trani, oberata di lavoro. Senza contare le grandi difficoltà logistiche che si vivono nei palazzi di giustizia di Trani che si sono fatti carico dei procedimenti di tutto il circondario.
Ma arrivano i primi commenti anche dalla politica.
«Accadono cose assurde. Battiamoci per ridare dignità istituzionale alla città di Molfetta. E' intollerabile che per pochi euro la città, la classe forense e i cittadini possano perdere un importante presidio di giustizia», afferma Annalisa Altomare.
La certezza arriva dalla Gazzetta Ufficiale che pubblica il decreto del 20 gennaio 2017 a firma del Ministro della Giustizia Orlando.
Con una nota dell'11 dicembre 2016, infatti, «il Comune di Molfetta ha comunicato che, all'esito di una attenta ricognizione tecnico/finanziaria, e' stata verificata l'insussistenza dei presupposti e la mancata disponibilità delle risorse finanziarie necessarie a consentire l'avvio dell'attività del relativo ufficio del giudice di pace», è spiegato nel decreto.
L'assunzione volontaria degli oneri connessi al funzionamento del palazzo di giustizia cittadino è il presupposto necessario per la riattivazione degli Uffici su via Molfettesi d'America.
Gli Uffici del Giudice di Pace avrebbero dovuto essere già attivi dallo scorso 2 gennaio; a dicembre, tuttavia, la posticipazione di ulteriori cento giorni, previsti dallo stesso Guardasigilli con il termine fissato poi ai primi giorni di aprile, sempre come sede distaccata del Tribunale di Trani.
Iniziano, intanto, già a esserci polemiche.
La riattivazione degli uffici del Giudice di Pace era molto attesa, soprattutto dai più giovani avvocati e patrocinanti, titolari di molti processi di competenza del Gdp, costretti ancora a recarsi presso la sede di Trani, oberata di lavoro. Senza contare le grandi difficoltà logistiche che si vivono nei palazzi di giustizia di Trani che si sono fatti carico dei procedimenti di tutto il circondario.
Ma arrivano i primi commenti anche dalla politica.
«Accadono cose assurde. Battiamoci per ridare dignità istituzionale alla città di Molfetta. E' intollerabile che per pochi euro la città, la classe forense e i cittadini possano perdere un importante presidio di giustizia», afferma Annalisa Altomare.