Giovani eccellenze pugliesi, premiato anche uno studente di Molfetta
Davide Facchini vincitore della sezione video
Molfetta - giovedì 13 luglio 2023
12.33
È Davide Facchini, ex studente del Liceo Da Vinci di Molfetta, il vincitore, nella sezione video, della quinta edizione del premio Giovani eccellenze pugliesi #studioinpugliaperché, promosso dall'Assessorato alla Formazione e Lavoro della Regione Puglia e ARTI - Agenzia Regionale per la Tecnologia e l'Innovazione. Nell'ambito dello stesso concorso si è aggiudicato il secondo posto assoluto nella graduatoria finale.
«Un risultato meritato per un ragazzo che ha fatto della conoscenza e della cultura uno dei suoi tratti distintivi. Tempo fa, a dicembre del 2021, Davide – commenta il Sindaco, Tommaso Minervini - neppure ventenne, si era già fatto notare per aver scritto, insieme con il professor Gaetano Mongelli, un libro sul naturalista Giuseppe Saverio Poli, ora arriva per lui un altro prestigioso riconoscimento che è motivo di stimolo per i giovani che credono nello studio, amano la lettura e costruiscono con sacrificio il loro domani».
Al Premio potevano concorrere i diplomati o laureati triennali che avevano conseguito il titolo con il massimo dei voti, iscritti nell'a.a. 2022/2023 ad un corso di laurea triennale, laurea magistrale, laurea a ciclo unico, diploma accademico di I o II livello di un'Università, ITS o Istituto di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (Accademia di Belle Arti, Conservatorio) con sede in Puglia.
«Il video – speiga Davide Facchini - propone uno spaccato del versante umanistico della formazione pugliese: un viaggio tra Bari e Molfetta attraverso le opere di Filippo Antonio Cifariello, scultore che insieme ai conterranei Corrado Giaquinto e Giulio Cozzoli ha contribuito a plasmare l'anima artistica delle due città e a realizzare i grandi monumenti della regione. La sensibilizzazione alla tutela e alla valorizzazione del nostro patrimonio comincia da questo: dalla riscoperta di radici comuni, di storie personali e collettive che ancora oggi sono il pilastro portante di un territorio, quello della nostra Puglia, che ci richiama costantemente alla responsabilità dalle aule di scuola ai banchi dell'università, dalla vita privata a quella pubblica. I migliori custodi di questa bellezza – conclude - sono quelli che la conoscono come casa».
«Un risultato meritato per un ragazzo che ha fatto della conoscenza e della cultura uno dei suoi tratti distintivi. Tempo fa, a dicembre del 2021, Davide – commenta il Sindaco, Tommaso Minervini - neppure ventenne, si era già fatto notare per aver scritto, insieme con il professor Gaetano Mongelli, un libro sul naturalista Giuseppe Saverio Poli, ora arriva per lui un altro prestigioso riconoscimento che è motivo di stimolo per i giovani che credono nello studio, amano la lettura e costruiscono con sacrificio il loro domani».
Al Premio potevano concorrere i diplomati o laureati triennali che avevano conseguito il titolo con il massimo dei voti, iscritti nell'a.a. 2022/2023 ad un corso di laurea triennale, laurea magistrale, laurea a ciclo unico, diploma accademico di I o II livello di un'Università, ITS o Istituto di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (Accademia di Belle Arti, Conservatorio) con sede in Puglia.
«Il video – speiga Davide Facchini - propone uno spaccato del versante umanistico della formazione pugliese: un viaggio tra Bari e Molfetta attraverso le opere di Filippo Antonio Cifariello, scultore che insieme ai conterranei Corrado Giaquinto e Giulio Cozzoli ha contribuito a plasmare l'anima artistica delle due città e a realizzare i grandi monumenti della regione. La sensibilizzazione alla tutela e alla valorizzazione del nostro patrimonio comincia da questo: dalla riscoperta di radici comuni, di storie personali e collettive che ancora oggi sono il pilastro portante di un territorio, quello della nostra Puglia, che ci richiama costantemente alla responsabilità dalle aule di scuola ai banchi dell'università, dalla vita privata a quella pubblica. I migliori custodi di questa bellezza – conclude - sono quelli che la conoscono come casa».