Giornata mondiale del cane, amico a quattro zampe amato a Molfetta
L'intervista a Michele Minunno sulla storia di questo animale, sul randagismo e sul rapporto con l'uomo
Molfetta - lunedì 26 agosto 2024
19.18
È il 26 agosto la giornata che celebra i cani, animali da sempre oggetto di grande fascino. Ma quali sono le dinamiche che collegano all'uomo il cane? Alcuni chiarimenti li fornisce il molfettese Michele Minunno, esperto e specializzato nello studio del comportamento del cane.
Minunno spiega che la storia dei cani è assai arcaica e risale a centinaia di migliaia di anni fa. Il cane discende dal lupo e da sempre è vissuto in prossimità dei villaggi, si è poi gradualmente avvicinato all'essere umano. Ciò che molti ignorano è che erroneamente il cane viene semplicemente visto come un animale da compagnia, ma questa prospettiva materialistica deve essere assolutamente bandita dall'immaginario comune. Un cane adulto viene infatti spesso trattato come un cucciolo, e se ne trascura l'etologia (il comportamento che per natura ha). È un animale autoselezionatosi per vivere nelle nicchie ecologiche (le discariche dei villaggi) trasformandosi da predatore a spazzino.
Ci si potrebbe chiedere dunque: si è evoluto nel tempo in quale maniera? Assai difforme: in Nord Europa, ad esempio, il randagismo è stato definitivamente "debellato" sopprimendo tutti i cani di strada o sterilizzandoli. Ad oggi gli esemplari randagi a Molfetta sono nettamente diminuiti rispetto a qualche anno fa e la città si è parallelamente dotata di alcuni spazi per i cani da compagnia, nei quali i padroni possono condividere tanti momenti di convivialità.
Conoscere quindi l'etologia del cane, informarsi, avere consapevolezza che esistono varie sfaccettature di questo animale (dunque che non tutti i cani sono semplicemente abbandonati per strada o che sono solo bambole da coccolare) significa restituire al cane la dignità che merita ed aiuta i padroni a non confondere i loro bisogni con il benessere di un animale che è simbolo tanto d'affetto quanto di responsabilità, corretta educazione e crescita.
Di seguito una gallery realizzata con le foto dei nostri lettori, che ringraziamo per aver partecipato all'iniziativa.
Minunno spiega che la storia dei cani è assai arcaica e risale a centinaia di migliaia di anni fa. Il cane discende dal lupo e da sempre è vissuto in prossimità dei villaggi, si è poi gradualmente avvicinato all'essere umano. Ciò che molti ignorano è che erroneamente il cane viene semplicemente visto come un animale da compagnia, ma questa prospettiva materialistica deve essere assolutamente bandita dall'immaginario comune. Un cane adulto viene infatti spesso trattato come un cucciolo, e se ne trascura l'etologia (il comportamento che per natura ha). È un animale autoselezionatosi per vivere nelle nicchie ecologiche (le discariche dei villaggi) trasformandosi da predatore a spazzino.
Tipologie di cani
Ci sono diverse tipologie di cani, tra queste i randagi ed i non socializzati con l'uomo. Entrambi vivono sul territorio ma hanno una genetica e uno stile di vita differenti, i non socializzati non sono interessati ad avere contatti con l'essere umano. Se, dunque, da un lato ci sono cani che tendono ad essere più socievoli e vicini noi, dall'altro ce ne sono altri che per loro natura si rivelano più indipendenti: costruiscono le loro vite senza necessità di un nostro intervento, geneticamente equilibrati. Invece nello svolgimento diacronico della sua storia, il cane di razza è stato oggetto di uno scompenso genetico dettato dalla pressione di selezione esercitata dall'uomo. È molto importante che i cani non socializzati non vengono avvicinati dalle persone: sono alimentati nella zona periferica da enti appositamente preposti. Sul territorio dunque possiamo trovare cani abbandonati (che vanno assolutamente recuperati), cani randagi che si sono adattati, divenendo cani di quartiere, e cani non socializzati che da sempre non si avvicinano alle persone per loro natura.Il randagismo
Il fenomeno del randagismo è più complesso di quello che si pensi.Ci si potrebbe chiedere dunque: si è evoluto nel tempo in quale maniera? Assai difforme: in Nord Europa, ad esempio, il randagismo è stato definitivamente "debellato" sopprimendo tutti i cani di strada o sterilizzandoli. Ad oggi gli esemplari randagi a Molfetta sono nettamente diminuiti rispetto a qualche anno fa e la città si è parallelamente dotata di alcuni spazi per i cani da compagnia, nei quali i padroni possono condividere tanti momenti di convivialità.
Il rapporto padrone-cane
Minunno spiega, a tal proposito, che è importante valutare e promuovere un sano rapporto tra padrone e cane: spesso avviene che, erroneamente, si vadano ad attivare dei meccanismi disfunzionali nel rapporto che abbiamo con loro. È necessario saper ben bilanciare la dinamica relazionale, garantendo ai cani la possibilità di essere liberi ed autonomi, così da scongiurare situazioni di dipendenza dal padrone. Parecchi cani infatti soffrono di stati d'ansia dettati proprio dall'assenza di quest'ultimo.Conoscere quindi l'etologia del cane, informarsi, avere consapevolezza che esistono varie sfaccettature di questo animale (dunque che non tutti i cani sono semplicemente abbandonati per strada o che sono solo bambole da coccolare) significa restituire al cane la dignità che merita ed aiuta i padroni a non confondere i loro bisogni con il benessere di un animale che è simbolo tanto d'affetto quanto di responsabilità, corretta educazione e crescita.
Di seguito una gallery realizzata con le foto dei nostri lettori, che ringraziamo per aver partecipato all'iniziativa.