Cultura, Eventi e Spettacolo
Gianni Antonio Palumbo riconfermato direttore artistico della Notte bianca della Poesia
Il professore molfettese: «Stiamo preparando la decima edizione con meticolosità»
Molfetta - domenica 1 marzo 2020
Rappresenta una garanzia per abnegazione, professionalità e soprattutto capacità. L'uomo giusto al posto giusto, come rare volte accade, anche nel mondo della cultura tout court.
Gianni Antonio Palumbo è stato riconfermato per il terzo anno di seguito quale Direttore Artistico della Notte Bianca della Poesia, la rassegna letteraria che quest'anno spegnerà le dieci candeline e che si terrà al principiare d'estate tra Giovinazzo e Molfetta.
Il rapporto sinergico tra Palumbo e l'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo è cosa nota al vasto pubblico della rassegna di giugno, così come il suo feeling con Nicola De Matteo, delegato metropolitano all'Ive e deus ex machina della manifestazione che vide i suoi esordi sotto il colonnato del Palazzo della Provincia a Bari.
«Sono molto felice per la rinnovata fiducia da parte dell'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo - ha dichiarato Palumbo - , di cui ormai sono parte integrante e con cui si è realizzata un'ottima sintonia. La decima edizione della Notte bianca della Poesia rappresenta una tappa importante per l'Accademia e quindi ci stiamo già preparando con entusiasmo e meticolosità all'evento».
Palumbo ha teso a precisare anche che «quest'ultimo continuerà a essere caratterizzato da un felice connubio fra le arti, con l'amore per la Poesia a fungere da elemento principe della manifestazione. Obiettivo del team organizzativo è il potenziamento dell'internazionalizzazione, con l'auspicio di incrementare – in tal direzione fervono i contatti dell'Accademia – le presenze straniere, mantenendo alto il profilo qualitativo sinora garantito. Si attende - è la sottolineatura - anche un aumento del numero di poeti iscritti alla manifestazione, che quest'anno, secondo le nostre previsioni, potrebbe aggirarsi intorno alle 250 unità, con significative presenze – fenomeno in parte verificatosi sin dalla scorsa edizione – dall'intero territorio nazionale».
Ma la kermesse poetica vive da un paio d'anni una crescita esponenziale, che rappresenta una precisa scelta del direttore artistico e di tutta l'Accademia. Bisogna portarla oltre i confini regionali e consolidarla tra le manifestazioni clou del settore.
«È inoltre in procinto di partire l'attuazione del format "Aspettando la Notte bianca della Poesia" - confessa Palumbo - , con numerose tappe nella regione e l'ormai consolidato gemellaggio con Matera. Gli eventi anticipatori della rassegna della Notte di San Giovanni hanno un significativo ritorno in termini di instaurazione dei contatti con realtà poetiche locali, promozione del festival e dei luoghi in cui si svolgono l'anteprima e la Notte bianca, oltre che dei prodotti delle nostre città pugliesi, negli scorsi anni portati in dono nella tappa lucana - conferma il direttore artistico - . Insomma, la Notte bianca si configura sempre più come un importante momento di promozione delle risorse intellettuali e del patrimonio storico-artistico e produttivo delle nostre terre. Ci auguriamo - è la conclusione ma anche un auspicio che sentiamo di condividere - che questo percorso virtuoso trovi la sua piena realizzazione proprio nel significativo traguardo della decima edizione».
Gianni Antonio Palumbo è stato riconfermato per il terzo anno di seguito quale Direttore Artistico della Notte Bianca della Poesia, la rassegna letteraria che quest'anno spegnerà le dieci candeline e che si terrà al principiare d'estate tra Giovinazzo e Molfetta.
Il rapporto sinergico tra Palumbo e l'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo è cosa nota al vasto pubblico della rassegna di giugno, così come il suo feeling con Nicola De Matteo, delegato metropolitano all'Ive e deus ex machina della manifestazione che vide i suoi esordi sotto il colonnato del Palazzo della Provincia a Bari.
«Sono molto felice per la rinnovata fiducia da parte dell'Accademia delle Culture e dei Pensieri del Mediterraneo - ha dichiarato Palumbo - , di cui ormai sono parte integrante e con cui si è realizzata un'ottima sintonia. La decima edizione della Notte bianca della Poesia rappresenta una tappa importante per l'Accademia e quindi ci stiamo già preparando con entusiasmo e meticolosità all'evento».
Palumbo ha teso a precisare anche che «quest'ultimo continuerà a essere caratterizzato da un felice connubio fra le arti, con l'amore per la Poesia a fungere da elemento principe della manifestazione. Obiettivo del team organizzativo è il potenziamento dell'internazionalizzazione, con l'auspicio di incrementare – in tal direzione fervono i contatti dell'Accademia – le presenze straniere, mantenendo alto il profilo qualitativo sinora garantito. Si attende - è la sottolineatura - anche un aumento del numero di poeti iscritti alla manifestazione, che quest'anno, secondo le nostre previsioni, potrebbe aggirarsi intorno alle 250 unità, con significative presenze – fenomeno in parte verificatosi sin dalla scorsa edizione – dall'intero territorio nazionale».
Ma la kermesse poetica vive da un paio d'anni una crescita esponenziale, che rappresenta una precisa scelta del direttore artistico e di tutta l'Accademia. Bisogna portarla oltre i confini regionali e consolidarla tra le manifestazioni clou del settore.
«È inoltre in procinto di partire l'attuazione del format "Aspettando la Notte bianca della Poesia" - confessa Palumbo - , con numerose tappe nella regione e l'ormai consolidato gemellaggio con Matera. Gli eventi anticipatori della rassegna della Notte di San Giovanni hanno un significativo ritorno in termini di instaurazione dei contatti con realtà poetiche locali, promozione del festival e dei luoghi in cui si svolgono l'anteprima e la Notte bianca, oltre che dei prodotti delle nostre città pugliesi, negli scorsi anni portati in dono nella tappa lucana - conferma il direttore artistico - . Insomma, la Notte bianca si configura sempre più come un importante momento di promozione delle risorse intellettuali e del patrimonio storico-artistico e produttivo delle nostre terre. Ci auguriamo - è la conclusione ma anche un auspicio che sentiamo di condividere - che questo percorso virtuoso trovi la sua piena realizzazione proprio nel significativo traguardo della decima edizione».